Problema: sei un supermercato; devi inventarti qualcosa per le casse. Che cosa?
Ma certo! Le casse automatiche!
Sicuro, ma almeno falle bene!
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Ma certo! Le casse automatiche!
Sicuro, ma almeno falle bene!
Negli ultimi due fine settimana ho dedicato qualche ora alla visione delle sessioni registrate durante la BUILD developer conference dello scorso Settembre e a provare un poco la preview di Windows 8 (no, niente di illegale).
E’ stata una interessante visione sul futuro. Si tratta senza dubbio di una rivoluzione non solo in Windows come prodotto, ma nell’essenza stessa dell’informatica per come Microsoft l’ha sempre concepita. Semplicisticamente si potrebbe dire che la Microsoft sta imparando dall’esperienza di Apple nel mondo dei tablet, degli smartphone e delle apps.
In effetti il nuovo Windows 8 è progettato per funzionare sui tablet così come sui PC da tavolo: si è puntato molto sul concetto che tipi diversissimi di computer – dal tablet con microprocessore ARM alla workstation professionale o per il gaming estremo – facciano comunque girare lo stesso Windows 8 con la stessa interfaccia.
L’interfaccia appunto non è più basata sul binomio Desktop/Menu Start, ma su una schermata piena di active tiles, piastrelle che rappresentano apps, ovvero applicazioni di ogni genere o parti dell’interfaccia di una applicazione. (altro…)
Dopo il reboot di Star Trek nell’ultimo film della premiata ditta JJ Abrams & Soci, molti Trekker potevano pensare – a ragion veduta – di non poter vedere nessuna novità dal lato prettamente visuale nel futuro della saga dopo le vicende viste in Countdown.
Infatti, tutto quello che succede in Star Trek dopo la conclusone di Voyager viene appunto raccontato da libri dove, essendo l’aspetto visuale il meno importante, non vediamo più una pletora di nuove astronavi o nuovi interni per mantenere attiva e focalizzata la nostra attenzione di telespettatori.
Enterprise e, appunto, il nuovo Star Trek hanno dovuto re-inventarsi il passato, rimanendo quindi imbrigliati tra la necessità di fare qualcosa di nuovo sullo schermo, ma che non risultasse nuovo nella linearità della storia.
Una interessante eccezione a questo trend è stato nel 2005 il concorso lanciato dalla Simon & Schuster per invitare i lettori della serie Star Trek: Titan a progettare le navi stellari classe Luna, affidandosi quindi all’entusiasmo e alla creatività dei fans.
Nonostante quel concorso sia rimasto un caso isolato per anni, recentemente i membri del team creativo del MMPORG Star Trek Online si sono mossi nella stessa direzione. Necessitando loro una continua innovazione visiva – almeno visiva: dal lato contenutistico la piattaforma langue terribilmente, ma questa è un’altra storia – per progettare quella che all’interno del gioco sarà la Enterprise-F e probabilmente una nuova classe di navi basata su questo disegno, alla Cryptic hanno deciso di nuovo di affidarsi ai Trekker più capaci.
Il risultato, dopo un rimaneggiamento della proposta di Adam Ihle che ha vinto il concorso, è il modello digitale mostrato in apertura di questo post ed è discusso in dettaglio in un post del Produttore Esecutivo e in uno del Art Lead sul sito ufficiale di star Trek Online.
Non sono sicuro se il fatto che Star Trek sia sempre più nelle mani dei Trekker sia una cosa positiva o un allarmante segnale di una mancanza assoluta di idee da parte di chi possiede il prodotto e che dovrebbe crearne i contenuti.
Un sedicente aspirante designer di mia conoscenza deve impaginare una serie di documenti da stampare per l’ufficio dove lavora, e nel suo piccolo vuole tirare fuori un lavoretto fatto per bene. La sua definizione di “per bene” è “non indecente e che si distingua”.
Costui mi ha chiesto consiglio, chiamandomi anche sensei. Dopo avergli fatto notare che quello che intende fare non è definibile design, che io mi occupo di computer, e che se io sono un sensei siamo messi male, gli ho dato un solo, unico, singolo, consiglio.