Consigli per una lettura… “Topi dietro le sbarre” di Federico Baglioni


Topi dietro le sbarreMi sono avvicinato all’argomento “sperimentazione animale” verso la fine del 2013. Qualche giorno prima era scoppiato il caso di Caterina Simonsen e mi trovavo a casa di un’amica che cercava di spiegarmi come tutta quella vicenda fosse un’abile mossa organizzata da “BigPharma”. La ragazza, infatti, non era realmente malata e tutto era stato costruito ad hoc per dare visibilità alla raccolta fondi di “Telethon” che non sarebbe stata destinata alla ‘ricerca’ ma alla crudele e inutile vivisezione.
Per essere realmente onesto sia la vicenda che la materia non facevano parte degli interessi verso i quali avrei voluto investire il mio tempo, ma in quella versione dei fatti trovai tutte le caratteristiche tipiche dei complotti e questo mi portò alla decisione che sarebbe stato il caso di andare più a fondo su queste questioni.

Trovare in rete le risposte che cercavo fu, però, estremamente difficile.

L’argomento è già da solo molto complesso ed è facile far prevalere il bias di conferma facendosi prendere dalle emozioni e dai sentimenti, piuttosto che porre la ragione alla base di tutto. Ed è proprio su questo che punta il muro di disinformazione che circonda questo tema, soprattutto in rete, rendendo molto complicato riuscire a separare ciò che ha una reale base scientifica da tutto il resto, a partire dalle credenze o dalle vere e proprie bufale.

Quando sono venuto a sapere dell’uscita di un libro sulla “sperimentazione animale ho provato subito un forte interesse perchè avrebbe potuto colmare le tante lacune che ancora ho su questo argomento, ma non solo. Sarebbe stato un ottimo termine di paragone in grado di confermare se il processo mentale che avevo voluto seguire fosse stato corretto e non mi avesse portato sulla strada sbagliata. A questo va poi aggiunto che l’autore, Federico Baglioni, era uno di quei nomi che appariva spesso nelle mie ricerche e era diventato oramai una fonte affidabile per la qualità di ciò che scriveva. (E avendo poi acquistato il libro direttamente dalle sue mani ho anche avuto, finalmente, l’occasione di conoscerlo di persona).

Sin da una particolare prefazione, scritta da Roberta Villa, “Topi dietro le sbarresi dimostra un ottima lettura sulla “sperimentazione animale. Non c’è alcun intento di fare propaganda alle opinioni dell’autore tantomeno di raccogliere le informazioni utili solo a parlare positivamente di questo tema. Si capisce immediatamente che il problema etico è ben presente ma che per affrontarlo in modo onesto è importante definire le fondamenta di una solida base scientifica dalla quale, poi, ognuno deve essere libero di costruirsi le proprie opinioni in base ai propri sentimenti. Lo scopo è quello di parlare della “sperimentazione animale” nel modo più completo possibile e per questo senza tralasciarne limiti e critiche.
Il linguaggio utilizzato è relativamente semplice anche perchè l’autore cerca di limitare all’indispensabile l’uso di una terminologia troppo complessa. Questo rende il libro facile e veloce da leggere. Allo stesso tempo, grazie alle note a piè di pagina e a quelle bibliografiche, vengono forniti numerosi spunti di approfondimento per permettere al lettore di andare oltre a quello che viene scritto.

Federico inizia partendo dalla sua esperienza ed affronta sin da subito uno dei problemi più importanti in ambito scientifico ossia quello delle fonti che può essere facilmente causa di confusione. Subito dopo ecco una breve parte storica, utile per comprendere i passaggi che hanno portato alla definizione delle regole che sono alla base dell’attuale legislazione europea.
Il capitolo seguente affronta in modo molto approfondito il funzionamento della “sperimentazione animale” e si conclude analizzando sia quelli che sono i metodi complementari ed alternativi, sia le problematiche legate al benessere animale.
Dopo uno spazio dedicato agli aspetti legati alla grande confusione sul tema (con una raccolta di quelli che sono gli argomenti più discussi e le bufale più diffuse) il libro si conclude con un capitolo, che ho personalmente trovato molto interessante, che contiene una serie di riflessioni oneste ed obiettive sulla situazione attuale, sottolineando cosa non stia andando in molti degli aspetti legati alla “sperimentazione animale” o anche alle critiche che le vengono portate.

E’ indubbio che se avessi avuto la possibilità di leggere questo libro quando iniziai ad affrontare questo tema avrei certamente trovato in tempi più brevi le risposte qualitativamente migliori alle mie domande pur seguendo quello stesso percorso mentale che avevo scelto di intraprendere nelle mie ricerche.
Ed è per questo che ne consiglio vivamente la lettura a chiunque voglia conoscere realmente questo argomento con il giusto e onesto spirito critico, senza partire da pregiudizi o indottrinamenti.

Un bel libro, obiettivo, a cui, purtroppo però, manca la versione per Kindle.

 

Post Scriptum.
Se è vero che questo libro mi avrebbe risparmiato tempo, il percorso che ho fatto per approfondire questo tema mi ha permesso di conoscere, prima in rete e poi di persona, alcune persone, come Valerio, Giulia, Ambra, Davide, Andrea, Giuliano (colui che mi ha fatto da ‘cicerone’ nella visita allo stabulario del Mario Negri di Milano) e molti altri, dai quali penso di aver imparato molto e non solo riguardo alla “sperimentazione animale”.
Questo mi sembra il post giusto per dirvi “Grazie!”

 


2 risposte a “Consigli per una lettura… “Topi dietro le sbarre” di Federico Baglioni”

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