• APP o browser?

    link a facebookLo dico subito: non sono mai stato un fanatico del fenomeno delle APP, specialmente quando venivano spacciate come “evoluzione” del web.

    Riconosco che quando è nato l’iPhone le reti cellulari non erano dei fulmini di guerra per la trasmissione dati, i siti non erano (più) ottimizzati per connessioni a bassa velocità e ovviamente non esisteva (ancora) il concetto di “versione mobile del sito”.

    In sé la APP disaccoppia i dati dalla presentazione: la presentazione risiede staticamente sul telefono (client) e i dati vengono pescati dinamicamente dal server via http[s]. Questa tecnica riduce notevolmente il traffico dati perché la presentazione (la APP), che è la parte più cospicua dal punto di vista del traffico, viene trasmessa solo in fase di installazione/aggiornamento.

    Ma c’è un pericoloso risvolto della medaglia: una APP è un vero e proprio programma che gira sul telefono a cui vengono concessi dei permessi di accesso da parte dell’utente (si spera in maniera consapevole). Senza contare il fatto che spesso una APP “presenta” dei contenuti del web, senza però offrire la possibilità di ricavare un riferimento ipertestuale (URL) a quei contenuti per trasmetterli o referenziarli altrove. In alte parole, rompe uno dei fondamenti del WWW.

    Si può star qui a disquisire sull’opportunità di avere un sistema con più o meno granularità di permessi, ma alla fine la questione è una: le APP tendono a chiedere più privilegi di quelli che hanno bisogno, nel nome della oramai logora “migliore esperienza di utilizzo”.

    Facebook è un chiaro esempio di questa espansione e trasformazione verso qualcosa che diventa onestamente eccessivo. Se si guarda l’applicazione per Android, i permessi richiesti sono poco giustificabili ad una prima analisi. Non sono, ovviamente, tirati a caso, ma l’applicazione di Facebook inizia a diventare onestamente troppo invasiva.

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  • Tetris infinito

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    da tetrisconcept.net

    Questo articolo illustra una strategia per giocare a Tetris finchè non va via la corrente o non si rompe il computer.

    Se vengono soddisfatti alcuni prerequisiti molto poco restrittivi, la strategia può funzionare, a costo di una certa monotonia del gioco.

    L’ambiente di gioco viene diviso in tre parti: due di quattro unità e una di due unità.

    In una delle aree da quattro unità si crea un pattern con i pezzi S, T e Z; nell’altra area da quattro unità un pattern con i pezzi L, J e O. L’area da due unità è riservata ai pezzi I. (via BoingBoing)

  • DRM: la posizione di un autore

    In un post del suo blog l’autore di fantasy Francesco Dimitri dice apertamente quello che pensa dei DRM.

    Ho conosciuto Francesco e sono stato a casa sua a Londra. Non è un Don Chisciotte, ma una persona concreta con la testa sulle spalle.

    Oltre a fare propri alcuni temi contro i DRM derivati da una semplice applicazione del buon senso, in un passaggio del suo articolo Francesco espone una tesi interessante:

    Soldi e tempo, dicevo, due risorse preziosissime. Ma non c’è dubbio che il tempo sia la più preziosa delle due – se non altro perché puoi usare il tempo per creare soldi, ma difficilmente puoi usare soldi per creare il tempo.  E quindi anche chi legge senza pagare, anche il bieco pirata, ti sta dando fiducia. Anche lui merita qualcosa in cambio. Una buona storia, almeno, e anche… a questo punto l’avrete capito, fiducia.

    Bravo Francesco e ben venga questa continua apertura da parte degli scrittori; del resto sono loro a proporre temi nuovi, a produrre idee e storie, non certo gli editori e i distributori; quindi sono gli autori che devono essere ascoltati quando parlano e spiegano.

  • Logstalgia

    logstalgiaLogstalgia è un software di visualizzazione grafica del traffico web.

    Il programma supporta i più comuni formati di log NCSA (common, extended, combined) con o senza informazioni sul virtual host.

    Ogni riga del log (quindi ogni richiesta http) è rappresentata da una pallina che percorre la finestra da sinistra a destra. Se si tratta di un errore, la pallina esce dallo schermo a destra, altrimenti viene rimbalzata da una racchetta stile Pong.

    Sono disponibili i sorgenti per Linux che possono essere compilati senza problemi anche su MacOS e l’eseguibile per Windows. È necessario il supporto di OpenGL.

    Qui c’è un video di esempio dell’output del programma, la musica è stata aggiunta in postproduzione.

    È possibile visualizzare un file di log in differita oppure alimentare Logstalgia via stdin tramite tail -f  di un log in tempo reale; avete un monitor appeso nella computer room che non sapete come impegnare?

  • Backdoor per Apache

    Sucuri ha analizzato una variante di malware battezzata Linux/Cdorked.A che colpisce Apache nei server gestiti tramite cPanel.

    In questo caso si tratta di una backdoor attivata tramite la sostituzione del file /usr/local/apache/bin/httpd (il programma vero e proprio di Apache) con uno infetto. Per rendere più difficile la rimozione del file compromesso, httpd viene marcato come immutabile.

