Ubuntu 12.10 Quantal Quetzal


Secondo appuntamento del 2012 per la release di Ubuntu, la 12.10 Quantal Quetzal.

Questa release segue una versione Long Term Support (LTS ) supportata per 5 anni anziché i normali 18 mesi, quindi alcuni potranno decidere di non aggiornare.

A parte alcuni aspetti di interfaccia utente, sono stati aggiornati alcuni software, tra cui:

  • Linux 3.5
  • Grub2 con il supporto UEFI completo di una firma elettronica generata da Microsoft
  • Python versione 3, sebbene la versione 2 sia ancora supportata
  • Unity 6.8
  • Schermata di login che supporta il collegamento RDP verso un altro computer
  • LibreOffice 3.6.1.2
  • Gimp 2.8

Il sistema di ricerca sul computer effettua anche una ricerca tramite Amazon: un’apposita voce delle impostazioni di sistema dedicata alla privacy permette di disabilitare questa funzione.

Quando vengono visitati alcuni siti considerati web app, come ad esempio Gmail, dovrebbe comparire un’icona nel menu a sinistra che permette all’utente di fissarla al muno per poterla richiamare direttamente in seguito.

L’immagine di boot per l’installazione ha raggiunto gli 800 Mb, è quindi necessario utilizzare un DVD o una chiavetta USB per le installazioni di questo tipo.

Il file manager Nautilus è rimasto fermo alla versione 3.4 in quanto le modifiche introdotte nella 3.6 hanno rimosso alcune funzioni considerate necessarie dal team di Ubuntu.

Arrivederci ad aprile 2013 per la Raring Ringtail.


4 risposte a “Ubuntu 12.10 Quantal Quetzal”

  1. Stufo degli aggiornamenti ogni 6 mesi, che spesso richiedono (almeno con KUbuntu) la reinstallazione da zero, ho deciso di tenere la LTS e di aggiornare solo alla prossima LTS

    🙂

    • L’unica volta che ho reinstallato ex novo l’ho fatto volontariamente quando Ubuntu ha supportato ext4 di default, credo sia stato due o tre anni fa. Da quel di’, ogni sei mesi lascio da solo il PC per qualche ora, torno, do un paio di OK, reboot e si riparte con qualcosa di nuovo e di migliore.

      • Non sempre va tutto così liscio.
        Una volta ho dovuto reinstallare tutto a seguito di un upgrade fallato.
        E pochi giorni dopo ho “preso per i capelli” l’installazione di un mio amico che dopo l’aggiornamento aveva manifestato lo stesso identico problema. Ma essendo passato qualche giorno, qualcuno aveva trovato il modo di risolverlo e pubblicato su internet la soluzione.
        Quindi il consiglio è: OK l’upgrade, ma aspettate qualche giorno. Meglio mandare avanti gli altri 🙂

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