[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=jdkMHkF7BaA&w=500]
Simulazione grafica delle fasi lunari viste da una posizione sulla verticale della faccia nascosta della luna.
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Simulazione grafica delle fasi lunari viste da una posizione sulla verticale della faccia nascosta della luna.
Lo scorso 28 gennaio ricorreva il Day of Remembrance della NASA, dedicato a tutti gli astronauti caduti nel tentativo di esplorare lo spazio.
Queste persone, nelle parole del Presidente Obama
[…]have made the ultimate sacrifice in our quest to push new boundaries, and explore new frontiers.
Nei media in generale se ne è parlato poco o niente, quindi mi sembrava quanto mai opportuno spendere due parole, almeno qui.
Per alcuni è un giorno di discorsi pieni di retorica, per altri è un giorno del ringraziamento a persone davvero speciali. (altro…)
Questa mattina è decollata dallo Space Launch Complex 40 a Cape Canaveral la missione CRS-5: appunto la quinta nella serie di lanci di rifornimento commerciale contrattualizzati dalla NASA con entità private, in questo caso con SpaceX.
SpaceX è ormai nota anche al grande pubblico come una delle numerose creazioni di Elon Musk (da alcuni suggestivamente indicato come il real-life Tony Stark), una azienda che si occupa di lanci – e che presumibilmente si occuperà anche di esplorazione spaziale – con un occhio sempre attento all’economicità e alla innovazione.
SpaceX usa un vettore chiamato Falcon 9 e una capsula chiamata Dragon per portare cargo sulla ISS (e, in un futuro prossimo, anche astronauti).
La versione attuale di Falcon 9, la v1.1, ha un tasso di successi del 100% avendo completato positivamente 8 messe in orbita su 8 lanci eseguiti.
La missione di oggi, a prima vista poteva sembrare una come tante altre, ma non lo era a causa di un importante esperimento eseguito con il razzo: per la prima volta il suo primo stadio avrebbe dovuto tentare un atterraggio morbido, addirittura su una piattaforma robotizzata galleggiante.
Avevamo già dato notizia su questo stesso blog dell’interesse e degli esperimenti eseguiti da SpaceX per mettere in servizio un razzo riutilizzabile almeno in parte: di nuovo c’è da restare stupiti da come SpaceX faccia velocemente transitare idee e progetti dal tavolo di disegno, al laboratorio, fino all’ambiente di produzione. (altro…)
È possibile scaricare il modello della chiave inglese spedita dalla NASA alla ISS a metà dicembre 2014 e stampata sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Questo non è il primo esempio di oggetto spedito da terra e stampato sulla ISS, ma è il primo che è stato spedito per assolvere un compito specifico per cui non esisteva uno strumento adatto sulla ISS.
Aggiornamento 8/4/2015 – L’oggetto stampato è arrivato a terra assieme ad altri. Tutti quanti verranno ora analizzati per comprendere la struttura degli oggetti stampati in microgravità.
Per chi non fosse aggiornato, questa mattina la sonda New Horizons della NASA è stata risvegliata per l’ultima volta dalla modalità ibernazione in vista del suo incontro con Plutone la prossima estate.
The @NASANewHorizons awakens for its July 2015 encounter with Pluto! http://t.co/q1tZCkseVV pic.twitter.com/kH7QjJ47sq
— NASA (@NASA) December 7, 2014
L’ibernazione dei sistemi di bordo è una tecnica di cui la New Horizon è stata pioniera e consente di ridurre il consumo degli strumenti così come l’ìimpegno delle stazioni riceventi e del personale sulla Terra, contenendo così anche i costi accessori alla missione.
La sonda è stata svegliata periodicamente due o tre volte all’anno per verificare lo stato dei sistemi di bordo, effettuare studi scientifici su oggetti astronomici incontrati lungo il viaggio – ricordiamo l’asteroide 132524_APL e la luna Callirrhoe – ma da questo momento in poi la sonda non entrerà più in ibernazione e inizierà la sua lunga analisi scientifica di Plutone e Caronte.
Successivamente al suo incontro con questi due oggetti, scopo fondamentale della missione, la sonda potrà identificare ulteriori oggetti della Fascia di Kuiper da studiare negli anni 2016-2020, tuttavia la piccola quantità di idrazina rimasta nei serbatoi del RCS limita le sue possibilità di manovra. La missione scientifica si dovrebbe concludere nel 2026, ma nel 2038 la sonda sarà a 100AU dal Sole e potrebbe studiare la eliosfera se i suoi strumenti scientifici saranno ancora in funzione (lo RTG a bordo della sonda dovrebbe essere in grado di fornire ancora una potenza di circa 160W per quella data).
