Categoria: Calo di produttività

Cose più importanti e divertenti del lavoro che stiamo facendo.

  • Ho solo cliccato…

    Tra i miei vari hobby c’è anche quello del geocaching, una caccia al tesoro fatta tramite l’utilizzo di unità GPS. Gestisco l’unico sito al 100% italiano di questa attività e sono uno dei ‘reviewer‘ italiani. Per questo all’interno di un paio di pagine del sito chiedo di contattarmi in caso di bisogno o tramite il sito ufficiale dell’attività, oppure tramite un’apposita email.

    Oggi, mentre ero seduto alla mia candida scrivania (semicit.) ricevo, all’indirizzo dedicato a queste operazioni, quest’email: (altro…)

  • E’ Natale… anche per Google

    Grazie all’amico geocacher Ivan per la segnalazione.

    Provate a inserire “Let it snow” all’interno del campo di ricerca di Google e godetevi la neve e preparatevi a fare un “Defrost” del monitor.

     

    Sarà… ma questi continuano a stupirmi. Sempre.
    Buon Natale a tutti!

     

     

  • Rivoglio la mia spada laser!

    Vi siete mai chiesti dove siano i Cavalieri Jedi?

    Questo articolo è in grado di darvi una prima prima risposta a questa fondamentale domanda: grazie al censimento decennale della Repubblica Ceca, i cui primi risultati  sono stati rilasciati Giovedì 15 Dicembre, è emerso che oltre 15.000 Cechi si identificano come Cavalaieri Jedi e di questi quasi 4000 vivono a Praga.

    May be  “the force” “the Schwartz” be with you…
    [youtube width=”260″ height=”211″]http://www.youtube.com/watch?v=UHw6KXbvazs[/youtube]

     

  • Moffet Field Hangar One

    Moffet Field Hangar One
    Moffet Field Hangar One

    Ci ho vissuto per poco più di 4 anni vicino, ma prima, per circa 9 mesi, ci sono passato vicino andando al lavoro. Per i 5 anni che ho trascorso in California è stato parte integrante del mio paesaggio. Quando lo vedevo mentre guidavo (e vi assicuro che da lontano lo si vedeva) era come dire “dai, ci sei quasi“.

    Intorno al 2000 ci vidi “parcheggiato” l’Air Force One, all’epoca usato da Clinton.
    Nel 2001 l’ho potuto visitare durante il primo e-AirExpo ed ho avuto il piacere di entrare all’interno dello Shuttle Carrier Aircraft.
    Il 15 Luglio 2001 la sua vista ci ha accompagnato dopo che avevamo trovato uno dei nostri primi geocache (il sesto per la precisione e in zona non ce n’erano cos’ tanti).

    E’ per questo motivo che, nonostante ora non ci viva più così vicino, mi ha fatto piacere leggere la notizia che la NASA sta considerando l’offerta fatta da Larry Page, Sergey Brin and Eric Schmidt per coprire l’intero importo di 33 milioni di dollari necessari per rimettere a posto lo storico Hangar One.

    Si, lo so. Sono un geek.
    Sentimentale.

  • Scarabocchi con il puntatore

    Il percorso che fate compiere al puntatore potrebbe diventare un’opera d’arte.

    Questo a fianco è quello che IOGraph ha creato lasciandolo attivo nelle ultime due ore.

    Il traffico del puntatore in basso a destra è motivato dal fatto che ho attivato un hot point in quella posizione che esegue uno zoom out e visualizza i sei desktop.

    In alto a destra ci sono i controlli del player musicale.

    Il traffico nella parte in alto a sinistra potrebbe essere lo scambio di tab nel desktop in cui c’è il browser.

    La parte verticale sinistra è l’accesso al menu rapido di Unity.

    IOGraph e gira su Windows, Linux (Java) e Mac OS.

  • L’onda anomala

    Ultimamente su SiamoGeek si è parlato di Google Wave, anche se in maniera collaterale.
    Ho preso spunto da lì per scrivere un post, probabilmente conclusivo, su quell’esperienza.
    Per chi non conoscesse lo strumento, si tratta (e forse fra poco scriveremo trattava) di una piattaforma di collaborazione e comunicazione online inizialmente lanciata durante il Google I/O del 2009 come una rivoluzione nel modo di scambiarsi informazioni. Personalmente ne ero rimasto veramente colpito e per alcuni mesi l’ho anche potuto usare grazie alla beta pubblica proposta da Google sui suoi server.

    Sfortunatamente Wave non ha raggiunto lo status di prodotto di massa come, ad esempio, GMail, probabilmente anche per colpa di poca attenzione da parte delle stesso team in Google che pare non averci creduto troppo fin dai primi mesi di vita. In sostanza il prodotto non esisterà più come piattaforma stand-alone, ma è stata ceduta alla Apache Foundation che pare interessata più che altro a farne un prodotto server, denominato appunto Wave in a Box.
    Quanta fortuna potrà avere questo prodotto non è possibile dirlo ora, anche se non sembra capace di raggiungere la diffusione massiva di altri prodotti “tradizionali” come server software di posta o di collaborazione.

    Chi avesse un account Wave da cui esportare informazioni, dovrebbe leggere il post finale sul blog ufficiale del prodotto, in vista della chiusura definitiva ora stabilita per il prossimo 30 Aprile.

  • Cello Wars

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=BgAlQuqzl8o&w=480]

  • Sei la mia rosa poiché le rose mi ricordano sempre di te…

    Vorrei parlare in questa sede di un altro corto geniale e struggente.
    Proviene dalla terra del Sol Levante, dov’è uscito a metà degli anni ’90 e mescola molti temi: futuro, esplorazione spaziale, lirica, ossessione, amore e illusione.
    Il corto in questione è racchiuso con altri due fratelli sotto il nome collettivo di Memories che è un film ma gli episodi sono vedibili singolarmente come corti ed è così che identifico quello di cui parlerò. Qui il link del trailer. Il nome è bellissimo quasi quanto la storia che narra: Magnetic Rose. Il regista è Katsuhiro Otomo che ha scritto la storia originale da cui è tratto Magnetic Rose e il copione degli altri due corti, oltre a dirigere.
    Premessa fondamentale: pur possedendo il DVD di Memories, non sono mai riuscita ad interessarmi alla storia degli altri due corti: Stink Bomb e Cannon Fodder. Ho provato a vederli ma non riuscivo a seguirli forse per lo stacco netto di tema con Magnetic Rose. Quindi se volete cercare e comprare il DVD basandovi su quello che dirò del primo del mazzo e scoprite di ritenerlo un ciofecone, per favore tenete a mente quanto detto. Don’t shoot the messenger!
    Dunque Magnetic Rose. Qui un assaggio della colonna sonora che è meravigliosamente curata a opera di Yoko Kanno che si è occupata delle musiche di altri anime come nel caso di Wolf’s Rain, i Cieli di Escaflowne, Ghost in the Shell e tanti altri. Il motivo per cui ho incluso questo link è che l’elemento musicale è una parte fondamentale di una storia. Non posso dire troppo della trama per non rovinare la visione ma posso dirvi che siamo in un futuro neanche troppo lontano dal nostro (per quanto personalmente penso ci siano delle incongruenze nelle date che vengono menzionate ma questo potrebbe essere dovuto ad un doppiaggio imperfetto) dove un’astronave spazzin- ahem operatrice ecologica (:P), la Corona, riceve un misterioso SOS nelle forma di un’aria di Madame Butterfly, Un bel dì vedremo (cantato da Maria Callas). Per il rispetto delle regole spaziali sul soccorso i nostri sono costretti a investigare questo SOS… un’azione che darà avvio alla storia.
    E’ interessante vedere che, anche se la storia è estremamente breve (mezzora su per giù), c’è una buona caratterizzazione dei personaggi e i dettagli sono molto curati. I personaggi sono pochissimi ma si arriva a preoccuparsi per la loro sorte. Questo è sempre un buon segno di una storia ben raccontata. Considerato che lo script è opera dal compianto Satoshi Kon, maestro di un certo livello (se si vuol ricorrere a un eufemismo alquanto riduttivo) e autore anche del bellissimo film Millenium Actress,  direi che si riconferma una perla d’autore.
    Une delle attrattive di questo corto è che si riesce a mescolare e accostare argomenti ed elementi così disparati come le trine e le tute da esplorazione spaziale ad una storia d’amore che ha come suo elemento portante il rimpianto e l’ossessione, gestiti in un modo tale da compromettere chiunque ne venga in contatto nonostante la verità di un aspetto marcescente sia celato da illusioni e gloria passata. Non è l’unica forma di amore menzionata e questo sarà determinante per la conclusione della storia. Se volete qualcosa di leggero sappiate che qua non si ride. Per quello è più adatto Stink Bomb.
    Quando la storia raggiunge il suo climax con una potentissima versione di Tu Tu Piccolo Iddio, tratto anch’esso da Madame Butterfly, io ho sempre i brividi. Allo stesso modo la coda finale con un malinconico sassofono mi commuove sempre. Un gioiello.

    Godetevelo.

    E non guarderete più le rose con gli stessi occhi…

  • These Are The Droids You Are Looking For

    È il titolo di un’esposizione che si terrà dall’8 dicembre al 29 gennaio presso la Ltd. Art Gallery di Seattle.

    Le opere esposte possono essere viste anche online sul sito della galleria. (via io9)

  • Cos’è il genio? /5

    Bravo. Lavori alla RAI e, per tua fortuna, non sei uno sceneggiatore.

    Sei stato chiamato per partecipare alla realizzazione di un dossier chiamato “Come Steve Jobs ha cambiato il mondo(attenzione, per vedere il video dovete installare il virus chiamato Microsoft Silverlight). Devi intervistare i suoi amici, i suoi collaboratori più stretti… incomma coloro che sono stati abbastanza vicini a Jobs da poterlo descrivere veramente. Tra questi ci deve essere senza dubbio colui con cui ha fondato Apple, ossia Steve Wozniak.

    Oppure sei stato chiamato a trovare/tradurre un dossier fatto da qualcun’altro e ti trovi davanti all’intervista a Steve Wozniak.

    Ho detto Steve Wozniak. Questo non è Steve Wozniak, cazzo!

    Ma lo hai mai visto in faccia Steve WokzniaK, nemmeno su internet? Se non altro per evitare gli sputtanamenti ufficiali da parte dello stesso Wozniak su facebook.

    Sei un genio!

     

  • Uomini! Il vostro pelo è creativo!

    Infatti diventa la base di un nuovo font.
    Una studentessa ventenne della Tama Art University del Sol Levante ha preso spunto da (o forse spuntato …)  dei peli maschili per realizzare questa raccolta di lettere pilifere. L’effetto è… particolare ad essere buoni ma evidentemente è una buona idee commerciale datosi che la Adidas lo ha usato in una pubblicità (si spera solo locale… e qui delle battute sulla depilazione ci potrebbero star bene…).
    Qui il link… scendete un pochino e ammirate… il primo post con i disegni ha invero una qualità ipnotica…

  • 350 anni di scienza online

    La Royal Society ha messo online 350 anni di pubblicazioni scientifiche raccolte nei suoi archivi.

    Le pubblicazioni, sopravvissute al grande incendio di Londra e all’incarcerazione dell’editore, sono ora fruibili da tutte le persone che hanno una connessione a Internet.

    Per sfogliare questa incredibile raccolta basta andare nella pagina delle pubblicazioni, selezionarne una e poi clickare in alto sul link Past Issues; si accede, quindi, a tutto lo storico delle pubblicazioni, incluse quelli di oltre tre secoli fa.

    Buon divertimento. (via Slashdot, BBC)