Un osservatorio per il digitale


Le elezioni sono, come sempre, il periodo più “divertente” nel panorama politico italiano. Tutti i partiti e le varie coalizioni iniziano a presentare una serie di promesse per cercare di accaparrarsi voti. Promesse che, raramente, verranno mantenute. Quest’anno, poi, si sono aggiunte all’interno dei programmi delle varie forze in campo una serie di proposte relative a tutto ciò che gira intorno alla galassia dell’”agenda digitale“, termine che va molto di moda in questo periodo.

Ma proprio perchè sono sempre piuttosto attento e, soprattutto, interessato a tutto ciò che ha a che vedere con il “digitale“, ho deciso di destinare parte del mio tempo libero per collaborare attivamente, insieme a Walter Vannini, ad una ricerca ideata dall’amico Marco Camisani Calzolari, ossia l’Osservatorio sulle politiche per il digitale, presentata in rete e alla stampa proprio in questi giorni.

Il termine “osservatorio” descrive perfettamente l’idea alla base di questo progetto, ossia proprio quello di osservare, con attenzione, quelle che sono le proposte delle varie forze e coalizioni politiche nelle 14 aree selezionate e per seguirne gli sviluppi sino al 24 Febbraio, data delle prossime elezioni politiche. Una ricerca senza alcuna provenienza politica con lo scopo di valutare il più obiettivamente possibile quello che i differenti programmi includono, senza esprimere alcun giudizio, proprio per rimanere il più neutrale possibile.

La speranza è che, alla luce di questo osservatorio in continua evoluzione, le forze in campo possano rivedere i loro programmi per dare maggior attenzione e maggiore importanza ad una serie di argomenti che sono, a mio parere, fondamentali per il futuro del nostro paese.


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