Tanti anni fa (si parla dell’inizio degli anni 90, sigh) lo avevo ammirato nel suo ruolo di pitcher dei Philadelphia Phillies in una splendida finale di lega (National League Series) vinta contro gli Atlanta Braves ma francamente mai e poi mai avrei immaginato di poterlo ammirare anche sotto un altro aspetto legato al mondo dei social network.
Sto parlando di Curtis Montague Shilling (più conosciuto come Curt) che dopo una bellissima carriera come lanciatore si è buttato, con poco successo, nel mondo dei videogames. (altro…)
Autore: Kazuma
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Combattere gli imbecilli 101
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Grazie a Google sul traffico do ragione a Cruciani.
A Giuseppe Cruciani, conduttore de “La Zanzara” su Radio 24, non credo piacciano le “notizie sul traffico” visto e considerato che spesso “lancia” quello spazio utilizzando registrazioni come quella di Giuliano Ferrara (“le strade in diretta saranno anche utili ma sono una boiata pazzesca, una cosa di una noia bestiale…eliminatele“) o quello dello stesso Cruciani (che con voce implorante ripete “mamma mia il traffico no, vi prego, il traffico no“).
Nota: entrambi questi lanci li potete trovare in fondo al post.Ma la verità è che in fondo sia Cruciani che Ferrara non hanno assolutamente torto, anzi. (altro…)
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TG4: come nascondere (male) l’ignoranza scientifica
Giusto 2 giorni fa avevo commentato un vergognoso servizio di 90 secondi del TG4. Ovviamente non sono stato l’unico perchè il messaggio contenuto all’interno di quel video era talmente ributtante che chiunque avesse un po’ di rispetto della scienza non poteva che indignarsi dinnanzi a tale servizio.
E ovviamente è anche arrivata la “risposta” del TG4, sempre per mano di quel tale Mauro Buffa che già aveva realizzato il servizio originale. E quello nuovo è, francamente, peggio del primo.Il nuovo servizio è stato trasmesso dal TG4 del 14 Novembre 2014 (accessibile tramite questo link) , edizione delle 19:00. Al minuto 28:58 viene presentato da un signore che spiega che loro, poverini, sono finiti nell’occhio del ciclone dei commenti e degli insulti del popolo di internet perchè, testuale, “abbiamo osato scherzare sullo sbarco della sonda sulla cometa… sembra che davvero, in Italia, questo non si possa fare“.
Caro signore che presentava il servizio… No, (altro…)
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TG4: ossia quando l’ignoranza si scontra con la scienza.
In un momento di pausa, oggi, mi è capitato, purtroppo, di finire su un video, estratto da uno dei TG4 del 12 Novembre 2014, contenente il servizio che tale Mauro Buffa ha “dedicato” a Rosetta. Questa persona, nel giro di soli 90 secondi è riuscito a creare uno dei peggiori e più vergognosi, ributtanti e schifosi momenti di pseudogiornalismo in Italia.
Dopo averci pensato un po’, ho deciso di non rovinare questo blog inserendo quel video, a cui potete tranquillamente arrivare attraverso questo link, prima che Mediaset, non verifichi sulla propria pelle l’”effetto Streisand“, richiedendone la cancellazione da ogni possibile sito.
(nota: io me solo sono salvato sull’hard disk, per far vedere a mia figlia a cosa porta essere scientificamente ignoranti).Ecco alcune delle frasi che caratterizzano questo servizio: (altro…)
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Per la scienza e per la ricerca
Qualche giorno fa Luigi ha postato una foto estratta dal blog “Tette per la scienza” ed è proprio da questo che voglio partire.
Viviamo, purtroppo, in un paese strano. Molto strano… quasi assurdo.
Un paese dove le esperienze delle vicende Mamma Ebe, Wanna Marchi e Di Bella non sono servite a nulla al punto da permettere ad un nuovo imbonitore, Vannoni, di porsi come nuovo santone della medicina italiana, senza che non sia stata prodotta una qualsiasi prova scientificha (e sottolineo scientifica) delle sue “cure”. Un paese dove si permette a trasmissioni televisive (prima fra tutte “Le Iene“) di spacciare per soluzioni e rimedi scientifici delle teorie che di scientifico non hanno assolutamente nulla, trasformando beveroni vegani in cure per reali malattie degenerative dando credibilità a libri che sono stati strasbugiardati dalla medicina, quella vera. Un paese dove si da retta a chi trasforma le leggi fisiche in assurdi complotti perpetrati da altrettanto assurde entità che gestiscono il mondo. Un paese dove (altro…) -
Venghino signori, venghino /2
Tale Massimo Fini (mi dicono sia un “giornalista”), ha scritto un pezzo su un giornale cartaceo a diffusione locale (mi sembra fosse il “Gazzettino del Nord-Est”) dal titolo “Il più grave pericolo per la civiltà non è l’Isis ma la scienza“. Quando ho visto la foto di questo articolo su FB ho immediatamente sperato che si trattasse di un fake, di una delle tante bufale che viaggiano in rete, ma la triste realtà è che questo è un articolo vero, effettivamente pubblicato su quel giornale.
Un articolo che ho riletto più volte, soprattutto quando mi scontravo con frasi tipo “Il vero pericolo per la Civiltà e l’umanità è la Scienza. La Scienza tecnologicamente applicata che sembra non conoscere più limiti né opposizioni.” o come “Qui si tratta di stabilire se siano più cocciute e ottuse le persone che davanti a queste acrobazie tecnologiche provano, istintivamente, un brivido di orrore o gli scienziati che, ormai a ruota libera (perché non c’è chi osi opporsi alla Scienza, vera Dea della Modernità) le propongono.”. (altro…)
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Il genio vero…
Semplicemente immensi. Una delle migliori prese per il culo di Apple.
e non rischiate nemmeno il furto delle immagini private.
