Anno: 2012

  • Edicola Italiana

    Il 31 marzo è stato definito attraverso una lettera di intenti il consorzio Edicola Italiana.

    I fondatori sono il Gruppo Sole 24 Ore, L’Espresso, Mondadori e RCS; lo scopo del consorzio è di creare una struttura per poter erogare contenuti con queste caratteristiche:

    • supporto del maggior numero di ambienti possibili (smartphone, PC…);
    • libro accesso ad altri partecipanti che vogliono entrare nel consorzio;
    • gestione affidata ad una società terza rispetto ai partecipanti.

    Edicola Italiana si prefigge lo scopo di diventare la piattaforma di riferimento per la vendita di contenuti digitali in lingua italiana.

    L’iniziativa per ora è limitata ad un memorandum di intenti in quanto coinvolge aziende quotate. Un una prima fase lavoreranno gli avvocati per definire gli aspetti legali, i tecnici entreranno in gioco in un secondo tempo. (via Stefano Quintarelli, Il Sole 24 Ore)

  • Una buona ragione per passare da Varese

    Per tutto il mese di aprile presso la sede della Provincia di Varese è allestita una mostra dedicata all’esplorazione spaziale realizzata grazie al contributo e all’entusiasmo dei membri della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate.

    L’esposizione contiene alcuni pezzi veramente unici, a partire da una incredibile riproduzione in scala 1:1 dell’intero modulo di comando (CM) dell’Apollo 16. Non si tratta di una ricostruzione hollywoodiana del CM, bensì del risultato di mesi di lavoro di appassionati che hanno fatto di tutto per garantire la massima fedeltà possibile. Questo oggetto da solo vale un viaggio per essere visto.

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  • Flash: aggiornamento con aggiornamento automatico

    Oramai gli aggiornamenti di Flash player non fanno più notizia, ma per gli utenti Windows c’è una novità.

    Dalla versione 11.2, la versione del player per Windows contiene un sistema di aggiornamento automatico. La prima volta che si installa una versione del software che include questa feature appare una schermata come questa:

    Per default viene attivato l’aggiornamento automatico del player.

    Chi non ha problemi di altro tipo dovrebbe lasciare il default e permettere al software di aggiornarsi automaticamente, in quanto le vulnerabilità di Flash sono sfruttate da molti malware.

  • Musica ATOMICA!

    The Radioactive Orchestra permette di creare sequenze musicali partendo dai dati del decadimento radioattivo degli elementi.

    Basta scegliere i radioisotopi dal diagramma e metterli in una delle cinque barre.

    Le caratteristiche musicali degli elementi sono basate sui dati del loro decadimento gamma disponibili fin’ora.

    La natura quantistica di questi comportamenti fa in modo che, partendo da un gruppo definito di stati e decadimenti possibili, ci sia anche una componente stocastica che porta ad un numero di variazioni virtualmente senza limiti.

    The Radioactive Orchestra e basato su un’idea del professor Bo Cederwall. (via Fark)

  • Meeting del 4 aprile del VMUGIT a Sirmione

    Questa è l’agenda del meeting che VMUGIT che si terrà il prossimo mercoledì 4 aprile.

    L’ingresso è gratuito, l’iscrizione all’evento può essere fatta qui.

    Compresi nell’evento ci saranno un intervento di Steve Herrod, i buffet, un’estrazione a premi e un intervento del sottoscritto, più di cosi cosa volete?!

    • 09:00-09:30 Registrazioni
    • 09:30-09:35 Benvenuto/Agenda
    • 09:35-10:15 Il futuro dello storage VMware – Enrico Signoretti
    • 10:15-11:05 Ospite d’onore Steve Herrod, VMware CTO “Technical updates from VMware”
    • 11:50-11:20 Coffee Break
    • 11:20-11:30 Introduzione alla sicurezza – Luca Dell’Oca
    • 11:30-13:00 Tavola Rotonda – Soluzioni di sicurezza in ambienti vSphere
    • 13:00-14:30 Pranzo e brainstorming
    • 14:30-15:15 Virtualizzazione applicata al segmento SMB – Andrea Mauro e Luigi Rosa
    • 15:15-16:00 SSD e Virtualizzazione: Matrimonio in Paradiso – Fabio Rapposelli
    • 16:00-18:00 Estrazione Premi/Networking/Aperitivo

    Questi sono i premi che verranno estratti alla fine dell’evento:

    • due copie autografate da Duncan Epping e Frank Denneman del loro libro VMware vSphere 5 Clustering Technical Deepdive
    • due copie del libro di Scott Lowe Mastering VMware vSphere 5
    • due copie del libro di Mike Laverick Administering VMware Site Recovery Manager 5.0
    • cinque copie di Trend Micro Titanium Antivirus plus con un anno di abbonamento
    • due copie di Norton Internet Security 2012
    • due copie Norton 360 v.6

    Per maggiori informazioni sull’evento, vedere anche:

  • Che vento fa negli USA

    Questa pagina visualizza la situazione dei venti nel territorio continentale USA in tempo quasi reale.

    I dati provengono dal National Digital Forecast Database e si riferiscono alla previsione oraria della situazione.

    La visione della pagina originale è quasi ipnotica, in quanto la mappa è animata.

    Questo è uno dei tantissimi esempi di cosa si possa fare quando i dati sono disponibili senza limitazioni di copyright o altro al pubblico (via Simone Cortesi)

  • Direttamente dalla scrivania di Bob Howard

    Questo mug arriva direttamente dalla scrivania di Bob Howard.

