Il TCP/IP non funziona come credi di aver capito quando hai fatto il corso


Ci sono sempre più dispositivi interconnessi tramite  TCP/IP i cui installatori devono confrontarsi, piaccia o no, con questo protocollo di rete.

Per fare due esempi, fino a pochi anni fa gli installatori di centralini e di fotocopiatrici potevano tranquillamente ignorare le regole di networking e di TCP/IP; adesso devono conviverci.

Come se non bastasse, molte organizzazioni fanno corsi superficiali senza verifiche finali serie al personale che deve poi operare sul campo o dai clienti con il nome dell’organizzazione medesima.

I risultati, purtroppo, vanno dal comico al grottesco al tragico; tra le recenti esperienze ho visto:

  • l’installatore del centralino VOiP secondo cui centralino e telefoni devono essere assolutamente configurati con quella classe di IP perché “al corso ci hanno detto di fare così”;
  • l’installatore della stampante multifuzione che vuole attivare tutte le caratteristiche avanzate, si sbaglia, configura il POP3 del cliente nella stampante e la stampante cancella tutta la mail del cliente;
  • il tecnico di RagnatelaVeloce (nome non troppo di fantasia…) che, chiamato per un guasto all’ADSL, riconfigura l’IP della LAN del router “perché come è adesso è impossibile che funzioni” mettendo offline il cliente (la LAN è solamente su una classe diversa dal default 192.168.0.0/24).

Potrei continuare citando decine di casi simili, molti riferibili a queste tre categorie di tecnici.

Una preghiera a chi ha tecnici in giro che mettono le mani sul TCP/IP: o gli fate un training serio e costante, oppure fate fare la configurazione di rete a chi è capace. Grazie.

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3 risposte a “Il TCP/IP non funziona come credi di aver capito quando hai fatto il corso”

  1. Ma scusa, non capisci? Con la nuova proposta di legge, finalmente avremo eliminato tutti questi tecnici incapaci. La nuova proposta di legge dira` chiaramente quali sono le qualifiche necessarie a installare un dispositivo di rete, come per esempio quella di avere un furgone, una scala, e soquanti mila euro di fatturato all’anno.

  2. Un amico di un amico lavora presso Telecom Italia e ogni tanto gli fanno qualche corso su come configurare i loro Router ADSL, ma non ci ha mai capito nulla (tanto che ha chiesto a me di fargli un piccolo corso), perché in quei corsi vengono dette tante cose ma non si aspettano che vengano capite…
    E la sua situazione non è lunica ma +/- tutti i suoi colleghi sono nelle stesse condizioni.

    Per la cronaca quando Telecom viene a casa per installare il Router (fortunatamente è opzionale) si fa pagare una 70ina di ero +iva… per uno che magari non capisce nulla di configurazioni di router.

    • Che poi il router di Alice e’ autoconfigurante, nel senso che il tecnico deve solo collegarlo alla linea telefonica e all’alimentazione e aspattare che questo scarichi aggiornamenti e configurazione dal server e si riavvii un po’ di volte.

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