Un articolo apparso su CheFuturo! lamenta [do not link] che in Italia Microsoft cerca professionisti ma non li trova.
CheFuturo! è una testata giornalistica sponsorizzata da CheBanca!, la banca retail del gruppo Mediobanca. (altro…)
Il Sole riporta i risultati di un’indagine Unioncamere Excelsior del 2013 presentata lo sorso 20 novembre.
Secondo questa ricerca tra i primi lavoratori introvabili ci sarebbero esperti di software aziendale e programmatori laureati.
Qui espongo il mio modesto parere sull’argomento, senza aver la pretesa di postulare delle Verità. (altro…)
Offerta di lavoro per un webmaster, grafico, esperto di SEO (già qui…) e per di più appassionato di motociclismo (non faccio commenti a sfondo sessuale, ma avete capito dove andrei a parare).
Retribuzione: 150 euro.
Signori, capisco che si interessa di motociclismo non debba avere la benché minima conoscenza delle professionalità del web, ma voi esperti centauri vi fareste cambiare i freni da una persona che viene pagata 150 euro l’anno?
Non è finita: una ‘APP’ verrebbe compensata con ben 100 euro.
Essere una startup non vuol dire fare gli straccioni. Se non avete un business plan, fatelo prima di partire, se non sapete fare un business plan, lasciate perdere. Se non avete soldi per pagare un collaboratore, usate cose come Wix, ma non offendete chi la professionalità se l’è guadagnata con studi e applicazione costanti nel tempo. (via Marco M.)
Ficcanasando nel sito di una ditta di servizi informatici mi sono imbattuto nella loro pagina della ricerca di personale.
Guardo quelle pagine non perché potrei essere interessato alla loro offerta, ma per vedere il mercato.
Nel caso specifico trovo questa bella offerta di lavoro:
È il nome che do al lavoro manuale, quello vero.
Un consulente IT passa la maggior parte del tempo o a fare riunioni con i clienti oppure a lavorare con monitor, tastiera e mouse. Alcune volte sposta (o disimballa) un server, una stampante o un PC, ma quello fa parte del gioco.
Il vero lavoro manuale è quello dove dopo 10 minuti si è sporchi, ci si tagliano le mani, lo si fa in condizioni non ottimali e si rischia costantemente di farsi del male se non si è più che attenti. Un qualcosa che è normale per molti lavoratori, ma è spesso sconosciuto ai consulenti IT.
Una delle occasioni in cui chi lavora nell’IT affronta il lavoro manuale è durante i traslochi. In quel momento l’aria condizionata o il riscaldamento sono spenti e l’attività va svolta anche se piove o c’è un sole che spacca le pietre. Sono i momenti in cui si smontano i rack pieni di polvere, si spostano gli UPS e si trasporta un sacco di roba a forza di braccia.
Queste occasioni le chiamo corsi di aggiornamento perché è giusto ricordarsi com’è un lavoro fisico per aiutarci anche a lamentarsi di meno quando dobbiamo lavorare seduti in un clima ideale con la nostra bevanda preferita a portata di mano.