Tag: Rosetta

  • Incontro con una stella

    Vor der Landung wird ein geeigneter Landeplatz ausgewählt by DLR German Aerospace Center, on FlickrChe una sonda robotica sia atterrata sulla superficie di un nucleo cometario, ormai lo sanno anche i sassi, grazie anche a ottimi pezzi di giornalismo scientifico, come quello segnalato da kazuma qualche giorno fa.
    Dato che purtroppo nessun giornalista aveva tempo di studiare scienza a scuola, né ha tempo ora di leggere e interpretare due pagine sulla Wikipedia, vale forse la pena fare un breve riepilogo del lato scientifico dell’impresa.

    Ricordiamo che a sbarcare sul nucleo cometario della 67P/Churyumov Gerasimenko non è stata la sonda Rosetta, ma un lander che ha viaggiato inseieme a lei: Philae. La sonda ha ricevuto il nome dalla Stele di Rosetta mentre il lander ha preso il nome dall’Obelisco di File, un’altra opera d’arte che comprende iscrizioni in geroglifico egiziano e in un’altra lingua (greco antico) e che quindi ha contribuito alla decrittazione della antica lingua degli abitatanti delle sponde del Nilo.
    Contrariamente a quanto molti pensano, questa non è la prima volta che un manufatto umano entra in contatto con una cometa, ma è la prima volta che si esegue un atterraggio morbido: nel luglio 2005 già la sonda Deep Impact aveva infatti rilasciato una sonda sulla cometa 9P/Tempel che però era un impattatore e aveva come scopo produrre un cratere ed espellere detriti “freschi” per uno studio da parte della sonda madre.
    Philae, invece è una sonda progettata fin dall’inizio per atterrare in maniera controllata al nucleo, ancorarvisi ed effettuare ricerche scientifiche.

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  • TG4: come nascondere (male) l’ignoranza scientifica

    Giusto 2 giorni fa avevo commentato un vergognoso servizio di 90 secondi del TG4. Ovviamente non sono stato l’unico perchè il messaggio contenuto all’interno di quel video era talmente ributtante che chiunque avesse un po’ di rispetto della scienza non poteva che indignarsi dinnanzi a tale servizio.
    E ovviamente è anche arrivata la “risposta” del TG4, sempre per mano di quel tale Mauro Buffa che già aveva realizzato il servizio originale. E quello nuovo è, francamente, peggio del primo.

    Il nuovo servizio è stato trasmesso dal TG4 del 14 Novembre 2014 (accessibile tramite questo link) , edizione delle 19:00. Al minuto 28:58 viene presentato da un signore che spiega che loro, poverini, sono finiti nell’occhio del ciclone dei commenti e degli insulti del popolo di internet perchè, testuale, “abbiamo osato scherzare sullo sbarco della sonda sulla cometa… sembra che davvero, in Italia, questo non si possa fare“.

    Caro signore che presentava il servizio… No, (altro…)

  • TG4: ossia quando l’ignoranza si scontra con la scienza.

    In un momento di pausa, oggi, mi è capitato, purtroppo, di finire su un video, estratto da uno dei TG4 del 12 Novembre 2014, contenente il servizio che tale Mauro Buffa ha “dedicato” a Rosetta. Questa persona, nel giro di soli 90 secondi è riuscito a creare uno dei peggiori e più vergognosi, ributtanti e schifosi momenti di pseudogiornalismo in Italia.

    Dopo averci pensato un po’, ho deciso di non rovinare questo blog inserendo quel video, a cui potete tranquillamente arrivare attraverso questo link, prima che Mediaset, non verifichi sulla propria pelle l’”effetto Streisand“, richiedendone la cancellazione da ogni possibile sito.
    (nota: io me solo sono salvato sull’hard disk, per far vedere a mia figlia a cosa porta essere scientificamente ignoranti).

    Ecco alcune delle frasi che caratterizzano questo servizio: (altro…)

  • Aggiornamento remoto del software

    ESA imageAggiornare software o configurazioni da remoto è oramai una cosa che facciamo in molti, tanto abbiamo sempre delle reti di protezione, più o meno comode.

    Ma quando l’oggetto da aggiornare si trova a 36 minuti-luce (655 milioni di chilometri) la situazione è leggermente diversa.

    L’oggetto in questione è il MIDAS che si trova a bordo della sonda europea Rosetta lanciata nel 2004 con la missione di intercettare e studiare la cometa Churyumov–Gerasimenko.

    La logica di controllo del MIDAS è rimasta in ibernazione dal lancio fino a poco tempo fa, quando è stata risvegliata in kernel mode, la modalità che permette di eseguire la manutenzione del software, incluso il caricamento di aggiornamenti o nuove versioni.

    Il blog della missione spiega alcuni dettagli tecnici sull’aggiornamento software, che ieri è andato a buon fine.