Tag: ethernet

  • Packet of death per il controller ethernet 82574L

    Kristian Kielhofner ha scoperto e documentato un pericoloso baco del controller Gigabit Ethernet Intel 82574L.

    Se una porta ethernet gestita da questo chip riceve un pacchetto specifico, il controller ethernet si blocca come se fosse guasto: i led dei link sul controller e sulla relativa porta dello switch si spengono. Il sistema operativo crede che ci sia un errore hardware sulla scheda di rete.

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  • Il WiFi in ufficio

    Alcune organizzazioni quando aprono o ristrutturano gli uffici sono tentate dall’utilizzo del WiFi per i computer e le stampanti, relegando la connettività su rame all’angolo informatico (router, firewall, server, NAS).

    La decisione si basa spesso su due assunti: (1) “se funziona negli alberghi, perché non deve funzionare da me?” e (2) “a casa mia funziona così bene!”. Entrambi sono concetti che mal si applicano ad una realtà di tipo office.

    Altre argomentazioni a favore dei WiFi sono spesso l’assenza estetica di cavi e le minori spese per un buon cablaggio certificato.

    Però aurea non sunt omnia quae fulgent, vediamo perché.

    In una rete in rame la connessione è costante a 100 Mbit (per gli apparati vecchi) o 1 Gbit (per quelli nuovi), mentre il massimo raggiungibile dal WiFi è 54 Mbit se non ci sono interferenze e il segnale è ottimale. Quindi la velocità massima del WiFi in condizioni ottimali è la metà della velocità peggiore del cavo in rame.

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  • A cosa servono gli standard?

    Come se non bastasse il fatto che il bello degli standard è che ce ne sono tanti tra cui scegliere, qualcuno ci mette del suo per inventarne di nuovi.

    Stamattina sono andato da un cliente per configurare la sua nuova connessione a Internet, per far funzionare la quale era necessario che venisse steso un cavo UTP.

    La persona che ha steso il cavo ha molto gentilmente pensato di realizzare anche i connettori UTP. Per scrupolo ho controllato la sequenza e al posto di quella standard mi sono trovato un fantasioso bArancio-Arancio-bVerde-Blu-bMarrone-Verde-bBlu-Marrone. La differenza era particolarmente marcata dal fatto di avere un marrone lì in mezzo a tutti gli altri colori.

    Quando io mi trovo davanti a queste cose la prima domanda che mi pongo è “Perché?” Che senso ha inventarsi delle sequenze quando esistono quelle codificate?

    Domande che resteranno senza una risposta.