Categoria: Improduttività

Comportamenti che fanno calare la produttività aziendale

  • Telecom: mano destra e mano sinistra non accettano critiche

    Giusto ieri avevo raccontato in modo goliardico la simpatica avventura natalizia di cui ero stato spettatore (non pagante oltretutto) tra Telecom Italia e una mia cara amica che ha dovuto attendere poco meno di un mese per riavere la propria linea (telefonica con ADSL) ri-attivata (e sottolineo riattivata).

    TelecomPoichè si tratta di una storia vera (ridotta nella sua lunghezza e tagliuzzata di qualche simpaticissimo scambio quasi comico tra la mia amica e gli operatori Telecom) ho voluto inserire il link del post anche sulla pagina Facebook di Telecom Italia.
    Ma questa sera, tornando a casa, ho trovato una notifica che mi comunicava (testuali parole): “Ciao Alessandro, siamo spiacenti ma abbiamo dovuto rimuovere il tuo messaggio in quanto conteneva violazioni della nostra policy: http://on.fb.me/policyTI“.

    Al che ho voluto andare a vedere questa policy per (altro…)

  • Telecom: la mano destra non sa cosa stia facendo la mano sinistra

    Babbo Natale quest’anno, ha deciso di regalarmi una vicenda di ordinaria follia con Telecom Italia: uno dei più classici esempi di come il proverbio “la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra” sia più realistico che mai.

    La vicenda, a dire il vero, nasce, inconsapevolmente, dopo le vacanze estive, quando, a causa di un motivo sconosciuto durante il cambio di banca non sono stati spostati i RID per il pagamento del Telefono & ADSL installati nella seconda casa di una mia cara amica. E, all’inizio di Dicembre quando si è recata in quella casa, si è resa conto del problema e che Telecom le aveva sospeso entrambi i servizi.
    Ha quindi immediatamente provveduto a pagare tutte le bollette arretrate direttamente su sito di Telecom chiedendo contestualmente la riattivazione di entrambi i servizi. Sottolineo riattivazione, in quanto sino alla sospensione sia la linea telefonica che la ADSL funzionavano perfettamente.
    Ma questa riattivazione, però, non può avvenire “velocemente”, ma ha bisogno di almeno una decina di giorni… “normali tempi tecnici“.

    Piccola nota: il termine “tempo tecnico” (altro…)

  • Punti di vista – I Chindōgu

    Siamo diventati troppo tecnologici o troppo pigri? Sia come sia, trovo che questa sia una genialata e permette anche di ovviare all’acquisto di un guanto di coppia 😀

    Fonte

    E’ molto che non posto ma mi piace iniziare il 2014 con una di quei gadget che sono assolutamente inutili al di fuori della specifica funzione per cui sono stati creati. I Giapponesi ne hanno fatto un’arte: si chiamano Chindōgu e gli esempi più classici si sono visti decine di volte in rete.
    Stando a Wikipedia i Chindōgu devono avere specifiche caratteristiche:
    “1. un chindōgu non può avere un utilizzo reale;
    2. un chindōgu deve esistere fisicamente;
    3. in ogni chindōgu è insito uno spirito di anarchia;
    4. i chindōgu sono strumenti per la vita quotidiana;
    5. i chindōgu non sono in vendita;
    6. l’umorismo non dev’essere la sola ragione per creare un chindōgu;
    7. il chindōgu non è pubblicitario;
    8. i chindōgu non trattano mai temi scabrosi;
    9. il chindōgu non si può brevettare;
    10. i chindōgu non hanno pregiudizi.”

    A seguire alcuni dei miei preferiti (e che userei… se sapessi dove comprarli!!): (altro…)

  • Blackout dei sistemi SOGEI

    Una notizia riportata da pochissimi: il 25 novembre i server di SOGEI sono andati offline.

    SOGEI negli anni ha propagandato la sua grandeur raggiunta con i soldi dei contribuenti con lo scopo (anche) di spiare i contribuenti.

    Pochi giorni dopo l’audizione autocelebrativa dell’AD di SOGEI in Commissione Vigilanza, i server si sono spenti.

    Il comunicato stampa che ne è seguito è uno spaccato di burocratese da nomenklatura sovietica in cui si tenta di spiegare che i server si sono spenti perché il cielo ci è caduto sulla testa mentre era in corso un’invasione aliena durante un allineamento planetario poco favorevole. John Belushi davanti a Carrie Fisher era un dilettante. Leggete il comunicato stampa, ne vale la pena: è il tipico scritto dell’ente pubblico italiano che non perde occasione di pavoneggiarsi, anche quando farebbe meglio a soprassedere.

