Categoria: HowTo

Istruzioni su come fare qualcosa

  • Come funziona una chiusura lampo

    Animation by Dominique Toussaint

    [via twistedsifter.com]

  • Android: trasferire gli SMS da un telefono ad un altro

    Articolo pubblicato contemporaneamente sul mio blog personale
    stefanopetroni.wordpress.com

    SMS Backup & Restore Ricordate i bei vecchi tempi in cui quando si cambiava cellulare occorreva prendere le ferie per passare i dati da quello vecchio a quello nuovo? Beh, nell’epoca degli smartphone ci si augura che le cose siano un po’ più facili, specie se si passa ad un altro cellulare con lo stesso sistema operativo (nel nostro caso Android).

    Una delle cose che non mi è mai riuscita era quella di esportare gli SMS da un cellulare ed importarli in quello nuovo. Era semplicemente impossibile anche se i due telefoni erano lo stesso modello della stessa marca (grazie Nokia). Ma questo è solo un brutto ricordo per gli Androidiani grazie ad un programmino semplice semplice che fa (bene) quello che promette. Stiamo parlando di SMS Backup & Restore by Ritesh Sahu (altro…)

  • Da Galaxy S a Galaxy S II

    Articolo pubblicato contemporaneamente sul mio blog personale
    stefanopetroni.wordpress.com

    Non sono una persona che cambia cellulare spesso, per me non è uno status simbol ma uno strumento di lavoro e come tale deve durare almeno tre o quattro anni. Questo è quello che pensavo quando l’anno scorso mi sono fatto regalare dai miei amici per il mio compleanno il Samsung Galaxy S. E devo dire che in questi 16 mesi di soddisfazioni me ne ha date tante, aumentando la mia produttività. Uno smartphone ti risolve problemi che prima non pensavi di avere (o che magari non avevi prima di avere uno smarphone :-D).

    E’ arrivato però il momento di rinnovare i contratti con il gestore di telefonia mobile dell’azienda per cui lavoro e come incentivo il gestore ci ha dato un nuovo fiammante Samsung Galaxy S II. (altro…)

  • Idee geniali ma non pratiche?

    Girovagando nella rete ho incontrato questo link.
    Come si può vedere, è un concept art per delle pile ricaricabili mediante USB. Alla mia mente quasi del tutto ignorante sulle dinamiche di queste cose è parsa un’ottima idea ma la lettura dei commenti al post mi hanno fatto sorgere dei dubbi sulla sua attuabilità. Ma la domanda che mi chiedo più di tutte è forse la più banale: ma le pile per loro natura non devono essere del tutto chiuse? Nel senso, un’apertura laterale può inficiare le capacità di una pila? Al punto che forse un semplice caricabatterie USB da computer forse è un’idea più pratica… Specifico forse che a me le idee strampalate piacciono al di là della loro praticità e attuabilità…

  • RAID Linux con mdadm + Fedora Live = 0 boot

    Scrivo un appunto di fretta, a futura memoria.

    Ho un computer con Linux (Ubuntu server, uhmmmmm, remixato a mano) con dischi in RAID. Su questa macchina ieri ho voluto fare un giro di prova con Fedora 15 Live. Shutdown di Ubuntu, infilo il pendrive USB con Fedora, avvio, funge benino, esploro un po’ l’hardware per vedere se/come lo riconosce, navigo un po’ in Rete, shutdown di Fedora, sfilo il pendrive, avvio, *non parte*.

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  • L’arte di chiedere aiuto

    Edificio in fiamme

    Ogni giorno ricevo telefonate, email, e messaggi di persone che mi chiedono aiuto per i loro problemi tecnici.

    Spiegare che c’e` un problema e spiegare in modo conciso ed efficace quale sia questo problema e` un’arte difficile, a quanto pare.  Lasciate quindi che vi illustri alcuni esempi negativi, uno positivo, e uno decisamente inusuale.

     

     

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  • Di bug e aggiornamenti, di backup e restore, di ventole e sensori, di ingegno e riparazioni

    Aggiornamento: mi hanno fatto notare che mancava il riferimento allo spreco di (mia) energia; aggiornato un link; corretto un typo.

    Ogni tanto mi chiedono se mi diverto col mio lavoro. Be’, oddio, non è che mi sganasci dalle risate tutto il giorno, ma ci sono giornate di lavoro e giornate di lavoro. Poi, di quando in quando, ne capita una fuori dagli schemi che ti lascia almeno vagamente sorpreso, perplesso e magari anche un po’ divertito. A quel punto, invece di combattere la bizzarria del momento, la cavalco: arrivo comunque a fine giornata, sorrido di più e soprattutto spreco meno energia, quindi ne posso redirigere di più verso la soluzione. Per esempio, una settimana fa mi sono imbattuto in quello che credo essere il mio primo vero bug. E mica un bug qualsiasi, era un bug esotico!

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  • I dollari di Windows

    Gli amministratori di sistemi Windows senza dubbio conoscono bene la possibilità di accedere all’intero disco fisso di un computer collegato in rete per  il quale si hanno le credenziali di amministratore usando la condivisione amministrativa identificata dal nome del drive seguita dal segno dollaro.
    Sfruttando questo accesso, è possibile copiare o prelevare files senza disturbare il lavoro degli utenti, facilitando al contempo l’amministrazione di un computer Windows.
    Ovviamente questa abilità offre il fianco anche a possibili attacchi: è sempre buona norma – e questo è un motivo in più – fare attenzione all’elenco degli utenti che fanno parte del gruppo Administrators e alla forza della loro password. Invece la difesa perimetrale della rete dovrebbe fare in modo di impedire l’accesso a queste condivisione a chiunque sia all’esterno della LAN.

