• Nomi degli host in LAN

    Ogni host IP in una rete ha almeno un indirizzo e almeno un nome.

    Se gli indirizzi sono spesso una classe /24 con spazio di manovra ridotto e, salvo eccezioni, vengono gestiti per lo più in maniera automatica, nella scelta dei nomi si scatenano fantasie e perversioni di utenti e amministratori. (altro…)

  • Giocare con i record del DNS

    Non c’è solamente chi mette i titoli di Star Wars nei reverse DNS.

    C’è qualcuno che utilizza in maniera creativa i record NAPTR.

    dig +short naptr ascii.artsy.net|sort

    Dovrebbe fornire qualcosa di questo tipo: (altro…)

  • File dei certificati SSL

    Più studio i dettagli e i dietro le quinte di SSL/TLS e della PKI e più mi rendo conto di quanti (troppi?) livelli di complessità ci siano in questo insieme di tecnologie.

    Tra questi ci sono i formati dei file e le loro estensioni.

    Anche in questo caso vale la regola che il bello degli standard è che ce ne sono tanti tra cui scegliere.

    Ho cercato di mantenere il discorso il più chiaro possibile linkando fonti esterne per evitare di aprire troppi incisi; l’elenco e le spiegazioni sono tutto fuorché esaustivi. (altro…)

  • Comunque un successo

    Questa mattina è decollata dallo Space Launch Complex 40 a Cape Canaveral la missione CRS-5: appunto la quinta nella serie di lanci di rifornimento commerciale contrattualizzati dalla NASA con entità private, in questo caso con SpaceX.

    SpaceX è ormai nota anche al grande pubblico come una delle numerose creazioni di Elon Musk (da alcuni suggestivamente indicato come il real-life Tony Stark), una azienda che si occupa di lanci – e che presumibilmente si occuperà anche di esplorazione spaziale – con un occhio sempre attento all’economicità e alla innovazione.
    SpaceX usa un vettore chiamato Falcon 9 e una capsula chiamata Dragon per portare cargo sulla ISS (e, in un futuro prossimo, anche astronauti).
    La versione attuale di Falcon 9, la v1.1, ha un tasso di successi del 100% avendo completato positivamente 8 messe in orbita su 8 lanci eseguiti.

    La missione di oggi, a prima vista poteva sembrare una come tante altre, ma non lo era a causa di un importante esperimento eseguito con il razzo: per la prima volta il suo primo stadio avrebbe dovuto tentare un atterraggio morbido, addirittura su una piattaforma robotizzata galleggiante.
    Avevamo già dato notizia su questo stesso blog dell’interesse e degli esperimenti eseguiti da SpaceX per mettere in servizio un razzo riutilizzabile almeno in parte: di nuovo c’è da restare stupiti da come SpaceX faccia velocemente transitare idee e progetti dal tavolo di disegno, al laboratorio, fino all’ambiente di produzione. (altro…)

  • Addio alla CEC-PACco

    Di nuovo siamo costretti a discutere del difficile rapporto fra la PA e la tecnologia, in questo caso per quanto riguarda la “semplificazione” dei rapporti fra il cittadino e gli uffici amminsitrativi del nostro Paese.

    Molti di voi avranno sentito parlare di Postacertificat@, nome volgare di un servizio ufficialmente chiamato  CEC-PAC il cui acrostico è – in puro stile burocratese italiano – Comunicazione Elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino. Si tratta di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata particolare: funziona infatti solo tra i privati cittadini e gli indirizzi PEC della PA, ed era fornito gratuitamente da Poste Italiane.
    Il vantaggio di essere gratuita e disponibile per ogni cittadino, previa registrazione, avrebbe dovuto portare a una sua rapida diffusione e quindi a una larga utilizzazione eliminando così la mitica Raccomandata AR che ha fatto parte della vita di tutti noi per tanti anni.
    D’altro canto, lo svantaggio di questa casella era quello di essere “zoppa” ovvero di poter comunicare solo con alcuni indirizzi specifici della PA.
    Insomma, un guazzabuglio forse appena accettabile sulla carta, ma del tutto impratico nell’uso reale.
    La necessità di contattare anche altre entità dotate di PEC oltre la PA e la costante riluttanza di quest’ultima ad abbandonare carta e bolli per sposare il digitale ha scoraggiato i cittadini a sottoscrivere la casella o ad utilizzarla una volta aperta.
    Risultato: il cittadino continua a usare carta oppure si è aperto una PEC “vera” da usare anche con la PA. (altro…)

  • Scrivere in IPv6

    Dal momento che gli indirizzi IPv6 sono in esadecimale è possibile esercitarse il proprio hexspeak.

