Autore: Luigi Rosa

  • Movies {as code}

    moviesascodeMovies {as code} è un sito creato da Ben Howdle con una raccolta di film e telefilm raccontati attraverso vari linguaggi di programmazione.

    Il concetto di “linguaggio” è molto elastico perché si va da C al CSS.

    Ci sono delle idee veramente geniali, ne riporto di seguito alcune, ma il sito merita davvero una visita.

    Il sito permette, ovviamente, di proporre delle proprie versioni dei film.

    public final class EpisodeVI {
      public static Movie theJedi;
      public Movie starWars() {
        return theJedi;
      }
    }

     

    .titanic {
        float: none;
    }

     

    var name = ["James","Bond"]
    alert(name[1]+', '+name[0]+' '+name[1])

     

    man tail

    (altro…)

  • Hyper-Rosiconi

    HYPER-VitaminIeri si è tenuto a Milano il VMware Vforum 2013 (sarà a Roma domani), l’annuale appuntamento dedicato a VMware.

    Il Vforum è un evento viaggiante in varie città in cui chi partecipa può entrare in contatto con le ultime tecnologie basate su quell’ambiente di virtualizzazione.

    Quando sono arrivato ieri mattina ho visto da lontano all’ingresso del quartiere fieristico di Milano una decina di signorine in minigonna arancione. Avvicinandomi, ho capito che queste signorine stavano distribuendo delle lattine di “HYPER-Vitamin” (grassetto e corsivo come nella lattina).

    All’inizio ho creduto in uno scherzo, ma poi la cosa è diventata chiara.

    MicrosoftMicrosoft pubblicizza il proprio sistema di virtualizzazione all’ingresso di un evento di VMware distribuendo lattine di aranciata con un nome che richiama la sua piattaforma.

    Patetico.

    Patetico perché non è più così (posto che lo sia mai stato) che si dimostra la propria presunta superiorità in questi contesti.

    Non stiamo parlando di un prodotto desktop venduto nei supermercati, ma di qualcosa che sta alla base di computer room o data centre.

    VMware non è l’unico attore in questo mercato, esistono (ad esempio) KVM e OpenStack con una nutrita base di installato e un loro ecosistema di sviluppatori e utenti.

    (altro…)

  • Chris Hadfield canta Space Oddity sulla ISS

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=lc8BcBZ0tAI&w=500]

  • Modifiche realtime alla wikipedia

    rcmaprcmap è uno dei tanti esempi di un nuovo modo di rielaborare i dati disponibili online in tempo reale.

    Nei primordi della diffusione di Internet, in tema di accesso ai dati la Rete veniva utilizzata essenzialmente per pescare dai repository FTP di università o società per scaricare le ultime versioni di dati o programmi. La velocità di trasferimento era tale che venivano realizzate e vendute raccolte in CD-ROM con le copie dei siti FTP più famosi; chi ricorda ftp.cica.indiana.edu? Ci sono ancora in giro dei file (questo è datato 1998) che ne parlano.

    L’esplosione del fenomeno Internet e la diffusione dei browser HTTP hanno avviato dalla seconda metà degli anni 90 l’abitudine di collegare tra loro diverse pagine HTML statiche attraverso i link ipertestuali. In questo modo venivano correlati tra loro i contenuti della Rete, fruibili tramite un’interfaccia unitaria (il browser) in grado di trasferire informazioni attraverso diversi protocolli interconnesse grazie all’adozione degli URI.

    (altro…)

  • L’ultimo miglio

    Due episodi apparentemente scollegati tra loro.

    È una settimana che attendo la consegna di un collo (quello che dovrebbe essere il mio nuovo telefono) che ha oramai percorso più chilometri di una sonda Pioneer innanzi e indietro perché chi consegna la merce non legge (non è chiaro se per incapacità o pigrizia) la nota presente nel documento di consegna che indica indirizzo esatto e campanello da suonare.

    (altro…)
  • Cifratura omomorfica

    Un ricercatore di IBM ha pubblicato i sorgenti di HELib, una libreria di funzioni per la cifratura omomorfica.

    Gli algoritmi omomorfici sono una famiglia di metodi di cifratura che, in teoria, permetterebbero di eseguire alcune operazioni sui dati cifrati ottenendo gli stessi risultati delle medesime operazioni svolte sui dati in chiaro. Ad esempio, Alice potrebbe eseguire una somma su alcuni valori registrati in maniera cifrata e Bob, e solamente lui, potrebbe decifrare il risultato.

    Se si sostituisce Alice con un server online utilizzato per registrare i dati e Bob con l’utente legittimo titolare di quei dati, le implicazioni di una famiglia di algoritmi simili sono notevoli, in quanto potrebbero essere compiute delle operazioni sui dati cifrati senza che Bob debba consegnare ad Alice la chiave per decifrarli e senza che i dati di Bob debbano essere trasmessi o memorizzati in chiaro per l’elaborazione.

    HELib implementa l’algoritmo omomorfico BGV (Brakerski-Gentry-Vaikuntanathan, PDF) con varie ottimizzazioni per renderlo più veloce ed è distribuita con la licenza GNU GPL. Per ora sull’account GitHub di Shai Halevi si trovano i sorgenti C++ della libreria e  qualche programmino di test, nulla più; non siamo ancora al livello di un’applicazione funzionante di cui si possono verificare caratteristiche e limiti.

  • APP o browser?

    link a facebookLo dico subito: non sono mai stato un fanatico del fenomeno delle APP, specialmente quando venivano spacciate come “evoluzione” del web.

    Riconosco che quando è nato l’iPhone le reti cellulari non erano dei fulmini di guerra per la trasmissione dati, i siti non erano (più) ottimizzati per connessioni a bassa velocità e ovviamente non esisteva (ancora) il concetto di “versione mobile del sito”.