    Fatta questa piccola precisazione sulla sicurezza, diciamo che gli utenti migrati da Windows XP (ancora ampiamente usato soprattutto in ambito aziendale) verso Vista o 7 avranno trovato impossibile utilizzare questo tipo di accesso che infatti risulta disabilitato per impostazione di base nei due sistemi operativi più recenti di Microsoft.
    E’ tuttavia possibile riattivare manualmente questa funzionalità agendo su un valore del Registro che si trova nella chiave

    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\System

    Verificate se esiste la voce LocalAccountTokenFilterPolicy, altrimenti createla come 32-bit DWORD e impostatela al valore 1.
    Dopo aver riavviato il PC, sarà di nuovo possibile accedere alle condivisione amministrative usando la solita sintassi del tipo \\nomecomputer\c$.

  • Quando esci, ricordati di salvare

    Sicuramente molti tra i lettori avranno aderito alla beta della versione 4 di Mozilla FireFox. Da pochi giorni l’applicativo è nella fase Release Candidate, quindi si presume che ci sarà un picco nella migrazione a questa versione del browser a breve.
    Chi già usa questo prodotto, avrà notato che, a partire dal rilascio 10 della beta, il browser si chiude senza più chiedere se salvare le linguette aperte, dandoci quindi una spiacevole sorprese alla riapertura, quando scopriamo che tutti i siti che stavamo consultando sono improvvisamente andati a farsi benedire.

    Una soluzione a questo inconveniente è usare il comando Restore Previous Session che si trova nel menu History e permette appunto di riaprire i tab dall’ultima sessione di lavoro, altrimenti si può ripristinare il comportamento predefinito della versioni precedenti andando a modificare alcuni parametri di configurazione.
    Per accedere alle impostazioni, ricordiamo che bisogna battere about:config nella barra degli indirizzi ed eventualmente confermare il messaggio informativo che appare.

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  • Cancellare un disco con i comandi ATA

    Avevamo già trattato l’argomento della cancellazione di un disco, questa volta vediamo come farlo utilizzando i comandi ATA, che operano ad un livello inferiore rispetto a quello che avevamo trattato la scorsa volta.

    Lo scopo delle istruzioni che seguono è di inviare al disco da cancellare il comando Secure Erase (SE). Questo comando è disponibile anche su molti dischi SCSI e su alcuni dischi FC.

    SE dice al firmware del hard disk di sovrascrivere tutte le aree dati del disco, indipendentemente dal fatto che siano raggiungibili dal sistema operativo, quindi anche quelle non partizionate. Nel caso in cui un disco sia scollegato dall’alimentazione durante il processo di cancellazione, appena questo viene alimentato riprende la cancellazione. Per evitare che qualcuno spenga il disco e lo connetta ad un altro firmware prima del termine della cancellazione, SE cambia la chiave con cui i dati vengono scritti sul disco, rendendo impossibile il recupero dei dati in tempi ragionevoli.

    Secondo alcune fonti, questa procedura potrebbe migliorare le performance dei dischi allo stato solido (SSD).

    HIC SUNT LEONES!

    Queste operazioni devono essere eseguite su hardware sacrificabile, non utilizzate il vostro computer di lavoro o l’unico computer che avete per compiere le operazioni descritte di seguito. C’è il rischio concreto che il testo che segue contenga indicazioni che portino a danneggiare irreparabilmente l’hardware e comportino la perdita definitiva di dati. Questo tipo di attività va eseguito con coscienza di causa e ogni tipo di responsabilità è a carico di chi esegue queste operazioni.

    HIC SUNT LEONES!

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  • Meno rumore, grazie

    Aperture-iconCapita spesso, leggendo libri o consultando siti che trattano fotografia e tecniche collegate, di rimanere frustrati nel leggere quello che sembra un complicato setup necessario per ottenere qualsiasi tipo di scatto professionale, tra filtri, treppiede, foto di prova e via dicendo.
    Premetto che io sono un grande estimatore dei fotografi professionisti, non critico per niente la loro tecnica, ma anzi ammiro la loro capacità di fare arte con un mezzo che negli anni è stato banalizzato prima con le macchine fotografiche usa e getta, ora con le fotocamere digitali integrate nell’iPhone e nei suoi cugini.

    Detto questo, personalmente trovo che nella stragrande maggioranza dei casi, la fotografia sia il cogliere un momento specifico che a volte dura una frazione di secondo e che non si ripeterà. Ritengo che un fotografo amatoriale con una dotazione media – non necessariamente costosa o complicata – possa fare degli scatti decenti ricorrendo al buon senso e a un minimo di pratica.
    In questo post vorrei dimostrare la fondatezza della mia opinione, trattando come esempio una tecnica abbastanza semplice e piuttosto efficace, ovvero la riduzione del rumore tramite mediazione di immagini multiple (avrà un nome meno verboso che io non conosco?).
    Con un esempio pratico mostrerò come ottenere un risultato discreto in condizioni difficili.

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  • Windows, Linux, e la fuga dai virus

    Dopo aver impiegato ben tre giorni (non continuativi) di lavoro per eliminare (o forse e` ancora li` ma io non lo trovo piu`) l’ennesimo rootkit da un pc windows di un amico, vorrei provare a spiegarvi come e perche` potete liberarvi di Windows.

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