• And the Google “Champ of the Week” is….

    Certe volte Google ancora mi stupisce. Riescono a inventare un po’ di tutto, dall’utile al fondamentale, dal bello ma incompreso (questo è ciò che ancora penso di Google Wave) all’inutile ma diffuso… sino a cose apparentemente geek-oriented, incomprensibili a molti. Questo è probabilmente il caso dell’ultima novità di Google, Demo Slam, attiva da qualche giorno, ma lanciata ufficialmente oggi con un post sul loro Blog.

    Il Google Demo Slam è una vera propria arena dove chiunque può creare e inventarsi dei demo di qualsiasi cosa e sottoporla al giudizio degli utenti. Un modo per portare (o spingere) chi è creativo a inventare delle demo che possano essere anche più interessanti di quelle originali e, magari, involontariamente dimostrare le qualità di una tecnologia applicata al mondo reale.  Insomma, far diventare gli utenti stessi promotori delle tecnologie che loro più usano/amano. (Lo so, detta così ricorda vagamente la pubblicità del Conto Arancio…)

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=CExK6cMFuko&w=480]

  • Come far scaldare la CPU in pochi byte

    Qualche anno fa ho avuto a che fare con un computer altrui, con sistema operativo Windows XP, che si spegneva casualmente da solo in continuazione. Era il trentotto luglio, e faceva molto caldo, sospettavo quindi uno shutdown termico di emergenza, ma mi trovavo in difficoltà nel verificare l’ipotesi: ero solo di passaggio e invece del mio solito zaino con “gli strumenti”, avevo con me il borsone con pinne e maschera; nell’ufficio in questione non c’erano cacciaviti; la linea Internet era fuori servizio causa manutenzione estiva (classico cavo tranciato per errore da un bulldozer).

    Ho dovuto improvvisare.

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  • The Evolution of the Geek

    Su Flowtown una bellissima infografica che mostra l’evoluzione del Geek.

    The Evolution of the Geek
    The Evolution of the Geek
  • National Medal of Technology and Innovation a Federico Faggin

    Federico Faggin, Marcian E. “Ted” Hoff e Jr., Stanley Mazor sono stati insigniti della National Medal of Technology and Innovation.

    L’onore, concesso direttamente dal Presidente, premia chi ha dato sostanziali contributi all’innovazione e alla tecnologia.

    Federico Faggin, cittadino americano di origini vicentine, è uno degli inventori accreditati del moderno microprocessore.

    La sua prima CPU, l’Intel 4004, riporta le sue iniziali impresse nel silicio.

    Nel comunicato stampa della Casa Bianca il Presidente ha commentato “The extraordinary accomplishments of these scientists, engineers, and inventors are a testament to American industry and ingenuity, their achievements have redrawn the frontiers of human knowledge while enhancing American prosperity, and it is my tremendous pleasure to honor them for their important contributions.”

  • Oltre i 2.199.023.255.522 byte

    2,19 Tb è il limite della dimensione di un disco se si utilizzano i vecchi BIOS e lo schema di partizionamento MBR con i settori da 512 byte.

    Purtroppo questo limite è già stato superato da alcuni dischi in vendita a prezzi di mercato.

    Fino a poco tempo fa sembrava che un sistema percorribile fosse quello di utilizzare settori da 4k, ma diversi problemi di compatibilità hanno reso poco percorribile questa strada.

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  • Achille se ne fotte della tartaruga…

    Oggi mi sono trovato davanti a due articoli. Il primo a dire il vero è di ieri, ma l’ho letto solo oggi: “Tecnologie e rete wi-fi, Brunetta: «Solo barricate contro l’innovazione»” (Corriere.it). L’altro viene da Mashable: “Internet to Surpass 2 Billion Users This Year“… e i due messaggi mi hanno fatto sorridere.

    In Italia stiamo discutendo se liberalizzare il wi-fi. Si, avete capito bene… discutendo e non agendo, mentre nel mondo sempre più gente accede ad Internet. In Italia si valuta, ci si incontra “trasversalmente”, si contestualizza, si parla di “convergenze parallele”, ma prima di agire bisogna aspettare che cambino due o tre governi. Il mondo, intanto, non si ferma.

