Da un mesetto ho messo un Palo Alto PA-220 in modalità virtual wire tra il router Internet e lo switch di casa.
Questa mattina controllo il report dell’ACC e trovo tanto traffico Windows Update, eppure non è patch tuesday.
Continua a leggereDa un mesetto ho messo un Palo Alto PA-220 in modalità virtual wire tra il router Internet e lo switch di casa.
Questa mattina controllo il report dell’ACC e trovo tanto traffico Windows Update, eppure non è patch tuesday.
Continua a leggereUna volta i software li comperavi su floppy, poi su CD/DVD, adesso li scarichi.
Nulla di male nell’idea, salvo alcuni problemi di implementazione legati a casi specifici.
La maggior parte dei produttori di software offre la possibilità di scaricare i pacchetti in http[s], come ci si aspetta che avvenga normalmente. In questo caso si può accedere al sito anche da un server che rimane sempre acceso e avviare il download in tranquillità. Kaspersky, Veeam, F-Secure, Microsoft e altri fanno così: hanno una banda adeguata (o delle tecnologie adatte di distribuzione dei server) tale per cui i pacchetti di installazione arrivano ad una velocità pari quasi al massimo della banda.
VMware offre il meglio dei due mondi: quando si scarica un pacchetto di installazione si può scegliere se utilizzare http[s] oppure avviare un client Java che, reinventando BitTorrent, si collega a più server e scarica velocemente il software. Se si dispone di una bella banda i file arrivano veramente alla velocità del suono.
Poi c’è Symantec. (altro…)
Ho fatto la prima installazione di prova di una RedHat 7.0 beta 1.
Dopo aver scaricato l’ISO, ho creato una macchina virtuale su VMware Workstation 9 con queste caratteristiche: 2 Gb RAM, 20 Gb disco, singolo processore 64 bit a un core, NIC in bridge, sistema operativo Linux 2.6.x a 64 bit generico.
Il boot da CD lascia 30 secondi di tempo per decidere se partire subito, attivare il rescue mode oppure cambiare i parametri del kernel.
Anaconda ha un nuovo aspetto grafico, la procedura di installazione non è più in formato wizard ma propone tutti gli elementi da configurare in una schermata riassuntiva unica e lascia decidere al SysAdmin cosa configurare e in che ordine. Nota: il partizionamento dei dischi è l’ultimo dell’elenco e potrebbe essere necessario utilizzare le scroll bar per visualizzarlo.
Dopo oltre cinque anni di onorato servizio, è ora di pensionare il fidato Dell Latitude D610. Gli succede una Sony Vaio serie F VPCF12C4E. Ma come se le inventano le sigle dei modelli?
Qui di seguito le impressioni, le esperienze e i problemi incontrati durante l’installazione di Ubuntu 10.04 Lucid Lynx.
Parto con il sistema operativo preinstallato (Windows 7 Workstation) per creare i DVD di backup. Nota per Sony: altri vendor molto meno blasonati forniscono i DVD-R assieme al PC. Prendete nota.
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