Categoria: Humor

I geek ridono così

  • Risoluzione problemi alle estremità…

    Su Leggo cartaceo del 26 Settembre ho trovato questo articoletto. Lo riporto per intero che online non l’ho trovato:

    Tecnologia ai piedi. Quando i Lacci asciugano le scarpe in pochi minuti.

    Sono dei normali lacci ma oltre ad allacciare le scarpe sono capaci di asciugarle in pochi minuti. Realizzate con un materiale che conduce elettricità. le Warm Shoestrings create dal designer russo Alexey Chugunnikov hanno dei cappucci colorati speciali che, una volta collegati alla presa di corrente in dotazione, liberano calore e asciugano qualsiasi tipo di scarpa. Accolto con entusiasmo in Russia e in Usa, il concept diventerà realtà entro pochi mesi (www.chugi.ru).

    Letta così l’idea è fighissima. Lo sanno gli dei se ODIO visceralmente stare a lavoro o all’università con le scarpe zuppe per ore e con il cambio non disponibile. Però allo stesso tempo qualche domanda me la pongo. Cioè, si attaccano alla parete? E se per caso, sottolineo per caso, la presa in dotazione non funziona quanti geni attaccheranno una presa normale con potenziale frittura del soggetto, di casa e delle scarpe? Riporterei l’attenzione alla dicitura “qualsiasi tipo di scarpa”. Uhm, ok. Quelle di pezza ancora ancora ma hanno presente cosa succede su quelle di cuoio? Su quelle di suede? O peggio quelle con inserti metallici? Secondo me al massimo la scarpa diventa calda ma mica si asciuga davvero. Almeno questo mi viene in mente quando le scarpe di cuoio vanno sotto il termosifone quando so zuppe. Ci vogliono gli anni. E per finire, che caspio sarebbe sto materiale che conduce elettricità? Qualcosa di più preciso no?

    Amo le stranezze e di solito queste cavolate mi riempiono di entusiasmo infantile. Ma stavolta non troppo.

    Ribadisco che non ci ho capito niente e magari ho detto una palata di castronerie. Però le domande me le faccio uguale.

    Però la lente d’ingrandimento per spagnolette la voglio. Siccome che sono cecata… (cit.)

  • I nuovi superamenti dei limiti dei tatuaggi

    Un giovine decide un bel dì di farsi un tatuaggio. Oggidì non c’è più niente di sorprendente a riguardo visto lo sdoganamento di quest’arte ormai da decenni. Tuttavia il nostro baldo giovinotto ha deciso che non di tatuaggio normale dovesse trattarsi ma di uno munito di Qr Code. Enjoy!

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=f3qv2dSXQXk&w=480]

  • Paola Ferrari (chi?) vuole querelare Twitter…

    Nel lontano ottobre 2010 tenne banco, per qualche giorno, la comica vicenda di un famoso cantante che aveva intentato una causa contro Nonciclopedia sentendosi offeso dalla satira presente sulla pagina del sito a lui dedicata. Come raccontato, anche in questo blog, l’ovvio risultato di quell’azione è stato uno dei casi più eclatanti in Italia di “Effetto Streisand“, magistralmente descritto da Luigi Rosa, proprio in quel post, con questa frase:”o si capisce come funziona il meccanismo e si agisce con le regole (non codificate e in continuo mutamento) della Rete, o si cade vittima inappellabile per un uso improprio del mezzo.

    Questa volta il genio di turno è tale Paola Ferrari che ha affermato di voler querelare Twitter in quanto “È una bacheca di diffamazione anonima. e, ovviamente. il risultato è che su Twitter molti si sono scatenati inventando hashtag ad hoc, come il #QuerelaConPaola, dimostrando ancora una volta che, forse, prima di parlare di Internet bisognerebbe conoscere Internet.

    La differenza delle due vicende è solo sulla diffusione della cosa, ma è ovvio che in un caso si parlava di un cantante famoso, Vasco Rossi, nell’altro di una giornalista sportiva semisconosciuta.

    Il post più bello su questa vicenda, tanto esilarante quanto triste è quello di Marco Camisani Calzolari che, ancora una volta, ha colto nel segno il punto… purtroppo.

  • In fiamme

    Il seguente è il mio primo tentativo “serio” di scrivere haiku in pubblico. (altro…)

  • Un vampiro come tuttofare

    [vimeo http://vimeo.com/23170885 w=480]

    Un piccolo video grazioso e tenero. Guardate con cautela o sarete vittime di un attacco di cuteness 🙂 Enjoy!

  • Risate a denti stretti

    Chi ha a che fare con clienti non tecnici (o anche tonti, più o meno finti) ogni tanto si imbatte in situazioni esilaranti o grottesche.

    Di solito si raccontano questi episodi ad amici o colleghi durante le pause o davanti ad una birra; ci sono due siti, tra i tanti, che raccolgono questi episodi di vita quotidiana che dimostrano come gli utenti e i committenti siano sostanzialmente uguali su entrambe le rive dell’Atlantico.

