Lo spam sta probabilmente cambiando forma e obiettivi.
Quello che vedete a fianco è il diagramma annuale delle mail rifiutate per spam di uno dei server che amministro che gestisce meno di cinquanta utenti ma ha un discreto volume di traffico. Il trend è in evidente calo.
Fino ad un paio di anni fa lo spam rendeva molto. Ora tutti i mail server hanno sistemi antispam e i PC zombizzati dei botnet che distribuiscono spam finiscono velocemente nelle black list utilizzate dai mail server per bloccare lo spam.
In parole povere, lo spam non rende più: uno dei più grossi botnet di spam, Rustock, ha smesso di produrre spam lo scorso 25 dicembre e ha ricominciato da poco, ma con volumi ridotti.
È probabile che i botnet vengano riciclati per usi più redditizi dello spam verso la posta elettronica, quali, a titolo di puro esempio:
- contaminazione dei motori di ricerca o di altri servizi simili in cui il ranking si basa sul numero di query proveniente da computer differenti;
- frode o contaminazione del numero di click delle pubblicità online;
- attacchi di denial of service;
- spam verso social network e blog;
- filtro del traffico del computer vittima per impedire la visualizzazione di alcuni servizi o per ridirigerli verso altri.
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