Nei giorni scorsi Microsoft ha aggiornato l’elenco delle Certificate Authority (CA) root riconosciute da Windows.
Questa operazione di solito non riceve molta pubblicità da Redmond, ma influenza moltissimo la sicurezza dei computer. (altro…)
Nei giorni scorsi Microsoft ha aggiornato l’elenco delle Certificate Authority (CA) root riconosciute da Windows.
Questa operazione di solito non riceve molta pubblicità da Redmond, ma influenza moltissimo la sicurezza dei computer. (altro…)
Molti siti popolari stanno passando per default alle comunicazioni via HTTPS.
Se per un sito ospitato su un solo server dedicato è un’operazione banale, Per una grossa organizzazione non è un’impresa semplice.
Passare in HTTPS non risolve ogni problema di sicurezza sia perché è un protocollo soggetto ad attacchi (qui e qui) sia perché esiste comunque un single point of failure.
La chiave privata.
(altro…)La struttura attuale delle transazioni sicure via web tramite il protocollo https si basa su un’infrastruttura a chiave pubblica con tre gambe: l’utente, il fornitore del servizio e un’autorità di certificazione (CA) riconosciuta dai due.
Quando vediamo un messaggio simile a quello a fianco (i vecchi lupi del web dicevano «quando si chiude il lucchetto aperto di Netscape») sappiamo che i dati viaggiano crittografati da un sistema a chiave pubblica che dovrebbe godere della nostra fiducia.
Ma, come dicevano i nostri antenati, quis custodiet ipsos custodes?