Dalle porte aperte non entrano solamente gli amici


Come ogni tecnologia di Internet, c’è sempre qualcuno che ne abusa e obbliga a chiudere servizi utili che prima erano accessibili a tutti senza problemi.

Quando ho mosso i primi passi nella Rete, tutti i server SMTP accettavano mail da tutti perché era così che doveva essere. Adesso un mail server del genere verrebbe blacklistato in poche ore.

La pratica dei WiFi liberi poteva sembrare bella e utile, finché qualcuno non ha iniziato ad abusarne, rendendola sconsigliabile.

Al di là delle imposizioni di legge, ci sono due motivi essenziali per cui i WiFi liberi non sono più una bella idea.

Il primo problema l’avevamo trattato tempo fa, vi rimando, quindi all’articolo Proteggere i WiFi liberi con una password nota per i dettagli. In pratica, in una rete WiFi senza password i pacchetti dati passano in chiaro e sono leggibili da tutti quelli che vogliono farlo.

Il secondo problema è ben più grave, come hanno sperimentato sulla loro pelle delle persone di Buffalo, Sarasota e Syracuse. In breve, i WiFi liberi possono venir utilizzati da malintenzionati per commettere delle azioni illegali, tra cui il download di materiale pedopornografico.

La vostra connessione, lasciata libera con le migliori intenzioni di aiutare il prossimo, potrebbe, quindi, essere utilizzata per scopi illeciti. (via Bruce Schneier)

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3 risposte a “Dalle porte aperte non entrano solamente gli amici”

  1. La mia rete wifi di casa è una bellissima honeypot… quella reale è fior che protetta 🙂

    K.

  2. Cosa hai ripescato dalla memoria!

    E vogliamo parlare degli account “guest” presenti in tutte le macchine accessibili via rete?

    E il finger? disponibile in tutti i server .edu su cui riuscivo a mettere le mani sopra.

    Acc’, bei tempi si’!

    p.s. colgo con la presente per recapitarle i dovuti complimenti: complimenti, il tuo blog ci piace assai.

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