Ingegneria genetica al pentagono


L’agenzia governativa DARPA investirà, secondo il budget del 2011, un totale di 33,5 milioni di dollari in tre differenti progetti di Ingegneria Genetica.
Tra gli obiettivi di questi progetti figurano il superare le attuali barriere dell’evoluzione per produrre animali adatti all’utilizzo nei conflitti militari.
L’idea di massima è avere creature con capacità fisiche potenziate, capaci di vivere in eterno, con un senso della lealtà totale verso la propria fazione e con un cosiddetto “killer-switch” (a livello genetico), per essere eliminate in caso di problemi o prima di essere catturate ed utilizzate come arma dal nemico.

E’ indubbio che trenta milioni di dollari di budget sia una cifra irrisoria per un progetto con così alti obiettivi, ma sembra di trovarsi di fronte ad un panorama angosciante.

La sensazione personale infatti è che ogni parvenza di bioetica stia lentamente sparendo.
La bioetica stessa è di per sé una traccia, una linea guida, un insieme di norme e come tutte le leggi è soggetta a cambiare nel tempo subendo modifiche e migliorie per adattarsi alla società del momento, ma non ci dovrebbe essere un limite?

La fantasia ci riporta ai classici film dove il solito gruppo di scienziati di qualche corporazione segreta viene punita dalla Legge di Murphy, generando catastrofi a livello planetario con conseguenze inenarrabili per l’umanità: Mutanti, Zombie, Tartarughe Ninja, il Mignolo col Prof, Pokémon… secondo voi dove arriveremo nella realtà?

Articolo completo su Wired .
Disegno tratto dal film Hulk (2003) .

http://it.wikipedia.org/wiki/Defense_Advanced_Research_Projects_Agency

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