Tag: eBook

  • Almanacco dello Spazio

    Almanacco dello SpazioPaolo Attivissimo ha fatto decollare il progetto Almanacco dello Spazio.

    Si tratta di un eBook distribuito con licenza Creative Commons che raccoglie gli eventi sia dell’esplorazione spaziale sia legati all’astronomia, raggruppati ed ordinati per giorno dell’anno.

    La prima versione in bozza è già scaricabile e contiene i fatti essenziali. Paolo aggiornerà l’almanacco a cadenza più o meno mensile.

    Opere come queste servono a capire quanto lavoro e quanti eventi, spesso sconosciuti, stiano dietro l’esplorazione spaziale, che non è fatta solamente da Saturn V e Space Shuttle.

    A Paolo va il mio augurio che il vento siderale gli sia favorevole in questa nuova avventura di divulgazione.

  • PRS+

    prs-plusPRS+ è un potenziamento dell’interfaccia de delle funzionalità dei lettori Sony.

    Non viene sostituito il firmware originale, ma vengono aggiunte delle funzionalità non presenti nella versione standard. I modelli della serie PRS supportati sono 300, 350, 505, 500, 600, 650, 900 e 950. Alcune funzionalità sono attivabili solamente su specifici modelli.

    Per aggiornare il mio PRS-600 acquistato negli USA ho dovuto prima aggiornare il firmware Sony (compreso nel pacchetto di installazione di PRS+) e poi installare PRS+. L’aggiornamento del firmware Sony va fatto una sola volta, gli aggiornamenti successivi di PRS+ richiedono solamente che venga copiata una cartella nella memoria interna del lettore e che questo venga riavviato. L’aggiornamento del firmware Sony può essere effettuato solamente da un PC con Windows.

    Una volta completato l’aggiornamento l’about del lettore mostra che sta girando PRS+; nel menu delle opzioni viene abilitata la voce PRS+ Settings che permette di accedere alle funzioni aggiuntive. Questo documento illustra in maniera esaustiva le nuove caratteristiche introdotte dal software alternativo.

    Tra quelle da segnalare, a parte alcuni giochini mangia-batteria, la possibilità di catturare delle schermate, l’elevata personalizzazione dei pulsanti e la possibilità di utilizzare un foglio di stile personalizzato per visualizzare gli ePUB.

    PRS+ merita l’installazione, anche se bisogna ricordare che questa operazione eseguita da utenti poco esperti (o molto jellati…) può danneggiare irreparabilmente (brickare) il dispositivo e deve essere affrontata con coscienza di causa.

  • eBook per tutti

    Mi hanno sempre fatto sorridere le posizioni aprioristiche e snob contro i libri elettronici, ma non è una novità.

    Quello che cerco in un libro è la lettura, il supporto è irrilevante. E non parlatemi di cose come il profumo del libro nuovo che è un nome poetico per identificare i vari composti del processo industriale di stampa: tanto vale sniffare colla e trielina.

    Spianato il campo dai dubbi, a un mese dalle feste di fine anno ho potuto toccare con mano cosa vuol dire consigliare un libro elettronico a due persone che non interagiscono con la tecnologia, usano poco i computer e amano la lettura.

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  • Lockdown

    lockdownApogeo ha pubblicato Lockdown – L’imminente guerra civile per il computer universale.

    Si tratta di un ebook gratuito (quindi niente sconti!) che contiene le traduzioni fatte dal sottoscritto con il fondamentale aiuto di Paolo Attivissimo di due discorsi di Cory Doctorow pubblicati sul web da Siamo Geek.

    Sono due letture pregne di concetti e di idee su cui riflettere, specialmente alla luce degli ultimi fatti legati alle rivelazioni di Edward Snowden in merito all’attività della NSA.

    Doctorow non è nuovo a questi temi e tempo fa ha scritto vari racconti brevi in merito, tra cui After the Siege e I, Robot (i link sono alle versioni inglesi del testo, scaricabili gratuitamente).

    Buona lettura!

  • Lulu abbandona il DRM

    Il sito di auto pubblicazione di libri Lulu ha annunciato di aver abbandonato i DRM.

    Questo avviene dopo che Lulu aveva motivato l’utilizzo di quel tipo di tecnologia per poter assicurare successo agli autori.

    Lulu permetteva agli autori di utilizzare Adobe Digital Editions come sistema di DRM.

    Le prime reazioni di alcuni autori sono state negative, in quanto ritengono che i DRM servirebbero a tutelare il rispetto dei loro diritti. Niente di più falso.

    Innanzi tutto la protezione via DRM di un file ha un costo certo, che deve essere pagato o dall’acquirente come maggiore costo o dall’autore come minore guadagno, o una via di mezzo. L’unica che guadagna davvero in questo caso è Adobe.

    In seconda istanza c’è la presunzione che la protezione del DRM non sia scardinabile o lo sia solamente da hacker incalliti. Anche questo è assolutamente falso. Ci sono plugin per i gestori di eBook che rimuovono i DRM in un attimo.

    In sostanza il DRM è una bella favoletta che si raccontano editori e autori tra loro, credendo di vivere in un mondo in cui basta pagare una gabella ad Adobe per assicurarsi lauti incassi.

  • Il poliziotto grep

    A long time agoGib Van Ert ha scritto A long time ago – Growing up with and out of Star Wars e l’ha pubblicato come eBook su Amazon.

