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  • Buon compleanno GIF

    Il 15 giugno 1987 CompuServe pubblica un documento redatto da Steve Wilhite con le specifiche del Graphic Interchange Format descritto come un meccanismo per l’archiviazione e la trasmissione di immagini raster.

    Si trattava del GIF versione 87a, poi aggiornato dall’89a, il formato che supporta anche le animazioni (ab)usato ancora oggi.

    Cerchiamo di capire il contesto in cui è nato il formato GIF. (altro…)

  • Mal di testa vettoriale

    xmlMi sto dedicando in questi giorni a una revisione del mio sito web e sono incappato in un interessante problema la cui soluzione penso possa interessare gli altri geek.
    Dovevo inserire alcune icone social da utilizzare sia nella classica dimensione 32×32 pixel, sia in altre grandezze in pagine diverse. La soluzione iniziale a cui avevo pensato era salvare le immagini nella dimensione più grande necessaria e poi utilizzarle ridimensionadole dove servivano più piccole.
    Idea apparentemente buona, ma all’atto pratico non molto gradevole esteticamente: il layout engine del browser si occupa anche di scalare le immagini e applicare lo anti-aliasing dove necessario, ma i risultati visivi variano di molto. Mentre Firefox e Chrome fanno un lavoro abbastanza buono, Internet Explorer – guarda un po’ – fa una riduzione pessima; in nessuno dei tre casi, però, il risultato è ottimale.
    Tutte le immagini erano in formato PNG, quello che possiamo definire a grandi linee il GIF dell’informatica moderna: supporta, tra le altre cose, lo alpha compositing e la tavolozza RGB a 24bit. Non è adatto per la grafica professionale – dove dominano JPEG, TIFF e i vari formati proprietari – ma è perfettamente equipaggiato per fornire le grafiche decorative su internet.

    Per risolvere il problema della riduzione in maniera definitiva, avrei dovuto preparare immagini di diverse dimensioni a monte: un software di fotoritocco può rimpicciolire una immagine in maniera decisamente migliore rispetto a motore di rendering di un browser. In questo caso però avrei dovuto creare tante copie della immagine quante le dimnsioni di cui avevo bisogno.
    Ho quindi iniziato a ragionare su una soluzione diversa più pratica e, possibilmente, più geek. (altro…)

  • WebP

    webplogoFacebook ha iniziato ad utilizzare il formato grafico WebP sui browser che lo supportano.

    WebP è un formato aperto rilasciato con la licenza BSD sviluppato da Google rilasciato a partire dal settembre 2010.

    Questo formato è un contenitore basato sul formato RIFF; i formati contenitore, come ad esempio TIFF, WAV, AVI, permettono di avere molti sistemi di codifica dei dati e dati di tipo differente in un unico formato. Ovviamente il programma di visualizzazione o riproduzione deve conoscere gli algoritmi di decodifica (codec) per interpretare ogni formato previsto dallo standard o dalle sue evoluzioni. Con questo metodo è anche più semplice includere informazioni addizionali come i metadati di un’immagine.

    WebP prevede due diversi tipi di codifica delle immagini, una con compressione a perdita di informazioni e l’altra con compressione senza perdita di informazioni; entrambi i metodi supportano la trasparenza.

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