Skype sta per fare una IPO per quotarsi in borsa, ma è possibile che l’iniziativa non sia necessaria.
Cisco, infatti sarebbe interessata e potrebbe acquisire Skype prima che inizi la IPO.
Skype ha alcuni asset che fanno gola a chi ha liquidità da investire.
Innanzi tutto si tratta di un brand molto popolare con una base di 560 milioni di utenti registrati, che non corrispondono certo ad altrettanti utenti attivi, ma il numero è senza dubbio elevato, sebbene questi siano beni un po’ eterei, direi quasi da dot-COM.
In seconda istanza, c’è una indubbia tecnologia che funziona tutti i giorni e consente di effettuare chiamate audio e/o video senza costi aggiuntivi rispetto alla linea di connessione a Internet. La tecnologia è ben congegnata perché riesce anche ad attraversare i proxy e non è facile da filtrare. Esistono client di Skype per molte piattaforme, incluse quelle mobili.
Ultimo ma non ultimo, nel primo semestre di quest’anno Skype ha fatturato 406 milioni di dollari facendo pagare solamente l’accesso alle linee di terra a soli otto milioni dei suoi utenti. Il nuovo proprietario potrebbe decidere di far pagare alcuni servizi online come, per esempio, la connessione video ad alta qualità.
Secondo alcune fonti, Skype varrebbe 5 miliardi di dollari e le eventuali trattative partirebbero da questa cifra.
Anche Google sarebbe stata interessata all’acquisto, ma avrebbe desistito per evitare problemi di antitrust.