    Il libro descrive come il primo Star Wars, quello del 1977, abbia influenzato l’immaginario di un bambino che ora è diventato adulto. Potrebbe essere la storia di molti di noi.

    Il libro di Gib non è un romanzo, non racconta una storia inventata ambientata nell’universo di Star Wars, non utilizza i personaggi della saga per intrattenere i lettori.

    Il giorno di Natale Amazon ha fatto un brutto regalo a Gib perché gli ha comunicato che il suo libro è stato rimosso dal Kindle Store in quanto utilizza dei marchi registrati (Star Wars).

    È evidente a tutte le persone di buon senso che non c’è nessuna violazione. Inoltre Amazon ha agito in maniera autonoma, in quanto non c’è stata alcuna lamentela da parte del detentore dei diritti.

    Sicuramente nell’accordo di licenza per l’utilizzo del Kindle Store ci sarà scritto da qualche parte che Amazon può fare quello che ha fatto, ma questo tipo di comportamenti orwelliani devono far riflettere sull’opportunità di affidare la pubblicazione di libri a terzi che non rispondono alle nostre stesse leggi. (via Cory Doctorow)

    Aggiornamento del 27/12/2012L’eBook è ricomparso sul Kindle Store. Brittany Turner, un rappresentante delle pubbliche relazioni di Amazon, ha informato che il libro è tornato ad essere disponibile e non ha fornito altre spiegazioni.

  • Dobbiamo ancora chiamare eBook i PDF?

    Anni fa quando i libri elettronici erano ancora qualcosa riservato a pochi smanettoni ci andava bene di tutto: TXT, HTML, PDF…

    Adesso non possiamo più dire che non esistono standard per i libri elettronici: l’ePUB è un formato gratuito, aperto e ampiamente utilizzato, salvo eccezioni.

    Molti autori o società regalano eBook in formato PDF (ne ho appena scaricato uno). Non sono altro che documenti Word (nel mio caso Word 2007) esportati o “stampati” in PDF.

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  • Iperlibro

    Iperlibro

    Fin da quando ne ho appreso i concetti teorici, non ho mai nascosto la mia passione per gli ipertesti.

    Sulla fine degli anni 80, l’unico motore un po’ ubiquo per ipertesti multimediali era HyperCard per MacOS, per cui esistevano degli stack (questo era il nome dei suoi file dati) con vari contenuti, inclusa una versione ipertestuale grafica della guida agli scrittori e registi di The Next Generation. La stessa Apple Italia nel 1990 distribuiva ai rivenditori uno stack dedicato alla gestione clienti, stampa garanzie, gestione magazzino ricambi, eccetera; il pacchetto si chiamava MSB (Managing The Service Business), era realizzato, se non ricordo male, dalla Prometheus di Milano ed uno dei suo sviluppatori mi odiava palesemente perché durante i corsi avevo insegnato agli altri vendor come hackerare MSB per gestire anche prodotti non-Apple. Ma sto divagando.

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  • Arriva la concorrenza

    Dopo gli annunci di Edigita e la discesa in campo di SIP Telecom, arriva finalmente uno store di eBook gestito da chi è stato tra i primi in Italia a credere nella tecnologia.

    Avevo visto lo stand di Simplicissimus due anni e mezzo fa alla fiera del libro di Torino, avevo provato i reader che distribuivano e… avevo ordinato subito dopo un Cybook Gen3.

    Due anni fa il fenomeno sembrava sul punto di scoppiare, ma vari eventi, credo dominati dalla congiuntura economica, hanno rinviato l’apertura delle danze a quest’anno. Poco male.

    Simplicissimus ha aperto STEALTH, una piattaforma di vendita di libri elettronici.

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  • Timeo Danaos et dona ferentes

    Il lancio del negozio online di eBook creato da Telecom Italia ha causato molto finto scalpore e altrettanto finto risentimento tra le altre aziende che si stanno preparando a scendere nel campo della vendita di eBook protetti da DRM. Al solito: si vuole il monopolio per sé e il libero mercato per gli altri, ma transeat.

    Lo store dell’incumbent telefonico si basa su Adobe Digital Editions, disponibile solamente per Windows e MacOS.

    Per consentire ai potenziali clienti di familiarizzare con i metodi farraginosi del DRM e, probabilmente, per scoraggiarli definitivamente, viene graziosamente concesso il download gratuito di un libro protetto da DRM, “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo.

    Se volete leggere quel libro, scaricatelo legalmente da Liber Liber, usate Calibre per caricarlo sul vostro lettore e lasciate perdere i DRM e i regali di Telecom.

  • eBook fai da te

    Non esiste un’edizione elettronica di un libro? In Giappone la fanno i lettori, con il benestare della legge.

    Una ricerca svolta da Macromill su un campione di 300 utenti di iPad del Sol Levante ra rivelato che il 20% ha già digitalizzato da sé i propri contenuti e un altro 30% era intenzionato a farlo.

    Ovviamente il nuovo costume ha trascinato il mercato degli scanner e ora sono disponibili a prezzi abbordabili dei dispositivi di digitalizzazione che prima erano riservati al mercato professionale o, comunque di alto livello.

    Qualcuno si ricorda i tempi dei primi software di ripping dei CD audio, del masterizzatore Mitsumi a basso prezzo (il primo!) e dei CD-R oro e verdi?

    Sovrapprezzo SIAE sugli scanner in 3…2…1… (Teleread, via Simplicissimus).