• Microsoft Secure Channel

    Con l’aggiornamento del patch tuesday di questo mese Microsoft corregge un problema di sicurezza molto serio di Secure Channel (Schannel), la sua libreria per la connessione sicura.

    Schannel è per Microsoft quello che per l’open source si chiama OpenSSL e per Apple si chiama Secure Transport. In sostanza è quella serie di routine (libreria) che permette di stabilire connessioni sicure in HTTPS o TLS. Con l’annuncio della vulnerabilità di Schannel si può affermare che quest’anno ciascuna delle maggiori librerie HTTPS/TLS ha avuto dei problemi, con buona pace di chi crede di essere al sicuro per il fatto stesso di utilizzare una piattaforma piuttosto che un’altra.

    Schannel è utilizzato dai client e dai server che stabiliscono o accettano connessioni sicure utilizzando le funzioni di sistema di Microsoft.

    La vulnerabilità segnalata e corretta da Microsoft permette di eseguire codice arbitrario da remoto. In altre parole, un attaccante potrebbe eseguire dei programmi che vuole lui su un computer che utilizza Scannel per collegarsi ad un altro computer. I primi (ma non di certo gli unici) membri di questo insieme sono tutti i Windows che hanno un Internet Information Server esposto a Internet con HTTPS abilitato. A titolo di pro memoria, Exchange Server utilizza HTTPS per far connettere i client mobili. (altro…)

  • Portatile HP? Controllate il cavo

    CAVO HP LS-15HP ha riscontrato un difetto in alcuni cavi di alimentazione dei notebook e mini notebook con marchio HP e Compaq, inclusi i thin client mobili, le stazioni di lavoro mobili e gli accessori come le docking station.

    Il problema riguarda i dispositivi venduti in tutto il mondo tra settembre 2010 e giugno 2012.

    I cavi difettosi sono quelli di alimentazione a 220V con il connettore che si inserisce nell’alimentatore su cui è riportata la scritta LS-15.

    Se avete un cavo di un dispositivo HP con queste caratteristiche seguite la procedura descritta su www.hp.com/support/PowerCordReplacement

    Se la procedura dovesse verificare che il cavo è difettoso, non tutti quelli con la scritta LS-15 lo sono, smettete di utilizzarlo subito e sostituitelo temporaneamente con uno analogo.

  • L’altro web

    Nei giorni scorsi un’importante azione di polizia internazionale ha spento diversi siti del cosiddetto dark web.

    Le notizie che rimbalzano sul web parlano principalmente di Silk Road, un sito .onion da cui era possibile acquistare molta merce illegale pagando in bitcoin. Silk Road non è stato l’unico sito oscurato, i numeri non sono certi a causa nel modo in cui funziona la rete .onion; guardando alcuni siti che si incaricano di mantenere un indice di siti .onion, sembra che l’azione abbia colpito ad ampio raggio e siano stati chiusi molti siti ben oltre il limite della legalità.

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  • Per la scienza e per la ricerca

    Tette per la ScienzaQualche giorno fa Luigi ha postato una foto estratta dal blog “Tette per la scienza” ed è proprio da questo che voglio partire.

    Viviamo, purtroppo, in un paese strano. Molto strano… quasi assurdo.
    Un paese dove le esperienze delle vicende Mamma Ebe, Wanna Marchi e Di Bella non sono servite a nulla al punto da permettere ad un nuovo imbonitore, Vannoni, di porsi come nuovo santone della medicina italiana, senza che non sia stata prodotta una qualsiasi prova scientificha (e sottolineo scientifica) delle sue “cure”. Un paese dove si permette a trasmissioni televisive (prima fra tutte “Le Iene“) di spacciare per soluzioni e rimedi scientifici delle teorie che di scientifico non hanno assolutamente nulla, trasformando beveroni vegani in cure per reali malattie degenerative dando credibilità a libri che sono stati strasbugiardati dalla medicina, quella vera. Un paese dove si da retta a chi trasforma le leggi fisiche in assurdi complotti perpetrati da altrettanto assurde entità che gestiscono il mondo. Un paese dove (altro…)

  • Tette per la Scienza

    tette per la scienza

    Inutile scrivere altro perché non lo leggerebbe nessuno. Tette per la Scienza [NSFW].

  • Trenord: non si fa così

    Quando devo andare a Milano per lavoro utilizzo preferibilmente il treno perché la linea suburbana da Pavia è quasi come una metropolitana e le carrozze sono climatizate.

    Viaggiando occasionalmente non ho nessun abbonamento, ma compero il biglietto semplice online il giorno in cui lo utilizzo. Dal momento che Trenord, il gestore della linea suburbana, ha attivato un sito ho provato alcune volte a comperare il biglietto lì anziché dal sito di Trenitalia.

    È un disastro.

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  • Cancellare i file: CMD vs. PowerShell

    La buona abitudine di usare gli script sta tornando anche nell’ambiente Windows.

    Dopo alcuni aborti come VBscript e alcune soluzioni di terze parti come KiXtart, sembra che PowerShell sia diventato il linguaggio di scripting sulla cui disponibilità nei client si può fare affidamento per l’immediato futuro.