    Permettetemi un bah!

  • Pensa un po’…

    Leggo, gironzolando in rete, che molte delle applicazioni per Facebook, alcune delle quali piuttosto famose, abbiano trasmesso informazioni personali degli utenti che le utilizzavano. Il primo a dare questa notizia è il Wall Street Journal, in questo articolo.

    A dire il vero non mi interessa sapere se ciò sia vero o meno, ma se anche lo fosse, trovo assolutamente ridicolo commentare questa notizia attaccando Zuckerberg o le società dietro alle applicazioni… era ovvio. In qualche modo questa gente deve pur vivere e acquisire nomi, indirizzi email e, dove possibile, altre informazioni è il modo più semplice e immediato per potersi “mantenere”.

    Gridare allo scandalo, ora, mi puzza tanto di ipocrisia o ignoranza… e mi danno fastidio entrambi.

  • eBook: un esempio concreto

    Mentre qualcuno dalle nostre parti pontifica, mette paletti, si lamenta e fa previsioni in merito agli eBook prima ancora di aver venduto il primo libro elettronico, altrove si creano esempi concreti.

    J.A. Konrath, Blake Crouch, Jeff Strand e F. Paul Wilson hanno scritto un libro elettronico a quattro mani in una maniera non convenzionale, se paragonata al tipico ciclo di un romanzo scritto su carta, edito e distribuito con i metodi che, fin’ora, sono considerati convenzinali. Il loro lavoro, Draculas, uscirà domani su Amazon, ma non sarà protetto da DRM.

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  • Quando Internet si chiamava elaborazione polimorfica

    Nel primo dopoguerra qualcuno iniziava a porsi il problema della crescita delle dimensioni dei computer. Questo video della TRW mostra forse uno dei primi approcci a questo problema.

    Tralasciando l’aspetto estetico del filmato, vediamo come già nel 1959 qualcuno stesse pensando a distribuire l’elaborazione attraverso vari nodi interconnessi, gettando le basi del concetto di rete.

    Il video All About Polymorphics è liberamente scaricabile e distribuibile in vari formati. (via BoingBoing)

  • Benoît Mandelbrot, 1924-2010

    Benoît Mandelbrot (da Wikipedia)

    Nassim Taleb ha comunicato la morte dell’amico e collega Benoît Mandelbrot.

    Mandelbrot è stato il padre della geometria frattale.

  • Nome a dominio .ايران

    ICANN ha annunciato che la richiesta dell’IDN ايران da parte dell’Iran ha passato la fase di string evaluation. Il passo successivo sarà la string delegation, come indicato nel piano di implementazione [PDF].

    L’anno scorso era stata approvata una procedura che consente agli Stati e ai territori di richiedere un dominio di primo livello con caratteri non ASCII.

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  • StarOpenLibreOffice

    Dieci anni fa nasceva OpenOffice dalle ceneri di StarOffice. L’hanno ricordato la Document Foundation il 13 ottobre e, il giorno dopo, l’organizzazione di OpenOffice con un messaggio che sa tanto di “ci siamo anche noi”.

    Pare che si potrebbe essere sul punto di un fork, visto che Oracle vuol proseguire sulla propria strada con OpenOffice, mentre altri sviluppatori, che non vedono l’azienda di Ellison con simpatia, hanno dato vita a LibreOffice.

    La speranza, un poco vana, è di non trovarsi davanti a due standard open, sebbene il bello degli standard sia il fatto che ce ne siano tanti tra cui scegliere…

    La Document Foundation si sta dando molto da fare per rifare tutte le traduzioni e accettare i contributi degli sviluppatori insoddisfatti dalla sorte di OpenOffice. Dopo aver creato una mailing list di annunci, è stato creato un gruppo di Xing e un wiki.

    In questo momento è disponibile la Beta 2 del software e la traduzione nelle varie lingue è in corso.