    Quello in italiano è amo il web, non ricambiato di cui segnalo questo post in cui fa capolino, suo malgrado, Lorem ipsum assistito da una crassa ignoranza del protagonista.

    Passando sull’altra riva dello Stagno troviamo Clients from Hell, in cui ci sono più esempi di gente che non vuole pagare ed esempi di un’umanità più varia di quella nostrana: più gente siamo e più matti vediamo.

    Entrambi i siti permettono di proporre le proprie (dis)avventure, qui per amo il web e qui per Clients from Hell.

  • Cos’è il genio? /7

    E’ inverno. Solitamente fa freddo. Quest’anno fa più freddo rispetto agli ultimi anni e in televisione non si parla d’altro.
    Fa freddo. Tanto.
    E’ da qualche giorno che in Italia le temperature minime e massime sono regolarmente sotto gli 0°C.
    Anche a Milano.

    E tu cosa fai per togliere il ghiaccio dal marciapiede?
    Butti l’acqua?

    E quando un vigile te lo fa notare tu cosa rispondi?
    Ma la notte gela, mica di giorno… e poi ci butto il sale.

    Sei un genio.

     

     

     

  • Per Voi PC users

    Tempo addietro ho dedicato un articolo a Pogo, un dj/vj australiano esperto in manipolazioni di sample da film/canzoni/telefilm e via di questo passo.
    Tra il nove e l’undici gennaio Pogo ha sfornato una nuova serie di remix, per lo più lavori incompleti finiti o lasciati così ma in qualità migliore delle registrazione prese ai suoi live. Uno di questi però è stato commissionato  per Microsoft CES 2012. Io ho un Mac ma questo remix ha il suo perché.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=3QoKhL0aS5I&w=480]

    Il remix è disponibile anche in formato audio sul tumblr dell’artista. Consiglio l’ascolto dell’audio delle altre tracce se la musica elettronica è il vostro genere.

    Piccolo bonus: Il sogno del Computer di Musica per Bambini (che non lo è manco pe’ niente… sono un pelo NSFW/molto poco politically correct) con video creato per Illustrazianti 2012.

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Yoxm-dxqXlU&w=480]

     

     

  • Cos’è il genio? /6

    Scorrendo qualche notizia di agenzia hai saputo che il luminare Enzo Iachetti aveva insultato Gianni Morandi.
    Hai pensato bene che la notizia era degna di essere riportata. Hai valutato che potesse bastare anche riportare solo l’intero “Iachetti-pensiero”… magari con due righe di introduzione… Hai cercato una bella foto su internet, anche vecchia, ma che fosse ad effetto.

    Hai scritto la tua introduzioncina e hai fatto Ctrl-C sul testo originale e Ctrl-V all’interno del tuo articolo. Ma il computer non ha reagito immediatamente e hai fatto Ctrl-V di nuovo.
    E il testo si è riempito d’incanto.

    La prossima volta, però… rileggi quello che hai scritto.

    Sei un genio!

    (ps: fortunatamente qualcuno te lo ha fatto notare e il pomeriggio del giorno dopo hai corretto l’articolo)

  • Once Upon (a time)

    Questo sito non ha bisogno di commenti.

    Se non lo capisci non sei abbastanza geek.

     

  • Ho solo cliccato…

    Tra i miei vari hobby c’è anche quello del geocaching, una caccia al tesoro fatta tramite l’utilizzo di unità GPS. Gestisco l’unico sito al 100% italiano di questa attività e sono uno dei ‘reviewer‘ italiani. Per questo all’interno di un paio di pagine del sito chiedo di contattarmi in caso di bisogno o tramite il sito ufficiale dell’attività, oppure tramite un’apposita email.

    Oggi, mentre ero seduto alla mia candida scrivania (semicit.) ricevo, all’indirizzo dedicato a queste operazioni, quest’email: (altro…)

  • Marketing done wrong

    Oggi sono a casa della mia signora, la quale, pur non essendo una nerd come me, non e` proprio a digiuno di tecnologia. Riceve una telefonata da un noto gestore telefonico fisso, del quale lei e` cliente:

    Operatore: “Buonasera, sono Marco di PippoPrada, vorrei segnalarle che solo per i nostri clienti piu` affezionati c’e` l’opportunta` di acquistare, in 30 comode rate mensili, pagabili nella bolletta telefonica, un TAGGET“.

    La signora, che ha capito benissimo cosa intedeva, non si lascia scappare l’occasione di farsi due risate, e risponde “EH?

    Operatore: “… Vorrei segnalarle che solo per i nostri clienti piu` affezionati c’e` l’opportunta` di acquistare, in 30 comode rate mensili, pagabili nella bolletta telefonica, un TAGGET…”

    Un cosa?

    Operatore: “Signora, un TAGGET… un TABBET… sa, quell’aggeggino moderno, quelle cose uscite adesso, simile a un IPPAD  (pronunciato come  “ippopotamo”, non “aipad”) ma molto piu` funzionale

     

    Ovviamente da qui e` andata in discesa verso un deciso fallimento della vendita del TAGGET… ma voglio dire, come si fa?