    Lo stesso Charles Stross ha annunciato la disponibilità di questo articolo nel suo blog.

    Il ciclo della Lavanderia di Charles Stross narra le (dis)avventure del suo agente e addetto IT Bob Howard, il quale non deve aver a che fare solamente con gli utenti che non riescono a stampare, ma anche con tutte le implicazioni della demonologia computazionale.

    Il logo del mug deriva dal fatto che la Lavanderia prima di diventare un’entità indipendente, fino al 1945 era il Dipartimento Q del SOE. (altro…)

  • La patologia? Ossessionati dallo scrivere articoli sulla tecnologia!

    Caro Beppe,

    Ti considero un grandissimo giornalista, un vero e proprio mito. Ho anche avuto l’onore (e la fortuna) di intervistarti quando scrivevo per .Net, proprio perchè all’epoca (parlo della metà degli anni ’90) eri uno dei pochi che già frequentava in maniera intelligente la rete.
    Ma come tutti quelli bravi veramente bravi, ogni tanto “toppi” anche tu… e casualmente lo fai quando ti addentri in discorsi tecnologici. Mi avevi già colpito molto negativamente quando hai messo in piedi la pantomima della settimana senza internet (trattato su questo blog anche qui e qui). E con l’articolo di oggi sei caduto nell’errore di parlare di qualcosa legato a internet e alla tecnologia in genere analizzandone uno dei tanti aspetti in un modo così superficiale e banale tanto da apparire solo ed esclusivamente sensazionalistico.

    Tu inizi l’articolo nel modo migliore, associando quello che avviene ora con email, i documenti, o con le foto, musica e film digitali a quello che accadeva in passato quando tutto questo era in forma “palpabile”. Poi ecco apparire la parola “rischioso“… (altro…)

  • Come una grossa azienda italiana vede Internet

    Il Correre online riporta la notizia che Mediaset ha perso il nome a dominio mediaset.com

    Non l’ha perso per motivi legali o cause indipendenti dalla sua volontà, bensì perché qualcuno non solo se è dimenticato di rinnovare l’iscrizione, ma ha ignorato tutte le mail di avviso (era configurato bene il WHOIS, come da regolamento IANA, vero?), tutte le mail di scadenza e tutte le mail di avvertimento.

    Ho un po’ di nomi a dominio intestati a mio nome e solo chi è nelle mie stesse condizioni sa quanto i fornitori si adoperino per evitare che succeda un caso come quello citato e come solamente ignorando sistematicamente ogni comunicazione (o avendo il WHOIS mal configurato) sia possibile cadere in un errore così grossolano.

    Non basta dire “noi siamo Mediaset, ridateci il nome a dominio” al collegio arbitrale americano perché la risposta non è quella che ci si aspetta di ricevere in Italia.

    Ci sono aziende italiane, non necessariamente di comunicazione o del settore IT, che curano la propria presenza online più di ogni altro aspetto di marketing e PR perché hanno capito che su Internet l’audience è letteralmente mondiale. Evidentemente a Mediaset non interessano queste cose e queste sono le conseguenze, si vede che si accontentano del nome a dominio mediaset.it

  • StackExchange

    StackExchange è una rete di siti supportati dalla comunità dove chiunque può trovare risposte a temi specifici.

    Tutto nasce da un’idea di Jeff Atwood e Joel Spolsky, che nel 2008 aprono Stack Overflow, un sito in cui i programmatori potevano trovare risposte alle loro domande. In seguito al successo del sito, Union Square Ventures ha deciso di investire sei milioni di dollari per permettere a Atwood e Spolsky di espandere il progetto. Nel 2010 è nata la nuova struttura, con un framework di base e vari siti che trattano temi specifici.

    In questo momento ci sono un’ottantina di siti dedicati, in cui ciascuno può formulare delle domande e gli altri utenti forniscono le risposte. Il tutto è regolato da un sistema social di punteggi e riconoscimenti ben consolidato. Ovviamente si può utilizzare il medesimo account per accedere a tutti i siti, anzi la pratica è incoraggiata in quanto se si accede ad un sito del gruppo utilizzando un account esistente si parte da 100 punti.

    Anche la creazione di nuovi sottositi di StackExchange è governata da regole social: la sezione Area 51 permette di proporre un nuovo tema alla comunità, la quale valuta quanto la proposta sia interessante.

  • Correnti oceaniche

    Questo video mostra le correnti oceaniche della superficie del mare dal giugno 2005 al dicembre 2007, come se Vincent Van Gogh avesse dipinto i nostri oceani.

  • Il vino rosso aiuta la superconduttività

    Lo scorso anno alcuni scienziati giapponesi aveano annunciato che l’immersione nel vino di alcuni materiali ne favoriva le caratteristiche superconduttive.

    Successivi esperimenti hanno confermato questa ipotesi e hanno permesso di studiare meglio il fenomeno, come dettagliato nella pubblicazione arXiv:1203.4503v1 Tartaric acid in red wine as one of the key factors to induce superconductivity in FeTe0.8S0.2

    Il gruppo di ricercatori guidato da Keita Deguchi è partito dal tellururo di ferro (FeTe), che non è un superconduttore, in cui alcuni atomi di tellurio vengono sostituiti da zolfo, ottenendo, quindi, FeTeS. Questo composto diventa superconduttore se viene sottoposto ad un ulteriore trattamento come l’immersione in acqua bollente.

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