    Chi vuole uscire dalle solite parole può far lavorare le RegEx al posto della fantasia:

    egrep -e "^[a-flos]{4}$" /usr/share/dict/words

    Quel comando prende come input una lista di parole separate da un a-capo, considera solamente quelle di 4 lettere e stampa quelle che sono rappresentabili in esadecimale.

    Nell’esempio sono state incluse anche la l (1), la o (0) e la s (5), ma si può espandere ulteriormente il range con, ad esempio, la z (2) e la g (6).

  • Giochi per MS-DOS disponibili online

    Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards Archive.org ha aggiunto quasi 2.400 programmi diversi all’archivio dei giochi per MS-DOS eseguibili online.

    Il tutto è reso possibile grazie a em-dosbox, un emulatore MS-DOS che gira anche in JavaScript.

    Assieme a molti nomi ignoti si trovano quelli che all’epoca erano considerati dei veri classici. (altro…)

  • Secondo intercalare in giugno

    Il 2015 durerà un secondo in più.

    Quando la differenza in valore assoluto tra il tempo universale  UT1 e il tempo coordinato universale (UTC) si avvicina agli 0,6 secondi viene applicato un secondo intercalare per mantenere il delta tra le due misure entro 0,9 secondi in valore assoluto.

    Applicata per la prima volta nel 1972, è una correzione necessaria per mantenere sincronizzata il più possibile l’ora degli orologi atomici con il movimento della Terra.

    Fin’ora le correzioni sono sempre state in positivo.

    (altro…)
  • SNI su Apache 2.4

    L’adozione di https sta diventando sempre più importante per la tutela della privacy degli utenti e per la sicurezza delle comunicazioni.

    Uno dei fattori che più hanno limitato la diffusione di questo protocollo risiede nella caratteristica della sessione TLS che, fino a poco tempo fa obbligava ad avere un solo certificato PKI per una coppia IP:porta. (altro…)

  • L’icona preferita

    L’uso della cosiddetta favorite icon nei siti internet risale al 1999 quando, in rapida successione, Microsoft ha rrilasciatoquesta innovazone in Internet Explorer 5 e il W3C ha standardizzato la caratteristica nelle raccomandazioni del HTML 4.01.

    Tutti sappiamo di che cosa si tratta: l’icona che un web browser visualizza vicino all’indirizzo del sito che stiamo visitando e come icona del collegamento al sito eventualmente salvato, appunto, nei preferiti.

    Qualche tempo fa ci si limitava a creare una icona gradevole, magari in più formati, e salvarla nella radice del sito internet come favico.ico: la questione si chiudeva così.
    Chi voleva essere ligio alle regole, in particolare alla RFC 5988, aggiungeva anche un tag nell’head delle pagine web:

    <link rel="shortcut icon" type="image/x-icon" href="favicon.ico" />

    Recentemente la situazione è un po’ cambiata soprattutto a causa delle nuove interfacce grafiche a disposizione degli utenti: iOS, Android e Windows 8 in particolare.
    In tutti questi sistemi è possibile inserire quello che sostanzialmente è un link a un sito internet nel loro home screen: il link è visualizzato come una tile in Windows 8 e come icona negli altri sistemi operativi. (altro…)

  • Name-based virtual host

    Il named-based virtual host (host virtuale basato sul nome) è la tecnica più diffusa per avere più siti diversi su uno stesso server che ha un solo indirizzo IP.

    Ogni server httpd ha la propria metodologia per definire gli host virtuali, la descrizione che segue non fa riferimento ad un software in particolare, ma spiega solamente il funzionamento del name-based virtual host (da qui in puoi chiamato semplicemente virtual host). (altro…)

  • Family flight

    Diversi mesi fa abbiamo dato notizia su questo blog dell’avvio del lungo iter procedurale per il lancio dell’Airbus A350 XWB.
    Dopo aver completato tutte le certificazioni e le lunghe fasi di test, Airbus ha consegnato il primo esemplare del velivolo, non prima però di filmare un impressionate show aereo

    Come scrive l’autore di un post sul blog FStoppers a proposito di questo video:

    Watching these planes fly like this is, to me, like watching the Blue Angels or Thunderbirds but for some reason ten times cooler. The sheer size and grace of these machines is just fascinating.

    (altro…)