Il secondo dovrà aspettare


E’ ufficiale solo da un paio di giorni, anche se ormai la necessità di posticipare la data di uscita del prossimo film di Star Trek era evidente a chiunque avesse un minimo di raziocinio.

Il sequel del reboot 2009 era previsto in pratica fin dal primo giorno di uscita del precedente film, vista l’immediata reazione positiva del botteghino al nuovo corso della saga. In poco tempo si andò poi profilando la data di uscita del 29 Giugno 2012, tenendo una certa distanza da The Dark Knight Rises, previsto per la seconda metà di Luglio.

Per mantentere la data originale, il film avrebbe dovuto entrare nella fase di pre-produzione all’inizio del 2011: mentre pare che il team di scrittori (Bob Orci, Alex Kurtzman, e Damon Lindelof) fosse effettivamente nei tempi previsti, la casa di produzione Bad Robot, nelle persone dei soliti JJ Abrams e Bryan Burk, avevano semplicemente troppa carne al fuoco – specificamente Super 8 in piena fase realizzativa, oltre al nuovo capitolo di Mission Impossibile – per impegnarsi contemporaneamente su un ulteriore fronte.
Per questa ragione, il film si trova ora in ritardo di almeno sei mesi: solo ora che Super 8 è nelle sale, tutte le persone coinvolte nella produzione di Star Trek 2 (il titolo definitivo ancora non è stato reso noto) sono effettivamente impegnate a tempo pieno in questa pellicola.

Al posto del previsto film, Paramount rilascerà G.I. Joe: Retaliation anticipandone la data prevista di uscita di qualche settimana.
Contemporaneamente anche Mission Impossible – Ghost Protocol viene spostato, in questo caso in avanti di qualche giorno, dal 16 al 21 Dicembre 2011 per evitare lo scontro diretto con Sherlock Holmes: A Game of Shadows.

Non ci sono indicazioni per la nuova data di rilascio del film di Star Trek: apparentemente il periodo più logico sarebbe il Ringraziamento o le feste natalizie 2012, ma questo è il periodo caldo negli States – cinematograficamente parlando – e ci sono già molte produzioni in uscita in questo periodo. Discorso simile, tuttavia, va fatto per la finestra seguente, ovvero l’estate 2013.
Non è chiaro se alla Paramount abbiano intenzione di considerare l’uscita del film al di fuori dei momenti tipici per i blockbuster, ma vista la grande mancanza di fantasia e di propensione al rischio delle case cinematografiche, la cosa sembra difficile.
Al momento non ci sono annunci per quanto riguarda il videogioco basato sul reboot, che dovrebbe fungere anche da ponte fra la storia del primo e del secondo film. Presumiamo che il suo rilascio non subirà modifiche.
In considerazione di queste novità, appare anche impossibile per l’attore Chris Pine terminare le riprese del nuovo Star Trek prima del Gennaio 2012, quando era originariamente previsto il suo arrivo sul set del nuovo reboot del Ryanverse, con il giovane attore proprio nei panni del protagonista Jack Ryan. Il primo film del nuovo franchise, quindi, probabilmente subirà a sua volta uno slittamento di circa 6 mesi.

Una buona parte dei Trekker sarà delusa dallo spostamento dell’uscita del prossimo film e dal conseguente prolungamento della attesa, tuttavia è evidente che il rilascio del film a metà del prossimo anno avrebbe significato una produzione affrettata, cosa di cui Star Trek proprio non sente il bisogno, in particolare per questo film.
Questa pellicola, infatti, è il test con cui JJ e soci devono dimostrare non solo di poter fare un film di fantascienza avvincente, ma anche di poter fare un vero Star Trek, che sia fedele almeno nelle radici a quello che la saga ha sempre rappresentato; nel giorno della prima non vogliamo sentire nessuno dire «questo non è il film che volevamo fare, non ci hanno dato abbastanza tempo e risorse».

Abrams ha dimostrato di volersi battere per la qualità di Star Trek con gli studios, e Damon Lindelof ha dichiarato:

I feel like the bar we’ve set for ourselves is that it has to be better than the first movie. It has to justify itself for being a sequel and it has to go in a direction that you don’t entirely expect, but feels familiar enough to sort of honor the forty years of tradition that people have invested in this incredible pop culture phenomenon.
The challenge is immense and all I can say is…we’re on it

Pare quindi che tutti sentano il peso della responsabilità che hanno sulle spalle.
La domanda ora è: saranno all’altezza del compito?


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