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  • Aggiornamento remoto del software

    ESA imageAggiornare software o configurazioni da remoto è oramai una cosa che facciamo in molti, tanto abbiamo sempre delle reti di protezione, più o meno comode.

    Ma quando l’oggetto da aggiornare si trova a 36 minuti-luce (655 milioni di chilometri) la situazione è leggermente diversa.

    L’oggetto in questione è il MIDAS che si trova a bordo della sonda europea Rosetta lanciata nel 2004 con la missione di intercettare e studiare la cometa Churyumov–Gerasimenko.

    La logica di controllo del MIDAS è rimasta in ibernazione dal lancio fino a poco tempo fa, quando è stata risvegliata in kernel mode, la modalità che permette di eseguire la manutenzione del software, incluso il caricamento di aggiornamenti o nuove versioni.

    Il blog della missione spiega alcuni dettagli tecnici sull’aggiornamento software, che ieri è andato a buon fine.

  • Un Italiano, un Russo e un Francese

    Nel campo astronautico, ultimamente sono più le notizie di cui rammaricarsi, rispetto a quelle di cui gioire. Per questa ragione, ci pare importante segnalare un traguardo tutto sommato importante raggiunto dall’Europa e dalla Russia nel campo della collaborazione scientifica internazionale.
    Anche i giornali hanno dato spazio alla recente notizia del lancio di una Soyuz da Kourou con i primi due satelliti della costellazione per il cosiddetto programma In-Orbit Validation. Con la solita superficialità dei media generalisti, gli articoli si sono limitati a rettangolini in fondo a pagina 15 o giù di lì, celebrando questo Galileo senza spiegare cosa sia ed evitando accuratamente di discutere del razzo vettore.

    Partiamo allora dall’inizio per fare un po’ di chiarezza.
    Il razzo vettore Soyuz è un missile derivato direttamente dal primo ICBM della storia, il R-7 Semyorka, inventato in Unione Sovietica nel 1957.
    Pur trattandosi di un progetto molto vecchio, risulta essere estremamente economico ed affidabile. In conseguenza  a queste due caratteristiche, ha volato oltre 1700 volte, raggiungendo un picco di produzione nei primi anni ’80 di 60 unità all’anno. (altro…)

  • ISS tracker

    Ci sono molti programmi che tracciano la posizione della IIS in tempo reale, sia via web sia per smartphone.

    Questo tracker dell’Ente Spaziale Europeo merita di essere segnalato.

    A schermo normale mostra la posizione della ISS sul planisfero e il dettaglio su Google Maps dell’area che sta sorvolando la ISS.

    Le indicazioni AOS e LOS indicano rispettivamente la presenza o l’assenza di collegamento con la ISS.

    Se si seleziona la modalità a schermo intero, si vede solamente il planisfero e la pagina può essere lasciata attiva su un computer, magari in uno schermo della computer room… (via Matthijs R. Koot)