    PowerShell è una CLI molto potente e non ha nulla a che fare con CMD.EXE. L’ostacolo maggiore è che ha una serie di comandi e una sintassi completamente diverse da CMD.EXE, perciò l’amministratore di un sistema Windows deve impararsi di fatto un linguaggio nuovo.

    Tra le differenze c’è l’interpretazione delle wildcard nella cancellazione dei file. (altro…)

  • È sufficiente il backup

    Brano dall'articolo "Dea, un altro blocco dei pc" apparso su La Provincia Pavese del 26/10/2014 e riportato in accordo al diritto di citazione
    Brano dall’articolo “Dea, un altro blocco dei pc” apparso su La Provincia Pavese del 26/10/2014 e riportato in accordo con il diritto di citazione

    Il quotidiano locale di Pavia oggi riporta la notizia di un disservizio del DEA che si protrarrebbe da alcuni giorni.

    Tra le righe, benché non venga citato espressamente il nome nell’articolo, si capisce che il problema è stato causato da una delle varianti di Cryptolocker.

    La chiusa dell’articolo, riportata a fianco, dice espressamente che il pagamento del riscatto è “l’unico modo conosciuto finora per decrittare i dati”.

    Affermazione vera nella forma, ma che lascia intendere una falsità nella sostanza. (altro…)

  • Verizon traccia gli utenti mobili

    Alcuni utenti hanno scoperto (qui e qui per citare degli esempi) che Verizon traccia gli utenti mobili.

    Il modo in cui lo fa è particolarmente fastidioso, in quanto ogni richiesta HTTP diretta da un dispositivo mobile verso un server viene aggiunto un header X-UIDH.

    L’header X-UIDH viene citato nel brevetto US8763101 B2 concesso quest’anno proprio a Verizon in cui, però, lo scopo dichiarato dell’header è di identificare univocamente un dispositivo per realizzare un’autenticazioni a più fattori.

    In questo caso l’header viene applicato a tutto il traffico in uscita ed è una sorta di super-cookie di tracciabilità: i server possono capire se un utente arriva da Verizon e possono tracciare quell’utente utilizzando X-UIDH anche senza inviare alcun cookie al browser dell’utente.

    Sembra che nelle opzioni offerte all’utente non ci sia la possibilità di chiedere a Verizon di non iniettare X-UIDH, ma si può solamente chiedere al provider di non rivendere a terzi i dati.

    Se in Italia esistono regole più restrittive in merito al trattamento dei dati personali, alcuni servizi potrebbero nascondere negli anfratti del loro contratto di servizio qualche consenso a tecnologia analoghe. Per questo su Siamo Geek è disponibile un visualizzatore degli header inviati dal browser per controllare quali sono gli header ricevuti dal server. (via Web Policy)

  • Zero-Day contro PowerPoint

    Ieri Microsoft ha rilasciato un bollettino di sicurezza su una vulnerabilità della tecnologia OLE.

    Il bollettino parla di limitati exploit in circolazione che sfruttano PowerPoint, altri non sono così ottimisti. Sono interessate tutte le versioni a 32 bit di Microsoft Office. Attenzione che il 32 bit si riferisce alla versione di Office, non del sistema operativo, quindi un Office a 32 bit che gira su un Windows a 64 bit è vulnerabile.

    Chi ha potuto esaminare l’exploit riporta che, se è attivo UAC, viene richiesto il permesso per eseguire un programma con privilegi elevati, la qual cosa dovrebbe insospettire l’utente (ma ci sono poche speranze).

    Microsoft ha rilasciato anche un QuickFix in attesa della patch definitiva via Windows Update, a testimonianza del fatto che la diffusione dell’exploit potrebbe non essere così limitata.

    Il consiglio è di installare quanto prima il QuickFix e di non aprire allegati di documenti Office (PowerPoint, Word, Excel) che provengono da fonti sconosciute, specialmente se contenuti in file compressi (ZIP).

  • Ricostruire Alpha

    Un ambiente dove prevalgono il bianco e le linee curve, con un gusto che molti chiamerebbero di design dove la gente vive, lavora o passa del tempo.

    L’Enterprise di JJ Abrams? Un Apple Store (non che ci sia molta differenza con l’astronave appena citata)? Un’ambientazione di Ken Adam per il cattivo di turno di James Bond?

    La base lunare Alpha di Spazio 1999, che qualcuno si sta divertendo a ricostruire in un modello 3D:

    https://www.youtube.com/watch?v=aVlPG-KQEOw

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  • Dovecot+SQL: tracciare l’ultimo login

    In molti casi è utile sapere quando un utente ha effettuato l’ultimo login via IMAP o POP ad un server di posta elettronica.

    In una configurazione con Dovecot come server IMPA/POP e MySQL/MariaDB come backend per l’archivio degli utenti fin’ora era necessario utilizzare delle scappatoie per tenere traccia dell’ultima volta in cui un utente si era collegato.

    Dalla versione 2.2.14 rilasciata lo scorso 14 ottobre Timo Sirainen ha aggiunto il plugin Last Login.

    Al momento la documentazione del plugin è abbastanza scarna, chi volesse implementare la tracciabilità dell’ultimo login in una configurazione con Dovecot, Postfix e Postfix Admin come gestione degli utenti può procedere come segue. (altro…)