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#StrakerEraPresenteQuando
#StrakerEraPresenteQuando Non ho paura ad ammetterlo, credo e reputo Twitter una piattaforma social molto più narcisistica rispetto a Facebook, dove fare un confronto serio e costruttivo diventa quasi impossibile, sia per la modalità con cui avviene il “botta e risposta”, ma soprattutto per la limitatezza del linguaggio imposto dal limite dei 140 caratteri. Mi ero iscritto ai suoi arbori ma poi, sfiduciato, avevo cancellato il mio account poco dopo, pensando che non mi sarebbe stato utile.
Recentemente però ho dovuto parzialmente ricredermi (sottolineo il parzialmente) e ricrearmi un account per poter utilizzare al meglio una piattaforma (Socialbombing.org), ma non ne ho mai fatto un uso serio, se non altro perchè continuo a non vederne l’utilità.
Ieri sera, però, grazie ad una idea di Ambra Giulia Marelli (@AmbraGiulia) ecco che mi sono divertito ad utilizzarla un po’ con l’hastag #StrakerEraPresenteQuando.Il tutto nasce quando Ambra viene a scoprire che il mitico Straker, al mondo Rosario Marcianò, famoso per essere uno dei pochi esseri al mondo a conoscenza di tutti i complotti nazionali ed internazionali, era presente, per sua stessa ammissione, nel tunnel dove avvenne l’incidente che costò la vita a Lady Diana nel lontano 1997.
E così, come spesso accade, l’hashtag si e diffuso sino a generare alcune battute assolutamente straordinarie, riprese anche in questo simpatico post della stessa Ambra.Ma vi consiglio di continuare a sbirciare perchè dalla pubblicazione del post ad ora, altri ne sono arrivati (anche con il mio contributo) e mi sa che… altri ne arriveranno. Per seguirli andate qui: #StrakerEraPresenteQuando.
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Cos’è il genio? /11
Hai fatto una scelta di vita “vegana” che io non voglio e tantomeno posso giudicare.
Hai deciso di aprire una pagina su Facebook per “parlar male degli ‘onnivori’” perculandoli ad ogni piè sospinto, spesso utilizzando tesi che potrebbero essere facilmente confutate. Ma non voglio e tantomeno posso giudicare questo.
Spesso (e volentieri) attacchi la sperimentazione sugli animali, associandola alla vivisezione, postando anche immagini, alcune (molte, nda) delle quali potrebbero facilmente essere ben lontane dalla sperimentazione sugli animali. Ma non voglio e tantomeno giudicare nemmeno questo.
E poi mi citi i risultati di una ricerca che è stata fatta proprio grazie alla sperimentazione sugli animali (in particolare sui topi?)
Sei un genio!
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Il moralismo e l’arte di essere incoerenti
Bill Gates & Mark Zuckerberg L’estate 2014 verrà probabilmente ricordata per l’estate dell’Ice Bucket Challenge, dove persone da tutto il mondo si sono “sfidate” a farsi un video mentre si versano un secchio di acqua ghiacciata in testa, tutto per promuovere la raccolta di fondi per combattere la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), la terribile malattia per la quale non si è ancora riusciti a trovare una cura. E così in rete abbiamo visto personaggi famosi e anche qualche amico compiere questa operazione “assurda” ma, soprattutto, abbiamo visto crescere il numero di donazioni a favore delle varie associazioni sia per il supporto dei malati che per la ricerca sulla SLA.
Come tutte questo genere di iniziative, che diventano virali in pochissimo tempo, anche questa ha avuto un gruppo ben nutrito (e purtroppo in crescita) di moralisti che non si sono limitati a rifiutarla, ma l’hanno criticata, chi più chi meno pesantemente, spesso partendo da (altro…)
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Pubblicità… regresso
Qualche giorno fa ho incrociato su facebook questa foto e, trovandola esilarante, ho pensato bene di condividerla immediatamente.
Sono però rimasto colpito da alcuni commenti che cercavano di “trovare una “giustificazione” a questa immane castroneria “markettara” e, in modo particolare, dal tentativo di paragonarla alle tipiche bugie che caratterizzano il mondo della pubblicità.Che la pubblicità tenda spesso a manipolare la verità, cerando di disegnarne una che sia più interessante ed accattivante è un dato di fatto. In molti casi la cosa non è fastidiosa ed è quasi capibile (come nel caso dell’arrotondamento delle cilindrate di auto e moto, npa) in altri le bugie possono arrivare a celare o modificare informazioni fondamentali sino ad arrivare a generare dei veri e propri casi, che possono prendere anche direzioni giudiziarie.
Ma questa foto non è solo una bugia, è qualcosa di molto più grave… affermare che una marmellata contenga “più del 100% di frutta” è insultare la matematica, la logica… non è una “possibile” manipolazione della realtà, ma è un tentativo di far passare un messaggio di superiorità… e accettare che questo sia “solo pubblicità” è come accettare l’esistenza delle scie chimiche o delle altre bufale che ultimamente vengono promosse con una facilità impressionante.
Forse sarò troppo pragmatico, ma pensare che ci sia gente che, meravigliandosi, comperi questo prodotto per quel motivo, mi fa veramnente pensare male delle persone.