Categoria: Hardware

  • Black-Ops Plastic

    Qwonn ha presentato una nuova serie di sistemi di sorveglianza basati su un materiale particolare.

    Questo tipo di plastica appare nera all’occhio umano, ma è trasparente alle telecamere in bianconero.

    In questo modo è possibile nascondere delle telecamere in oggetti apparentemente innocui, come il sostegno di una lampada da tavolo o un bicchiere da viaggio.

    I dettagli e il principio su cui si basa questo tipo di materiale non sono ancora noti, dal momento che è ancora in corso la procedura per ottenere un brevetto.

    Va da sé che è meglio trattare con sospetto qualsiasi oggetto di plastica nera… (via Bruce Schneier)

  • Esistono ancora brand seri

    APC 800RS

    Non sono solito fare pubblicità gratuitamente, ma a fronte di numerose esperienze con noti brand che fanno di tutto per esimersi dalle loro responsabilità rendendo virtualmente impossibile avvalersi del diritto di garanzia, mi sembra opportuno dare il giusto riconoscimento a chi fornisce un’assistenza post-vendita  assolutamente impeccabile. (altro…)

  • Il WiFi in ufficio

    Alcune organizzazioni quando aprono o ristrutturano gli uffici sono tentate dall’utilizzo del WiFi per i computer e le stampanti, relegando la connettività su rame all’angolo informatico (router, firewall, server, NAS).

    La decisione si basa spesso su due assunti: (1) “se funziona negli alberghi, perché non deve funzionare da me?” e (2) “a casa mia funziona così bene!”. Entrambi sono concetti che mal si applicano ad una realtà di tipo office.

    Altre argomentazioni a favore dei WiFi sono spesso l’assenza estetica di cavi e le minori spese per un buon cablaggio certificato.

    Però aurea non sunt omnia quae fulgent, vediamo perché.

    In una rete in rame la connessione è costante a 100 Mbit (per gli apparati vecchi) o 1 Gbit (per quelli nuovi), mentre il massimo raggiungibile dal WiFi è 54 Mbit se non ci sono interferenze e il segnale è ottimale. Quindi la velocità massima del WiFi in condizioni ottimali è la metà della velocità peggiore del cavo in rame.

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  • RIM considera la separazione delle attività

    Sotto pressione per il calo di utili, Research in Motion (RIM), il produttore dei Blackberry, sta considerando la separazione delle sua attività.

    Il mese scorso la società canadese ha assoldato JP Morgan e RBC Capital per considerare le opzioni strategiche per far fronte alla situazione.

    Un’opzione sarebbe quella di separare l’attività in affanno di produzione dei dispositivi cellulari da quella di gestione della rete.

    La società di produzione dei Blackberry potrebbe avere una vita propria, oppure essere venduta ad Amazon o Facebook. Anche la società di gestione del network potrebbe seguire la stessa sorte oppure essere aperta all’accesso di compagnie rivali come Apple o Google.

    Un’altra opzione sarebbe quella di mantenere la società intatta, ma vendere grosse quote ad un esterno, come Microsoft.

    Dalla fine del 2008 ad ora la capitalizzazione di mercato di RIM è passata da 77 a 7 miliardi di dollari, con una perdita del 90%

  • Macchina di Turing LEGO

    [vimeo http://vimeo.com/44202270 w=480]

    La macchina di Turing è  un modello più che altro teorico utilizzato per spiegare ciò che i moderni computer possono o non possono fare.

    Jeroen van den Bos e Davy Landman hanno voluto realizzare un esemplare di questa macchina con LEGO e Mindstorm NXT. (via Mikko Hypponen)

  • Baco delle CPU Intel e virtualizzazione

    Un baco delle CPU Intel a 64 bit potrebbe permettere un aumento di privilegi di una macchina virtuale (VM guest-to-host escape).

    Le CPU AMD e i sistemi di virtualizzazione basati su VMware non sono interessati da questo baco (l’hypervisor di VMware non usa SYSRET).

    Il problema si verifica quando un attaccante sul ring3 crea uno stack frame ad arte per essere eseguito nel ring0 dopo una general protection exception (#GP). L’errore viene gestito prima della commutazione dello stack, il che significa che il gestore dell’errore (exception handler) viene eseguito nel ring0 con il registro RSP (il puntatore allo stack) che punta allo stack con il contenuto popolato dall’attaccante.

