Email: come aumentare la produttività in azienda


La posta elettronica può rappresentare un pericolo alla produttività aziendale, ecco tre semplici regole per evitare che ciò avvenga.

  1. Le mail intra-aziendali vengono recapitate con un ritardo casuale base che va dai 400 agli 800 secondi; la stocasticità del recapito evita che qualcuno ne tragga beneficio.
  2. Per ciascun destinatario (to) o destinatario in copia palese (cc) dopo il primo si aggiunge un ritardo casuale dai 40 agli 80 secondi; per ciascun destinatario in copia nascosta (bcc) si aggiunge un ritardo casuale dai 300 ai 600 secondi. Contano solamente i destinatari della medesima azienda, non contano i contatti esterni.
  3. Se il messaggio viene inviato entro i 90 minuti che precedono l’inizio dell’orario di lavoro o entro i 90 minuti che seguono il termine dell’orario di lavoro si applica un ulteriore ritardo casuale da 200 a 400 secondi; i messaggi inviati fuori dell’orario di lavoro oltre quei limiti verranno recapitati all’inizio dell’orario di lavoro del primo giorno disponibile. Anche in questo caso le regole si applicano ai messaggi intra-aziendali.

Chi utilizza il proprio account personale per aggirare le regole è passibile di lettera di richiamo.


Aggiornamenti dopo la prima pubblicazione:


9 risposte a “Email: come aumentare la produttività in azienda”

  1. Aggiungerei:

    4) ogni email solo intra-aziendale (senza destinatari esterni) ha una probabilita` del 5% di non essere consegnata, senza alcuna notifica al mittente.

    🙂

    • Volevo aggiungere qualcosa di simile tipo che dopo 50 mail inviate al giorno ogni 5 mail aggiuntive aumenti di un punto percentuale la probabilita’ che una mail finisca in /dev/null ma questo toglierebbe affidabilita’ al sistema e non va bene 🙂

  2. Grande!
    Anziché in /dev/nul la rimandiamo al mittente dopo un ROT13 con un ritardo di strlen()*10 secondi. 🙂

  3. Comunque, a volte trovi comportamenti al limite del ridicolo:
    ieri invio una mail di consegna aziendale con alcuni CC, tutti leciti. Il primo della lista ha fatto forward a tutti, me compreso!
    … tagliare il filo del mouse?
    Bisognerebbe settare le mail non forwardabili!
    Z

  4. ottima idea 🙂 magari pero’ potrebbe valere la pena di implementare un qualche filtro bayesiano che determini (con l’iniziale aiuto di un tecnico IT :D) la priorità dell’email (per non ritardare inutilmente le mail utili). Ovviamente ci sarebbe qualche problema con la privacy, ma questo è un altro discorso 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *