Questa mattina è decollata dallo Space Launch Complex 40 a Cape Canaveral la missione CRS-5: appunto la quinta nella serie di lanci di rifornimento commerciale contrattualizzati dalla NASA con entità private, in questo caso con SpaceX.
SpaceX è ormai nota anche al grande pubblico come una delle numerose creazioni di Elon Musk (da alcuni suggestivamente indicato come il real-life Tony Stark), una azienda che si occupa di lanci – e che presumibilmente si occuperà anche di esplorazione spaziale – con un occhio sempre attento all’economicità e alla innovazione.
SpaceX usa un vettore chiamato Falcon 9 e una capsula chiamata Dragon per portare cargo sulla ISS (e, in un futuro prossimo, anche astronauti).
La versione attuale di Falcon 9, la v1.1, ha un tasso di successi del 100% avendo completato positivamente 8 messe in orbita su 8 lanci eseguiti.
La missione di oggi, a prima vista poteva sembrare una come tante altre, ma non lo era a causa di un importante esperimento eseguito con il razzo: per la prima volta il suo primo stadio avrebbe dovuto tentare un atterraggio morbido, addirittura su una piattaforma robotizzata galleggiante.
Avevamo già dato notizia su questo stesso blog dell’interesse e degli esperimenti eseguiti da SpaceX per mettere in servizio un razzo riutilizzabile almeno in parte: di nuovo c’è da restare stupiti da come SpaceX faccia velocemente transitare idee e progetti dal tavolo di disegno, al laboratorio, fino all’ambiente di produzione. (altro…)