“A me non interessa…”


Questa è l’incipit della frase tipica degli stupidi arroganti che, in un’organizzazione, violano deliberatamente le regole.

Parlo qui di regole relative ai sistemi informativi, ma non ho dubbi sul fatto che gli stessi incivili si comportino in modo analogo anche in altri contesti e anche al di fuori dell’organizzazione che gli dà, immeritatamente, lavoro.

Sono una piccolissima parte, ma sono quelli che provocano il danno maggiore.

Prendiamo un esempio: le risorse del server (posta elettronica o file che siano). L’organizzazione stabilisce delle regole di buon senso come svuota il cestino della posta, non moltiplicare i file uguali o altre regole analoghe molto semplici e altrettanto ovvie che molte persone rispettano per il fatto di essere civili e assennate, non perché qualcuno le impone.

Ci sono quelle due o tre persone dell’organizzazione che se ne fregano, che conoscono a menadito i loro diritti ma ignorano colpevolmente i loro doveri. Quelli che aspettano solo che qualcuno contesti un’infrazione per scatenare una rissa e andare a piangere come bambini viziati dal rappresentante sindacale (o minacciano di farlo).

Sono gli incivili che non parlano (perché ignoranti) e sanno solo menare i pugni.

Sono anche quelli che si lagnano perché sono costantemente in cima alle liste dei rompicoglioni inutili e in fondo alle liste delle persone da premiare. Credono che tutto sia loro dovuto.

Sono le persone per cui un backup è lento, una migrazione richiede un weekend e non una notte o il server va spesso in disk full.

La prossima volta che il vostro server aziendale si blocca per disk full o rimane fermo a lungo per un ripristino o una migrazione ringraziate l’arrogante di turno.


2 risposte a ““A me non interessa…””

  1. Poi la gente si chiede come mai i sysadmin vorrebbero sempre vedere gli utenti impiccati ai lampioni. Questo e` uno dei motivi.

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