Categoria: Economia e finanza

  • RIM considera la separazione delle attività

    Sotto pressione per il calo di utili, Research in Motion (RIM), il produttore dei Blackberry, sta considerando la separazione delle sua attività.

    Il mese scorso la società canadese ha assoldato JP Morgan e RBC Capital per considerare le opzioni strategiche per far fronte alla situazione.

    Un’opzione sarebbe quella di separare l’attività in affanno di produzione dei dispositivi cellulari da quella di gestione della rete.

    La società di produzione dei Blackberry potrebbe avere una vita propria, oppure essere venduta ad Amazon o Facebook. Anche la società di gestione del network potrebbe seguire la stessa sorte oppure essere aperta all’accesso di compagnie rivali come Apple o Google.

    Un’altra opzione sarebbe quella di mantenere la società intatta, ma vendere grosse quote ad un esterno, come Microsoft.

    Dalla fine del 2008 ad ora la capitalizzazione di mercato di RIM è passata da 77 a 7 miliardi di dollari, con una perdita del 90%

  • Facebook acquisisce Instagram

    Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook ha siglato un accordo con Instagram per l’acquisizione della società di condivisione delle immagini.

    La transazione si sarebbe conclusa con il pagamento di circa un miliardo di dollari tra azioni e contante. La società di San Francisco aveva raccolto 47 milioni di dollari di finanziamenti da fondi di venture capital quali Andreessen Horowitz, Baseline Ventures e Benchmark Capital ed era valutata attorno ai cinquecento milioni di dollari. Il che significa che gli investitori hanno portato a casa il doppio dell’investimento.

    Secondo il comunicato di Zuckerberg e del CEO della società acquisita, il brand di Instagram resterà per ora indipendente e continueranno gli sviluppi sulla piattaforma di condivisione delle immagini.

    Questa è per ora la più grande acquisizione conclusa da Facebook.

  • L’aritmetica delle presunte perdite dovute alla pirateria

    In un breve ma interessante video con sottotitoli anche in italiano Rob Reid cerca di dare un senso alle dichiarazioni dei sostenitori dell’importanza del copyright nel mondo dello spettacolo.

    I numeri iperbolici sbandierati da Hollywood e dal mondo della musica vengono paragonati con dati oggettivi con risultati che oltrepassano il comico e finiscono nel fantasy più profondo.

    Questo video aiuta a farsi un’idea di come le cifre sulle presunte perdite dovute agli ipotetici atti di pirateria siano fuori dal mondo e debbano essere sempre prese con beneficio di inventario e paragonate con le cifre degli incassi del medesimo settore.

  • TED – Clay Shirky: Perché la SOPA è una pessima idea

    È meglio che io non commenti: riflettere su tali questioni mi mette di cattivo umore.

    Vorrei solo far notare le categorie in cui ho infilato quest’articolo: le ricadute sono ampie.

    (altro…)

  • Uomini! Il vostro pelo è creativo!

    Infatti diventa la base di un nuovo font.
    Una studentessa ventenne della Tama Art University del Sol Levante ha preso spunto da (o forse spuntato …)  dei peli maschili per realizzare questa raccolta di lettere pilifere. L’effetto è… particolare ad essere buoni ma evidentemente è una buona idee commerciale datosi che la Adidas lo ha usato in una pubblicità (si spera solo locale… e qui delle battute sulla depilazione ci potrebbero star bene…).
    Qui il link… scendete un pochino e ammirate… il primo post con i disegni ha invero una qualità ipnotica…

  • Tempismo perfetto

    Ebbene sì, è tornato il momento di parlare di nucleare civile. La recentissima decisione della Cassazione e della Corte Costituzionale e la relativa scheda grigia nel referendum di Giugno, mi danno le motivazioni e lo spunto giusto per riprendere il discorso.
    Pur consapevole del fatto che sarò probabilmente oggetto di critiche per quanto andrò a scrivere, non mi sento di lasciare che il qualunquismo e i discorsi da bar degli ultimi giorni abbiano la meglio sulla ragionevolezza e sulla realtà, cercherò quindi di proseguire un po’ sul discorso nucleare basandomi il più possibile su fatti accertati e non sulla emotività.
    Come al solito, non ho la presunzione di indicare la via o di imporre idee – come sfortunatamente fanno alcune associazioni ambientaliste e politiche – ma mi pongo solo lo scopo di presentare un punto di vista diverso al lettore su cui spero vorrà riflettere per suo conto.

    Partiamo quindi da questa decisione che è particolarmente deleteria – e lo è indipendentemente dalla parte politica in cui ci si identifica o dall’opinione che si ha sul nucleare.

    (altro…)

  • Microsoft starebbe per comperare Skype

    Skype starebbe per passare ancora una volta di mano.

    La società è stata fondata nel 2003 dagli estoni Ahti Heinla, Priit Kasesalu e Jaan Tallinn, che avevano fatto parte del team di sviluppo di Kazaa. Utilizzato all’inizio solamente dagli smanettoni, il programma è diventato sempre più famoso, specialmente quando molte aziende riuscivano a chiamare all’estero con costi ridotti. Nel 2005 eBay compera Skype per 2,6 miliardi di dollari in cash, per rivendere due anni dopo il 70% delle azioni ad una cordata di investitori privati; la transazione portava il valore della società a 2,75 miliardi.

