Smettetela di utilizzare quel foglio elettronico!

Oltre ad essere un saggio consiglio è anche il claim di un prodotto open per la gestione del networking. Qui mi occupo del saggio consiglio.

Oggi sono stato, tra gli altri, da due clienti in cui c’è una persona residente che gestisce la rete. In entrambi la LAN viene gestita senza DHCP o sistemi automatici tenendo traccia manualmente degli IP. Inutile dire che entrambi hanno problemi quando viene chiesto un IP di prova o da assegnare ad un host in pianta stabile.

Alcuni miti relativi all’utilizzo di sistemi manuali per la gestione degli IP:

  • “Ho io il controllo della mia rete”. Quantomai falso. Ogni (e sottolineo ogni) volta che capito in una realtà in cui c’è un DHCP umano, il suddetto ha sempre dei dubbi sugli IP da darmi (“È libero, ma fai prima un ping, non si sa mai…”).
  • “In questo modo so a chi sono assegnati gli IP”. Posto che la notizia da sola abbia qualche rilevanza, il DHCP e il DNS sono fatti apposta per sapere a chi sono stati assegnati gli IP.
  • “Non mi fido degli IP dinamici, preferisco assegnarli statici”. Posto che un IP dinamico non sia degno di fiducia, il DHCP può essere istruito per assegnare sempre il medesimo IP al medesimo MAC address, qualora la situazione lo richieda.
  • “È più comodo”. La soddisfazione di rispondere “Vero. Ah, per inciso, in base alla nuova configurazione richiesta, bisognerebbe cambiare le impostazioni del DNS e del default gateway su tutti i PC…” è impagabile.
  • “L’ho impostato io e quindi so quello che ho fatto”. Dalle mie parti si dice (traduco) “Sicuro è morto!” Con il DHCP si ha la ragionevole certezza che tutti gli host siano configurati in maniera armonica.
  • “Se si attacca qualcuno alla rete, non riceve indirizzi validi”. Se la sicurezza è così importante, si può fare in modo che  le schede di rete note si prendano IP validi per utilizzare la LAN, mentre tutti gli altri si prendano una classe differente che non va da nessuna parte o finisce su un server civetta che traccia chi si collega.

La gestione manuale della rete, che sia con un foglio elettronico o un foglio di carta, degli IP è destinata al fallimento, non c’è nulla da fare. Si possono gestire manualmente gli IP dei server o delle stampanti, previo assegnamento di uno spazio riservato all’interno del network IP, ma i client è meglio che siano o liberi di prendere l’IP che vogliono oppure gestiti riservando appositi IP legati al MAC address.

Alla fine si risparmia sia del tempo sia delle brutte figure e si evita di passare per quelli che non hanno il controllo della propria rete.


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Commenti

5 risposte a “Smettetela di utilizzare quel foglio elettronico!”

  1. Avatar Patrick

    Io ero uno di quelli dell’IP fissi… Rispecchiando TUTTE le tipologie qui sopra descritte… Beh, direi che mi avete convinto! :-p

  2. Avatar Markino

    Io avevo piu o meno tutte quelle convinzioni. Ma erano gli anni 90, poi sono cresciuto…

  3. Avatar Luigi Rosa

    Tutti passiamo attraverso quelle convinzioni essenzialmente perche’ non ci fidiamo del mezzo che stiamo amministrando, e’ normale.
    Se si vogliono anche mantenere controllo e documentazione, adesso ci sono prodotti come OpenNetAdmin che servono proprio a quello.

  4. Avatar BiGAlex

    Nel 2011 ancora con gli ip statici perchè son sicuri? Questa panzana non meritava neppure un articolo… -.-

  5. […] gli indirizzi sono spesso una classe /24 con spazio di manovra ridotto e, salvo eccezioni, vengono gestiti per lo più in maniera automatica, nella scelta dei nomi si scatenano fantasie e […]

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