Il sabato ci saranno un cocktail e una cena di gala, mentre la domenica una conferenza.
In entrambi gli eventi è incluso un autografo.
Il Gen. Charlie Duke ha volato sull’Apollo 16 come pilota del modulo lunare, è stato il decimo uomo a camminare sulla luna e detiene tutt’ora il record della persona più giovane che ha visitato il nostro satellite (36 anni). (altro…)
“We choose to go to the moon. We choose to go to the moon in this decade and do the other things, not because they are easy, but because they are hard, because that goal will serve to organize and measure the best of our energies and skills, because that challenge is one that we are willing to accept, one we are unwilling to postpone, and one which we intend to win, and the others, too.“
Dal 10 maggio al 3 giugno prossimi potrete vederla in Italia o nel Canton Ticino oppure potrete organizzare un evento con la roccia, Paolo Attivissimo e Luigi Pizzimenti come protagonisti.
Tra pochi giorni Luigi e Paolo voleranno a Houston per prelevare una parte del reperto 70215 [PDF] e portarlo da questo lato dello Stagno per poterlo mostrare a chi parteciperà alle conferenze che stanno organizzando in questi giorni.
Più o meno una spina quadrata in un buco rotondo: il successo della missione Apollo 13.
Il titolo fa riferimento a questa scena del film, che ha reso bene l’idea di come siano andate le cose, con alcune licenze poetiche obbligate dal formato cinematografico.
Non ho mai nascosto che questa sia la missione che mi ha più affascinato tra quelle della corsa alla Luna.
È qui che abbiamo la prova della perizia e della grande professionalità di tutte le persone coinvolte, da Gene Kranz all’ultimo ma non ultimo tecnico. In un inciso vorrei far notare che Kranz aveva 37 anni quando ha gestito con successo gli eventi dell’Apollo 13, un’età che i nostri governanti attuali considerano “giovane”.
È durante la gestione della crisi causata dall’esplosione della bombola di ossigeno numero due che abbiamo visto davvero un gruppo di persone che hanno lavorato in concerto per risolvere un problema. Qualcosa che trascende la comprensione molti consulenti di team building dei nostri giorni.
Queste immagini, riprese il 25 dicembre, mostrano Giove occultato dalla luna come è stato visto da São Bernardo do Campo in Brasile. Alla fine del filmato il satellite che si vede è Io. (via Slate)
Luigi ha già trattato l’argomento in un post precedente, ma non poteva pensare di mantenere l’esclusiva in un covo di Geek come questo 🙂
La scorsa settimana ho acquistato un nuovo obiettivo zoom, in particolare il AF-S DX NIKKOR 55-300mm f/4.5-5.6G ED VR.
Appena tolto dalla scatola, ho fatto le solite prove inutili, tipo fotografare la cima del campanile del Paese oppure l’alberello sulla terrazza del vicino, ma ovviamente un Geek non poteva dirsi soddisfatto.
Lo scorso 24 Settembre, quindi, approfittando di una schiarita nel cielo perennemente nuvoloso delle ultime settimane, ho colto l’occasione per uno scatto alla Luna.
Dato che l’obiettivo è dotato dello stabilizzatore ottico di seconda generazione, ho anche voluto provare a scattare a mano libera, con il solo supporto del braccio appoggiato al davanzale.
L’esposimetro della mia macchina tende per progettazione a sovresporre, quindi ho fatto qualche tentativo scendendo di volta in volta con la compensazione EV: a -3 il risultato era decente e sono arrivato di scatto in scatto fino a -4.
Usando la tecnica dello stacking di cui abbiamo già parlato in un post dell’anno scorso, ho mediato digitalmente sei scatti per ridurre il rumore e per coprire una gamma dinamica più ampia.
Il risultato è ovviamente andato su Flickr e su qualche gruppo a cui sono iscritto.
Tutto questo, naturalmente, con grande soddisfazione personale.
I geek e i fotoamatori, mi possono capire.
Quando si parla di burocrazia, viene subito in mente la Pubblica Amministrazione.
Tuttavia molti, specialmente le persone che riescono ad avere un minimo di autorità nella catena alimentare di un’azienda, tendono ad implementare il medesimo schema burocratico della PA. La spiegazione del perché ciò accada non compete chi scrive, il quale si limita alla constatazione dei fatti.
L’abuso della burocrazia viene spesso utilizzato come espediente per evitare responsabilità; in altri casi si scade nella burocrazia quando si esasperano documentazione, tracciabilità o similari. Il risultato è un mostro autoalimentante che finisce per alimentarsi voracemente di risorse.
Per tutto il mese di aprile presso la sede della Provincia di Varese è allestita una mostra dedicata all’esplorazione spaziale realizzata grazie al contributo e all’entusiasmo dei membri della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate.
L’esposizione contiene alcuni pezzi veramente unici, a partire da una incredibile riproduzione in scala 1:1 dell’intero modulo di comando (CM) dell’Apollo 16. Non si tratta di una ricostruzione hollywoodiana del CM, bensì del risultato di mesi di lavoro di appassionati che hanno fatto di tutto per garantire la massima fedeltà possibile. Questo oggetto da solo vale un viaggio per essere visto.
Non il cane, ma il modulo lunare (LM) dell’Apollo 10.
La missione che ha preceduto quella che ha portato i primi uomini sulla Luna prevedeva una separazione dal modulo comando (CSM) del LM e una discesa dello stesso fino a 14 chilometri dalla superficie del nostro satellite.
Una volta risalito verso il CSM, Snoopy si è riagganciato per trasferire gli astronauti ed è stato in seguito espulso in un’orbita circumsolare.
Gli ultimi dati orbitali di Snoopy risalgono al 1969, ma un gruppo di appassionati si sta attivamente dedicando alla sua ricerca.