    La scorsa estate CISCO aveva messo gli occhi su Skype, valutata in quel periodo attorno a 5 miliardi di dollari.

    Microsoft starebbe per farsi avanti con un’offerta tra i 7 e gli 8 miliardi.

    Nel 2010 Skype ha registrato incassi per 860 milioni di dollari, con un passivo di 7 miliardi. (via WSJ)

    Aggiornamento 10/5/2011 17:00 – Microsoft ha completato la transazione per 8,5 miliardi.

     

  • Non solo in Italia le cazzate legislative

    PasswordCome dice Luigi quiogni tanto qualche legislatore ha la bella idea di regolamentare qualche aspetto dell’informatica“.

    E’ notizia di circa un mese fa che il governo francese ha deciso di proibire che le password all’interno di un sistema informatico vengano conservate criptate.

    Secondo la BBC la legge obbliga i siti di e-commerce, i servizi di video, music ed i provider webmail di mantenere alcuni dati degli utenti. Questi includono il nome completo, indirizzo, numeri di telefono e password. Ovviamente i dati devono essere passati alle autorità su richiesta. Polizia, dogana ed ufficio delle imposte hanno diritto ad accedere a quei dati.

    Alcuni big della rete come Google, Ebay si sono attivati al fianco dell’associazione francese per i servizi alla Internet community (ASIC) per una battaglia legale. Alcuni hanno dichiarato che potrebbero anche chiudere completamente i propri servizi agli utenti transalpini.

    (via Napolux)

  • Borders

    La catena di librerie Borders sta per chiedere la protezione prevista dal capitolo 11 del diritto fallimentare americano.

    Borders è nato nel 1971 ad Ann Arbor, Michigan, creato da Tom e Louis Borders ed è stato per decenni un marchio molto famoso negli USA.

    All’inizio del secolo Borders aveva delegato ad Amazon la gestione delle vendite online e solamente nel 2008 aveva interrotto l’accordo per portare in casa il business delle vendite via Internet.

    L’avvento delle pubblicazioni digitali ha inferto un duro colpo alla società, che aveva scelto di non entrare nel business degli ebook. Ne pagheranno le spese, oltre agli azionisti, qualche migliaio dei 19.500 dipendenti e almeno un terzo dei 674 punti vendita. (via America 24)

  • Spazio commerciale o commercio dello spazio?

    In tempi di relativa calma nel mondo di Star Trek, sulla mailing list ItaTrek spesso escono discussioni un po’ border-topic, ma non per questo meno interessanti.
    Qualche settimana fa (sì, ormai il topic è freddo, cadavere, ma io ho i miei tempi per scrivere…) c’è stato un interessante scambio di battute tra alcuni di noi sull’argomento dell’esplorazione spaziale in generale e sull’idea di affidare a imprese commerciali in particolare.

    Tutto il discorso nasce originariamente da una battuta, notando che nonostante si sia ormai a 2010 inoltrato, letteralmente il futuro non è quello che ci sarebbe aspettato, soprattutto per quanto riguarda la tecnologia pesante. Se pensiamo agli anni ’60 (nascita di Star Trek, conquista della Luna e via dicendo), mentre i progressi in alcuni campi della scienza sono stati enormi – vedete elettronica, informatica in genere – in campo aerospaziale si è fatto ben poco. Addirittura nel campo dell’aviazione civile, i progressi sono stati miseri: qualcuno ha fatto uno sforzo per ampliare gli aerei (vedi la Airbus con l’A380), ma per la maggior parte si è solo pensato alla economia dei singoli aviogetti.

    Anche l’unico aereo supersonico civile – il celeberrimo Anglo-francese Concorde – è andato fuori mercato; quindi l’idea di statoreattori supersonici è appunto solo una idea e un gruppo di disegni schizzati da qualche disegnatore futurista. Non esiste niente che sia anche lontanamente commerciabile.
    Non parliamo neanche di spazioplani (preferibilmente con il logo Pan-Am) che avrebbero dovuto portarci dalla terra alla Luna con la facilità di un volo di linea attraverso l’Atlantico negli anni ’60.

    Fatta questa lunga premessa, scriviamo ora qualcosa a proposito dello spazio, che sarebbe il punto vero del post.
    Come ogni buon Geek sa, l’epoca dello Space Shuttle è ormai giunta al termine: anche con un volo in più per AMS02 e i ritardi accumulati nei mesi precedenti, tutti gli indizi portano ormai a una chiusura dei lanci entro la fine del 2011, più probabilmente nell’estate di quest’anno.

    (altro…)

  • HP acquisisce ArcSight

    HP ha annunciato un piano per acquisire la società di sicurezza informatica ArcSight.

    L’acquisizione avverrà rastrellando le azioni ordinarie in circolazione al prezzo di 43,50$ ciascuna. L’operazione dovrebbe concludersi entro fine anno.

  • Delisting di Fastweb

    Il CDA di Swisscom ha deciso un’OPA per il 17,918% delle azioni di Fastweb, pari all’intero flottante, a 18 euro per azione.

    Lo scopo dell’iniziativa, che ammonta a 256 milioni di euro, è di arrivare al delisting del titolo. (via Radio24)