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  • Blip

    blipBlip è un utile strumento per misurare la latenza della connessione Internet.

    Si tratta di una soluzione basata su HTML e JavaScript, disponibili su qualsiasi piattaforma con un browser.

    Vengono visualizzati i dati con tre colori: in verde i ping verso gstatic.com, in blu quelli verso apenwarr.ca e in rosso eventuali errori.

    gstatic.com risolve in un indirizzo anycast di Google, che dovrebbe garantire statisticamente un host sempre raggiungibile abbastanza vicino e, quindi, veloce; apenwarr.ca è invece un normale host unicast.

    blipqrtPer provare blip sul proprio dispositivo si può visitare gfblip.appspot.com oppure inquadrare il QR code qui a lato.

    Blip può essere utilizzato in maniera visuale anche al posto di un ping continuo quando si stanno testando apparati di rete, anche modificando il sorgente per pingare host differenti: i due host sono definiti alla fine del file blip.js. (via Stefano Quintarelli)

  • Ubuntu 13.04 Raring Ringtail

    UbuntuNuova versione di Ubuntu, la prima di quest’anno.

    Il tema dominante di questa versione è stato il miglioramento delle prestazioni e la diminuzione delle richieste di memoria da parte dell’interfaccia grafica.

    Tra gli aggiornamenti di questa release si possono ricordare:

    • Linux kernel 3.8.8
    • Unity 7
    • Upstart 1.8
    • LibreOffice 4.0
    • CUPS 1.6.2 e cups-filters 1.0.34 con una migliore gestione delle stampanti di rete
    • Python 3.3

    Il downloader per Windows non è stato incluso in questa versione a causa di vari bachi, tra i queli alcuni problemi con Windows 8, al suo posto si può utilizzare la versione live.

    A quanto pare permane il problema della copia di file di grandi dimensioni via LAN attraverso gvfs.

    Raring Ringtail verrà supportata solamente per 9 mesi, la nuova durata del supporto per le versioni non-LTS.

    Arrivederci ad ottobre con Saucy Salamander.

  • Malware nel mondo con interfaccia a carattere

    fsecurecrtTutti possono avere grandi schermi panoramici con grafica cinematografica che mostrano in tempo reale i virus rilevati in tutto il mondo.

    Ma solamente chi scarica w3con dispone della stessa visualizzazione con interfaccia carattere.

    Il programma in Python legge il feed JSON di F-Secure che pubblica in tempo reale i dati del malware rilevato dalle varie versioni loro software.

    Anche se l’ideale sarebbe farlo girare su un vero monitor CRT 🙂 si può sempre tenere attivo il programma in una finestra dedicata o in un’area di tmux per impressionare gli utenti che osano gettare lo sguardo sui nostri video.

  • WebP

    webplogoFacebook ha iniziato ad utilizzare il formato grafico WebP sui browser che lo supportano.

    WebP è un formato aperto rilasciato con la licenza BSD sviluppato da Google rilasciato a partire dal settembre 2010.

    Questo formato è un contenitore basato sul formato RIFF; i formati contenitore, come ad esempio TIFF, WAV, AVI, permettono di avere molti sistemi di codifica dei dati e dati di tipo differente in un unico formato. Ovviamente il programma di visualizzazione o riproduzione deve conoscere gli algoritmi di decodifica (codec) per interpretare ogni formato previsto dallo standard o dalle sue evoluzioni. Con questo metodo è anche più semplice includere informazioni addizionali come i metadati di un’immagine.

    WebP prevede due diversi tipi di codifica delle immagini, una con compressione a perdita di informazioni e l’altra con compressione senza perdita di informazioni; entrambi i metodi supportano la trasparenza.

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  • Non ci rappresentate

    C’è un movimento che sostiene di rappresentare il popolo del web o il popolo di Internet o qualcosa di simile.

    Quel movimento rappresenta (si spera) solamente i propri iscritti. Punto.

    Mettiamo bene in chiaro una cosa: nessuno ha dato mandato in modo palese o tacito a quelle persone di rappresentare gli utenti Internet italiani, né quelle persone hanno un diritto morale, legale o acquisito per rappresentare legittimamente gli utenti Internet.

    Come è giusto che sia, gli utenti di Internet hanno idee varie e, se mai dovessero avere uno o (meglio) più organi di rappresentanza, queste entità avrebbero lo scopo di sostenere le istanze degli utenti in quanto tali.

    Quando un qualsiasi movimento politico si esprime lo fa (si spera) a nome e conto dei propri iscritti con le regole discusse (si spera) e accettate dagli stessi, siano questi stati reclutati con tavolini per strada, siti web, visite a casa, passaparola.

    Giusto per evitare che un partito politico diventi per Internet l’equivalente dell’ACI per gli automobilisti.

  • Gli RSS sono morti? Si come no…

    Dedicato a tutti quelli che dicono che gli RSS sono morti…

    Clic qui prego