Tag: pubblicità

  • Pubblicità nel salvaschermo di Windows 10

    Avete la possibilità di controllare il contenuto del salvaschermo di potenzialmente oltre 100 milioni di computer, che cosa scegliete di visualizzare?

    No, non immagini porno; vi ho sentiti, dannati cabarettisti. (altro…)

  • La doppia truffa del click

    La diffusione di pagine acchiappa click (clickbait in gergo) è oramai un fatto verificabile.

    All’inizio erano pagine di gruppi di persone truffaldine o di singoli con il miraggio del guadagno facile.

    Ora, come ha rilevato Paolo Attivissimo, il comportamento è diventato sistemico e viene adottato anche da società che dovrebbero avere al loro servizio dei professionisti con una deontologia stabilita per legge. (altro…)

  • Ad Blocker

    Il titolo indica quell’insieme di tecnologie atte a bloccare la visualizzazione delle pubblicità nelle pagine web.

    La pubblicità, in qualsiasi forma e aspetto, quando è ben fatta e discreta al punto giusto è un bene per tutti gli attori del mercato: il consumatore conosce nuovi prodotti, il gestore del mezzo di comunicazione guadagna dall’inserzione e il promotore fa conoscere il proprio prodotto.

    Il giocattolo si rompe quando una delle tre parti eccede, provocando una reazione delle altre due. (altro…)

  • Quando la pubblicità rompe i coglioni

    popupQuando va detto, va detto.

    Ci sono due forme di pubblicità che mi mandano in bestia e che provocano verso il prodotto reclamizzato sentimenti negativi.

    Una è quella a popup che apre una finestra dietro al browser e l’altra è quella che parte con l’audio, ovviamente il più alto possibile.

    L’ultima finestra che mi si è aperta dietro al browser pubblicizzava il prodotto il cui logo è ritratto qui sopra a destra e che cercherò di evitare d’ora in poi considerando solamente la concorrenza (tipo quella il cui nome richiama l’elemento con numero atomico 53 e la parola sano). Il problema con le finestre che si aprono dietro è che vengono chiuse per ultime. Se l’impostazione del browser è “riapri con i tab che avevi quando hai chiuso” quando si riapre appare l’odiosa pubblicità anziché le finestre di prima. Fastidiosissimo.

    L’altro comportamento irritante è quello delle pubblicità con audio nelle pagine dove non ci si aspetta che ci sia audio, come quelle dei giornali. Oggi mi ricordo di aver visto quella di un’automobile, il cui interesse per me è praticamente zero. Questo tipo di pubblicità irrita perché non ci si aspetta che la pagina emetta audio e se si hanno tante finestre aperte (magari su tanti desktop e su più computer) si fatica a capire da dove viene l’audio per zittirlo.

    Non sono un ayatollah contrario alla pubblicità, l’accetto di buon grado come contropartita di un contenuto gratuito. Mi sta bene che ci siano messaggi pubblicitari anche interstiziali, anche con immagini in movimento.

    Ma a tutto c’è un limite. Certi comportamenti scorretti invogliano solamente l’utilizzo di espedienti che bloccano la pubblicità.

  • Pronto, buongiorno cercavo…

    Moltissime telefonate di chi vi vuol vendere qualcosa iniziano con una frase simile a questa.

    Se, da un lato, dispiace trattare male chi si guadagna da vivere facendo un lavoro non invidiabile, dall’altro non si può dare udienza ad ogni questuante che si presenta dall’altro capo della linea telefonica per vendere servizi Internet, servizi telefonici, dispenser d’acqua, assicurazioni, macchine del caffè, macchine per ufficio e chissà cos’altro.

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  • Il business della pubblicità online

    Charles Ponzi (foto del Governo USA)

    Hung Truong fa un’interessante riflessione nel suo blog sul modello di business di alcuni sistemi di pubblicità online, alcuni dei quali rischiano di diventare dei pericolosi schemi multilivello di Ponzi.

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