Maggiori informazioni sulla missione sono disponibili sul sito dedicato presso NASA, nella sezione dedicata sul sito del Johns Hopkins’ Applied Physics Laboratory e sulla esauriente pagina sulla Wikipedia.
Ieri sera sono stato all’evento organizzato da Volandia per la partenza della Soyuz con a bordo Samantha Cristoforetti in cui Luigi Pizzimenti e Paolo Attivissimo ci hanno intrattenuti e ci hanno spiegato molti dettagli della missione.
Volandia è ospitato nella vecchia fabbrica Caproni adiacente al T1 di Malpensa ed è un bell’esempio di riutilizzo di una serie di edifici storici.
All’interno del museo c’è una bellissima sezione spaziale curata proprio da Luigi Pizzimenti, che ospita anche la ricostruzione di Casper, il modulo di comando dell’Apollo, realizzata dal FOAM 13.
L’unico problema della serata di ieri è stato che c’era molta più gente di quanta se ne aspettasse l’organizzazione, la quale è stata colta letteralmente di sorpresa dalla partecipazione. Son cose che riscaldano il cuore.
Giusto 2 giorni fa avevo commentato un vergognoso servizio di 90 secondi del TG4. Ovviamente non sono stato l’unico perchè il messaggio contenuto all’interno di quel video era talmente ributtante che chiunque avesse un po’ di rispetto della scienza non poteva che indignarsi dinnanzi a tale servizio.
E ovviamente è anche arrivata la “risposta” del TG4, sempre per mano di quel tale Mauro Buffa che già aveva realizzato il servizio originale. E quello nuovo è, francamente, peggio del primo.
Il nuovo servizio è stato trasmesso dal TG4 del 14 Novembre 2014 (accessibile tramite questo link) , edizione delle 19:00. Al minuto 28:58 viene presentato da un signore che spiega che loro, poverini, sono finiti nell’occhio del ciclone dei commenti e degli insulti del popolo di internet perchè, testuale, “abbiamo osato scherzare sullo sbarco della sonda sulla cometa… sembra che davvero, in Italia, questo non si possa fare“.
Caro signore che presentava il servizio… No, (altro…)
In un momento di pausa, oggi, mi è capitato, purtroppo, di finire su un video, estratto da uno dei TG4 del 12 Novembre 2014, contenente il servizio che tale Mauro Buffa ha “dedicato” a Rosetta. Questa persona, nel giro di soli 90 secondi è riuscito a creare uno dei peggiori e più vergognosi, ributtanti e schifosi momenti di pseudogiornalismo in Italia.
Dopo averci pensato un po’, ho deciso di non rovinare questo blog inserendo quel video, a cui potete tranquillamente arrivare attraverso questo link, prima che Mediaset, non verifichi sulla propria pelle l’”effetto Streisand“, richiedendone la cancellazione da ogni possibile sito.
(nota: io me solo sono salvato sull’hard disk, per far vedere a mia figlia a cosa porta essere scientificamente ignoranti).
Ecco alcune delle frasi che caratterizzano questo servizio: (altro…)
Questo video mi è stato segnalato da Paolo Attivissimo.
Le penne che hanno approvato il disegno fallato non hanno solamente stroncato le vite di Francis R. Scobee, Michael J. Smith, Ronald McNair, Ellison Onizuka, Judith Resnik, Greg Jarvis e Christa McAuliffe, ma hanno contribuito a ritardare il sogno di una vita nello spazio. Cola più sangue dalla penna di certi burocrati meschini, avidi e insignificanti che dalle mani di efferati criminali. Burocrati, legulei, azzeccagarbugli e passacarte assimilati: finirete tutti nel cestino dell’immondizia della Storia.
Fatal accidents never happen because of just one mistake.It takes a whole chain of stupids lining up just so to put a full stop at the end of an epitaph. (Charles Stross, Fuller Memorandum)
Ci sono molti articoli a riguardo e non starò qui a ricopiare le schede tecniche che si trovano un po’ dappertutto. Una sola considerazione: i fan seguono la fantascienza, ma solo i veri geek (miliardari, è vero) la costruiscono.