    In sé la APP disaccoppia i dati dalla presentazione: la presentazione risiede staticamente sul telefono (client) e i dati vengono pescati dinamicamente dal server via http[s]. Questa tecnica riduce notevolmente il traffico dati perché la presentazione (la APP), che è la parte più cospicua dal punto di vista del traffico, viene trasmessa solo in fase di installazione/aggiornamento.

    Ma c’è un pericoloso risvolto della medaglia: una APP è un vero e proprio programma che gira sul telefono a cui vengono concessi dei permessi di accesso da parte dell’utente (si spera in maniera consapevole). Senza contare il fatto che spesso una APP “presenta” dei contenuti del web, senza però offrire la possibilità di ricavare un riferimento ipertestuale (URL) a quei contenuti per trasmetterli o referenziarli altrove. In alte parole, rompe uno dei fondamenti del WWW.

    Si può star qui a disquisire sull’opportunità di avere un sistema con più o meno granularità di permessi, ma alla fine la questione è una: le APP tendono a chiedere più privilegi di quelli che hanno bisogno, nel nome della oramai logora “migliore esperienza di utilizzo”.

    Facebook è un chiaro esempio di questa espansione e trasformazione verso qualcosa che diventa onestamente eccessivo. Se si guarda l’applicazione per Android, i permessi richiesti sono poco giustificabili ad una prima analisi. Non sono, ovviamente, tirati a caso, ma l’applicazione di Facebook inizia a diventare onestamente troppo invasiva.

    (altro…)

  • Tetris infinito

    Playing_forever_like_CT
    da tetrisconcept.net

    Questo articolo illustra una strategia per giocare a Tetris finchè non va via la corrente o non si rompe il computer.

    Se vengono soddisfatti alcuni prerequisiti molto poco restrittivi, la strategia può funzionare, a costo di una certa monotonia del gioco.

    L’ambiente di gioco viene diviso in tre parti: due di quattro unità e una di due unità.

    In una delle aree da quattro unità si crea un pattern con i pezzi S, T e Z; nell’altra area da quattro unità un pattern con i pezzi L, J e O. L’area da due unità è riservata ai pezzi I. (via BoingBoing)

  • DRM: la posizione di un autore

    In un post del suo blog l’autore di fantasy Francesco Dimitri dice apertamente quello che pensa dei DRM.

    Ho conosciuto Francesco e sono stato a casa sua a Londra. Non è un Don Chisciotte, ma una persona concreta con la testa sulle spalle.

    Oltre a fare propri alcuni temi contro i DRM derivati da una semplice applicazione del buon senso, in un passaggio del suo articolo Francesco espone una tesi interessante:

    Soldi e tempo, dicevo, due risorse preziosissime. Ma non c’è dubbio che il tempo sia la più preziosa delle due – se non altro perché puoi usare il tempo per creare soldi, ma difficilmente puoi usare soldi per creare il tempo.  E quindi anche chi legge senza pagare, anche il bieco pirata, ti sta dando fiducia. Anche lui merita qualcosa in cambio. Una buona storia, almeno, e anche… a questo punto l’avrete capito, fiducia.

    Bravo Francesco e ben venga questa continua apertura da parte degli scrittori; del resto sono loro a proporre temi nuovi, a produrre idee e storie, non certo gli editori e i distributori; quindi sono gli autori che devono essere ascoltati quando parlano e spiegano.

  • Logstalgia

    logstalgiaLogstalgia è un software di visualizzazione grafica del traffico web.

    Il programma supporta i più comuni formati di log NCSA (common, extended, combined) con o senza informazioni sul virtual host.

    Ogni riga del log (quindi ogni richiesta http) è rappresentata da una pallina che percorre la finestra da sinistra a destra. Se si tratta di un errore, la pallina esce dallo schermo a destra, altrimenti viene rimbalzata da una racchetta stile Pong.

    Sono disponibili i sorgenti per Linux che possono essere compilati senza problemi anche su MacOS e l’eseguibile per Windows. È necessario il supporto di OpenGL.

    Qui c’è un video di esempio dell’output del programma, la musica è stata aggiunta in postproduzione.

    È possibile visualizzare un file di log in differita oppure alimentare Logstalgia via stdin tramite tail -f  di un log in tempo reale; avete un monitor appeso nella computer room che non sapete come impegnare?

  • Backdoor per Apache

    Sucuri ha analizzato una variante di malware battezzata Linux/Cdorked.A che colpisce Apache nei server gestiti tramite cPanel.

    In questo caso si tratta di una backdoor attivata tramite la sostituzione del file /usr/local/apache/bin/httpd (il programma vero e proprio di Apache) con uno infetto. Per rendere più difficile la rimozione del file compromesso, httpd viene marcato come immutabile.

    (altro…)
  • Blip

    blipBlip è un utile strumento per misurare la latenza della connessione Internet.

    Si tratta di una soluzione basata su HTML e JavaScript, disponibili su qualsiasi piattaforma con un browser.

    Vengono visualizzati i dati con tre colori: in verde i ping verso gstatic.com, in blu quelli verso apenwarr.ca e in rosso eventuali errori.

    gstatic.com risolve in un indirizzo anycast di Google, che dovrebbe garantire statisticamente un host sempre raggiungibile abbastanza vicino e, quindi, veloce; apenwarr.ca è invece un normale host unicast.

    blipqrtPer provare blip sul proprio dispositivo si può visitare gfblip.appspot.com oppure inquadrare il QR code qui a lato.

    Blip può essere utilizzato in maniera visuale anche al posto di un ping continuo quando si stanno testando apparati di rete, anche modificando il sorgente per pingare host differenti: i due host sono definiti alla fine del file blip.js. (via Stefano Quintarelli)