Superato il limite di 1Tb per pollice quadrato


Seagate ha recentemente dato l’annuncio di avere superato la vera e propria pietra miliare di 1 Terabit per pollice quadrato di densità di registrazione.

Si tratta di una delle prime applicazioni della tecnologia HAMR.

Questo potrebbe portare nel prossimo decennio alla realizzazione di hard disk commerciali con capacità dell’ordine dei 60 TB.
Il supporto magnetico riguadagnerà distanza sulla memorizzazione allo stato solido?

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6 risposte a “Superato il limite di 1Tb per pollice quadrato”

  1. Sostanzialmente sì. Già gli SSD sono deficitari per quanto riguarda le dimensioni dello storage.

    Più che altro, con queste dimensioni (e se a prezzi contenuti) i dischi andranno a toccare pesantemente (leggi: affossare per sempre) il settore del backup su nastro.

    • Per inchiodare definitivamente la bara dei backup su nastro deve andare in pensione una generazione di IT manager o assimilati. C’e’ gente che “o nastro o non e’ backup”.

  2. Il problema dei dischi di grandi dimensioni e’ la banda dati dell’interfaccia.
    Se per leggere o scrivere tutto il contenuto del disco impiego giorni, un disco simile non potra’ mai essere utilizzato in sistemi storage di un certo livello perche’ arrivi ad un momento in cui la probabilita’ che ti si rompano due HDD in un intervallo di 30-50 ore e’ tutt’altro che ε

    • Ottima osservazione.
      Trattandosi comunque di dispositivi “meccanici” la banda dell’interfaccia potrebbe rimanere un problema irrisolto.
      Probabilmente i “fat disk” prenderanno il posto dei nastri come storage voluminoso a basso costo, mentre per le prestazioni elevate prenderà sempre più piede lo stato solido.
      Ma stiamo parlando di un’applicazione “seria” non prima di qualche anno che, nel mondo dell’informatica, è un lasso di tempo che corrisponde ad un era geologica. Tutto può accadere!

    • Raid 6 + spare … e anche supponendo che la ricostruzione di un array duri + di 48 ore ritorniamo nel campo dell’accettabile.

  3. Se penso che già adesso e a breve futuro, il funzionamento della nostra vita, dipenderà da un pezzo di alluminio circolare con dentro incastonati alcuni bit della nostra memoria, che per tirarli fuori bisogna scaldarli in modo appropriato con un laser e cavarli al volo prima che si raffreddino, mi fa venire i brividi…

    Ma i chip isolineari, vanno scaldati per cavargli un qualche kiloquad ?

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