Corso di aggiornamento


È il nome che do al lavoro manuale, quello vero.

Un consulente IT passa la maggior parte del tempo o a fare riunioni con i clienti oppure a lavorare con monitor, tastiera e mouse. Alcune volte sposta (o disimballa) un server, una stampante o un PC, ma quello fa parte del gioco.

Il vero lavoro manuale è quello dove dopo 10 minuti si è sporchi, ci si tagliano le mani, lo si fa in condizioni non ottimali e si rischia costantemente di farsi del male se non si è più che attenti. Un qualcosa che è normale per molti lavoratori, ma è spesso sconosciuto ai consulenti IT.

Una delle occasioni in cui chi lavora nell’IT affronta il lavoro manuale è durante i traslochi. In quel momento l’aria condizionata o il riscaldamento sono spenti e l’attività va svolta anche se piove o c’è un sole che spacca le pietre. Sono i momenti in cui si smontano i rack pieni di polvere, si spostano gli UPS e si trasporta un sacco di roba a forza di braccia.

Queste occasioni le chiamo corsi di aggiornamento perché è giusto ricordarsi com’è un lavoro fisico per aiutarci anche a lamentarsi di meno quando dobbiamo lavorare seduti in un clima ideale con la nostra bevanda preferita a portata di mano.


Una risposta a “Corso di aggiornamento”

  1. Ci sono due tipi di consulenti IT, secondo me. Ci sono quelli che passano le loro giornate in sala riunioni, cercando di dare un senso alle buzzword che i manager sparano a raffica (o cercando di intascare assegni d’oro sparando buzzword piu` grosse di quelle dei manager) e poi ci sono quelli che passano le giornate in sala macchine, montando e smontando roba, configurando cose, combattendo contro la macchina (che ha sempre ragione, come e` noto) quando questa non fa quello che vorremmo.

    Io preferisco di gran lunga il secondo tipo di lavoro, anche se magari e` piu` faticoso, perche` cosi` evito il contatto con i manager e questo mi fa stare piu` rilassato.

    Se sono in cerca di avventura “la` fuori, dove c’e` il sole” allora vado a fare assistenza ai sistemi di telegestione e telecontrollo degli impianti. Questo e` il lavoro che unisce il sistemista all’ operaio. Al sole o sotto la pioggia, in strada o in cima a un tetto, con in mano un netbook, qualche seriale, e via andare.

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