Anno: 2012

  • Buon compleanno Commodore 64

    Commodore 64

    Nel gennaio 1982 veniva annunciato all’International Winter Consumer Electronics Show di Las Vegas il Commodore 64. Con l’occasione venne mostrato anche un prototipo.

    Nell’agosto 1982 è iniziata la vendita al dettaglio negli Stati Uniti con un prezzo di lancio di 595 dollari.

    In Italia il Commodore 64 è stato presentato in anteprima allo SMAU del settembre 1982 ed è stato reso disponibile per la vendita al dettaglio a partire dal marzo 1983 con un prezzo di listino di 973.500 lire,[6] listino in cui il Commodore 64 è rimasto fino al dicembre 1993 con un prezzo ribassato più volte.

    Il Commodore 64 è il computer più venduto al mondo, record che si trova anche nel Guinness dei primati. Nel 1986 furono venduti più di 10 milioni di esemplari in tutto il mondo. Fu commercializzato fino al 1993, quando le unità vendute furono appena 700 mila. In totale ne sono stati venduti nel mondo oltre 17 milioni di esemplari: record che con tutta probabilità non verrà mai più superato.

    (altro…)

  • Standardizzazione: basta volerlo

    Il mio vecchio regolabarba (meglio: la sua batteria ricaricabile) ha definitivamente tirato le cuoia e ne ho dovuto comperare un altro.

    Attratto dal display digitale e dalla regolazione elettronica del pettine (a step di un millimetro), ho comperato un Remington MB4550.

    Arrivato a casa, ho scoperto con piacevole sorpresa che il rasoio si carica attraverso un connettore micro USB, che, guardacaso e’ anche il connettore con cui si carica il mio telefono.

    Quindi assieme al regolabarba ho guadagnato un cavo USB type A – micro B e un caricatore micro USB.

    Onore al merito di chi in Europa ha insistito per la standardizzazione dei caricatori e complimenti alla Remington per non aver inventato la ruota, ma sfruttato gli standard.

    Un esempio da seguire.

  • Di buone intenzioni…

    Questa è la storia di come qualcosa fatto in perfetta buona fede possa diventare un possibile problema di sicurezza.

    Un’azienda qualche mese fa rinnova il parco PC, quelli dismessi vengono quarantenati in magazzino.

    L’azienda informa che chiunque voglia un PC di quelli dismessi deve pagare una somma a parziale copertura delle spese per cancellare i dati del PC, ma nessuno si fa avanti perché le macchine sono obsolete.

    Arriva Natale e un responsabile decide all’ultimo minuto di usare uno di quei PC per fare un regalo ad una persona a cui potrebbe essere utile.

    Il responsabile, lo ribadisco: in perfetta buona fede, sceglie il PC che apparteneva ad una delle contabili perché è uno dei migliori tra quelli scartati. La persona porta a casa il PC, ma si blocca perché non conosce la password di accesso al PC e mi telefona. Purtroppo non posso aiutare questa persona per telefono e devo chiedere di portare il PC in azienda.

    È, quindi, necessario che ogni organizzazione abbia delle procedure definite per la dismissione di materiale informatico che contenga dei dati, anche se un computer dismesso viene affidato ad una persona a cui non interessa nulla dei dati contenuti.

    Chiavette USB e memorie SD o similari: se non più utilizzate perché non funzionanti devono essere distrutte fisicamente. Quelle obsolete devono essere cedute a terzi dopo averle formattate, riempite con dati casuali (o comunque non aziendali) e cancellate o formattate di nuovo.

    Le stampanti o multifunzioni che contengono hard disk devono essere opportunamente cancellate prima di portarle all’esterno dell’azienda o renderle al noleggiatore. Queste apparecchiature hanno, di solito una procedura di cancellazione dei dati. Se sono a noleggio, includere nel contratto di locazione la cancellazione dei dati alla fine del contratto.

    I dischi dei PC devono essere cancellati prima di cedere il computer. Se non si vuole reinstallare il sistema operativo, procedere come segue:

    1. cancellare tutti i dati al di fuori dei profili utente;
    2. disinstallare tutto il software aziendale e quello le cui licenze non sono trasferibili;
    3. se il PC ha un IP fisso, configurare il DHCP;
    4. se il PC è in dominio, resettare la password dell’Administrator locale e rimuovere il computer dal dominio;
    5. cancellare tutti i profili utente;
    6. cancellare il contenuto di C:\WINDOWS\TEMP;
    7. creare una directory con dei file grossi senza dati aziendali, come ad esempio le distribuzioni ISO di Linux;
    8. duplicare la cartella di cui al punto precedente in modo ad averna 2, 4, 8, eccetera fino ad andare in disk full;
    9. cancellare le copie delle cartelle di cui sopra.

    La persona o l’organizzazione che riceve il PC deve essere informata che su quel computer non è attivo l’antivirus.