    Questo baco consente alla macchina virtuale (guest) una fuga al livello di sicurezza del sistema di virtualizzazione che la sta facendo girare (host).

    Sono disponibili gli aggiornamenti e le note tecniche relative per FreeBSD, Microsoft, RedHat (1 e 2) e Xen. (via US-CERT)

    Aggiornamento 25/7/2012 – Questo tipo di baco colpisce anche FreeBSD, per il quale è disponibile un exploit. In questo caso un utente normale può guadagnare i privilegi di root eseguendo semplicemente un programma creato ad arte (via The hacker news).

  • Спасибо HP!

    Sono indeciso se aggiungere la categoria Humor a questo articolo.

    Oggi io e un collega abbiamo assemblato in laboratorio un sistema con quattro server, uno storage e due switch FC che tra poco verrà consegnato al cliente.

    Il collega era indeciso sull’opportunità di fare un aggiornamento firmware e ha preferito contattare direttamente il supporto HP per verificare delle possibili incompatibilità.

    La prima telefonata è andata buca perché è finito nel ramo sbagliato del call centre ed ha dovuto richiamare.

    Alla seconda telefonata ha risposto una persona che ha detto sostanzialmente “le faremo sapere”.

    Il collega ha ricevuto poco fa questa mail in merito al caso aperto (le parti pixelate contengono anche l’ID del caso).

  • Museo dei suoni tecnologici

    Il Museum of Endangered Sounds si propone lo scopo di raccogliere e preservare i suoni legati alle tecnologie in disuso.

    Il sito creato da Brendan Chilcutt sta raccogliendo quei suoni che accompagnavano la vita di tutti i giorni di alcune persone,ma sono completamente alieni a chi è più giovane.

    Lo scopo del curatore si spinge oltre la semplice raccolta di suoni e arriva alla definizione di un linguaggio di markup appropriato per definire e descrivere i suoni binari.

  • Volete mettere le mani su una Fusion-IO?

    Rampage, Bocaram, Above Board…

    Ai vecchi lupi dell’informatica ricorderanno qualcosa questi nomi: schede che trasformavano un ciffone di PC in qualcosa che sembrava un computer della NASA.

    Gli ioDrive di Fusion-IO sono i lontani pronipoti di queste schede e permettono di mettere le ali ad un host VMware, come dettagliato da Luca.

    Il 28 maggio ad Assago (MI) potrete vedere in azione questi mostri in un laboratorio hands on organizzato dal VMUG IT. Le caratteristiche di questo tipo di incontri è che sono ti tipo assolutamente tecnico: ci sono i tecnici di Fusion-IO che spiegano come funzionano i prodotti e rispondono alle domande tecniche. Insomma, nessuna roba commerciale.

    L’agenda dell’incontro è questa:

    • Introduzione al mondo delle NAND Flash
    • SSD, PCIe, File systems e Virtual Storage Layer (VSL)
    • Presentazione generale prodotti Fusion-io
    • Use Cases nello specifico in ambito virtuale
    • Sessioni pratiche

    Se siete interessati, registratevi!

  • Connettori USB transdimensionali

    I connettori USB occupano almeno una dimensione spaziale in più rispetto alle tre dimensioni note.

    Provate ad inserirlo e non entra.

    Lo ruotate di 180 gradi e non entra.

    Lo ruotate di nuovo di 180 gradi ed entra.

    E ditemi che non è vero.

  • Trentennale del Sinclair ZX Spectrum

    Il 23 aprile 1982 veniva lanciato un computer storico: lo ZX Spectrum della Sinclair.

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  • Ricostruzione della sala radio del Titanic

    Al Museo della Tecnica Elettrica di Pavia è stata presentata oggi 14 aprile la ricostruzione della sala radio del Titanic.

    Questo allestimento non vuole essere tanto fedele nel copiare l’aspetto dell’originale, quanto la funzione dello stesso.

    I trasmettitori e gli scintillatori sono stati ricostruiti e funzionano davvero con scariche elettriche da 20.000 volt, misurate tramite apparecchiature storiche.

    La sala radio è in grado di simulare in maniera accelerata l’atmosfera della notte di 100 anni fa a bordo del transatlantico. E qui sta la parte che merita un vero encomio.

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