Dennis M. Ritchie (1941 – 2011)


UNIX is very simple, it just needs a genius to understand its simplicity.

First edition

E’ probabile che molti “programmatori” non sappiano di chi si stia parlando, ma allo stesso tempo è più che probabile che abbiano avuto tra le mani la “bibbia” del linguaggio C, ossia “The C Programming Language” da molti chiamato il “K&R“. Ecco… la ‘R’ è proprio quella di Dennis M. Ritchie, considerato l’inventore del linguaggio e uno dei più attivi sviluppatori del sistema operativo UNIX.

Il C, volenti o nolenti, ha segnato una svolta nella programmazione e lo stesso modello del C ha permesso poi lo sviluppo di ulteriori evoluzioni e linguaggi. L’ho imprato quando approdai su Unix, dopo aver imparato il Basic (ma era il Vic-20) e il Pascal (sul CP/M).
Il libro forse ce l’ho ancora.

Dopo Steve Jobs, ci lascia un’altra pietra miliare dell’informatica.
printf(“Goodbye Dennis.\n”);

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16 risposte a “Dennis M. Ritchie (1941 – 2011)”

    • Che ci vuoi fare Kurgan…
      Hanno entrambi cintribuito (e tanto) allo sviluppo dell’informatica. Ma uno ha poi avuto la capacità (o la voglia) di sfruttare la possibilità di andare oltre.
      Ritchie no.

      Ma ‘noi’ ce li ricordiamo tutti e due e… forse nel modo migliore.

      K.

      • Non concordo sul fatto che Ritchie si sia fermato.
        Continuare una vita “accademica” e non “commerciale” non vuol dire fermarsi ma forse avere diversi obbiettivi.
        Il fatto che non vendo prodotti non vuol dire che mi sono fermato ed in genere gli scienziati non vendono prodotti.

        • Non ho detto che si è ‘fermato’.
          Ho solo detto che non ha avuto la capacità (o la voglia) di andare oltre.

          Il riferimento era chiaramente a Jobs che ha deciso, ad un certo punto, diu intraprendere una strada che lo ha portato a quello che diceva Kurgan.
          > metta fiori e bigliettini
          > sull’entrata dei negozi…

          So benissimo che non si è fermato. Ha scelto una diversa strada…

          K.

          • “Ho solo detto che non ha avuto la capacità (o la voglia) di andare oltre.”

            Azz… te pare poco… 😛
            Io avrei invertito i termini, qualcuno non ha avuto la capacità di continuare sulla strada della scienza e si è dato al mestiere dell’imbonitore.

            P.S.
            Magari sono duro di comprendonio e qualche cosa mi è sfuggita …

  1. Basic con il vic 20… poke e peek… espansione a 32k… che bei ricordi, tutto in soffitta ancora funzionante 😀

  2. McR :
    “Ho solo detto che non ha avuto la capacità (o la voglia) di andare oltre.”
    Azz… te pare poco…
    Io avrei invertito i termini, qualcuno non ha avuto la capacità di continuare sulla strada della scienza e si è dato al mestiere dell’imbonitore.
    P.S.

    Non esageriamo.
    Ho già avuto questa discussione altrove.
    Un “imbonitore” funziona solo se ci sono i coglioni che ti vengono dietro.

    Anche con la Apple, Jobs ha dato un grosso impulso, nel bene o nel male, ma l’ha dato.
    Non riconoscerlo è da fondamentalista.

    Il “voglia” tra parentesi era chiaramente ironico per indicare la lettura reale della cosa.

    K.

    • 😉 anche il mio “imbonitore” era ironico, Jobs ha dato tanti impulsi diversi, alcuni ottimi ed alcuni pessimi.
      E’ stato un gigante del marketing e ha trasformato dei validi prodotti in “bisogni”.
      L’anima geek del gruppo era Woz…
      Piccola discussione su google+ : https://plus.google.com/106252940440620505234/posts/DpxDoBX2jMw

      Sarà che ho un debole per la scienza e meno per le operazioni di marketing…

      P.S.
      Poi occhio che la frase “Un “imbonitore” funziona solo se ci sono i coglioni che ti vengono dietro.” può avere varie interpretazioni… 😀 perché l’imbonitore ha funzionato benissimo, anzi!

      • > Sarà che ho un debole per la scienza e meno per
        > le operazioni di marketing…

        Anche il marketing è una scienza. E sotto certi aspetti è come programmare (in C, in onore di Ritchie)
        Ma anche su questo Jobs ha dato molto. Lui ha sempre giocato sul ‘perchè’ piuttosto che sul ‘cosa’ e sulo ‘come’. E non sono in molti a saperlo fare.

        Ma possibile che anche su un post di Dennis, si finisca a parlare di Steve?

        K.

        ps: non so se “l’imbonitore ha funzionato”. Quando comprerò qualcosa da Apple te lo saprò dire.

  3. C’e’ una citazione da Babylon 5 che si adatta alla situazione (e al thread dei commenti): “The quiet ones are the ones that change the universe… The loud ones only take the credit.”

    • Quoto, e continuo a non concordare con Kazuma 🙂 ,è ovviamente un pour parler e tenere una “vis polemica”, sia sull’affermazione “si chiama vita” sia sul “purtroppo”.
      Sarà pure lo status quo ma non è detto che lo si debba accettare pedissequamente.
      La vita è una cosa bellissima e complessa, ma non voglio ridurla alla somma dei rumori che faccio ed non mi va di “arrendermi” dicendo “purtroppo”.
      Non mi piace la ragione dell’urlo, non mi piace la ragione del rumore o peggio quella della violenza, forse perché faccio parte della schiera dei “silenziosi”.
      Sono conscio che le cose vano così, c’è chi fa rumore e chi no, chi tira il carro e chi si vanta di averlo fatto (estremizzo ovviamente), però, non faccio rumore, non mi vanto, non mi “vendo” e peggio, caratterialmente aspetto che qualcuno si accorga dei miei successi e pregi, pessima strategia! Ma alla fine, io preferisco così, mi appaga di più un complimento non cercato ma meritato.

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