    Altre fonti riportano che il sistema di backup elettrico automatico non funzionava.

    Edoardo Narduzzi commenta bene questa figuraccia della tipica società pubblica bravissima a fare la ruota vantandosi di spendere fiumi di denaro pubblico, ma pavida e restia nella trasparenza e nell’efficienza che ci si aspetta da una società in cui “le migliori soluzioni tecnologiche siano poste, sempre, al servizio della collettività“.

  • Introducing Roll It, a Chrome Experiment

    http://www.youtube.com/watch?v=_4RFIcuuHBE

  • L’ultimo miglio

    Due episodi apparentemente scollegati tra loro.

    È una settimana che attendo la consegna di un collo (quello che dovrebbe essere il mio nuovo telefono) che ha oramai percorso più chilometri di una sonda Pioneer innanzi e indietro perché chi consegna la merce non legge (non è chiaro se per incapacità o pigrizia) la nota presente nel documento di consegna che indica indirizzo esatto e campanello da suonare.

    (altro…)
  • Gli RSS sono morti? Si come no…

    Dedicato a tutti quelli che dicono che gli RSS sono morti…

    Clic qui prego

  • Greetings, Professor Falken.

    Joshua/WOPR: Shall we play a game?
    David: Oh!
    Jennifer: I think it missed him.
    David: Yeah. Weird isn’t it? Love to. How about Global Thermonuclear War.
    Joshua/WOPR: Wouldn’t you prefer a good game of chess?
    David: Later. Right now let’s play Global Thermonuclear War.
    Joshua/WOPR: Fine.

    [Sperando che nel mondo non ci sia chi voglia cominciare una partita…]

  • Importanti novità in ambito Geek

    roma_treasureMi trovo purtroppo costretto a concentrare in un singolo post quattro rilevanti novità, importanti per tutti i Geek, che richiedono immediata attenzione.

    La prima notizia è che Google, per fronteggiare la crisi economica galoppante, ha deciso di aggiungere un nuovo layer a Google Maps.
    Questo strato, denominato Treasure può essere selezionato con il solito pulsante in alto a destra e consente appunto ai più arditi tra i noi di lanciarsi alla scoperta di tesori e di usare quindi l’aiuto informatico per trovare fortuna.
    Affrettatevi ad utilizzare questo strumento perché, pare, potrebbe non essere più disponibile fra qualche ora. (altro…)

  • Marketing 2.0? No francobolli…

    Carissima (in tutti i sensi) $finanziaria$, tu hai tutti i miei dati compreso l’indirizzo di posta elettronica (son sicuro visto che ogni tanto mi scrivi).

    Mi spieghi la logica di inviarmi una lettera *cartacea* per chiedermi se sono interessato ad un prodotto che *non mi spieghi* (e che probabilmente non mi serve) di cui *non* mi fornisci un sito web da consultare?

    Mi spieghi la logica secondo cui se sono interessato a ricevere informazioni via *e-mail* devo riempire l’apposito modulo *cartaceo* allegato alla lettera, *comprare* una busta, un *francobollo*, cercare una *buca delle lettere* (quella sotto casa mia l’hanno tolta!) ed affidare la mia risposta alle *Regie Poste Italiane* sperando che te la consegnino?

    Mi spieghi la logica secondo cui tu devi pagare un esercito di scimmie ammaestrate ad aprire buste che arrivano via posta, controllarne il contenuto ed inserire i miei dati (che tu hai già!) nel tuo database (con possibilità altissime di errori) per inviarmi una e-mail!

    Ma tu vuoi vendermi veramente un servizio o “facite ammuina“?

    Ma tu non ce l’hai un sito web? (Ok questo implica la domanda successiva se sai a cosa serve e come sfruttarlo)

    Ma le noccioline per le scimmie ammaestrate le devo pagare io o mi fai uno sconto? (Te certo non vorrai essere mica pagata in noccioline)

    Qualcuno dovrebbe spiegarvi la filosofia del “don’t make me think” se volete continuare a vendere qualcosa…

  • Voglia di Studiare – Coursera

    coursera_logoTalvolta capita che venga la voglia di rimettersi a studiare qualcosa, magari qualcosa che non abbiamo potuto mettere nel piano di studi all’università o una materia che ci ha sempre attratto ma non abbiamo avuto occasione di studiare a scuola.

    Ultimamente stanno nascendo un bel po’ di siti che sono ben più che aggregatori di corsi online. Uno di essi, sicuramente uno dei migliori, è Coursera.

    Ci si trova un po’ di tutto, dai corsi universitari di economia a quelli di varie materie scientifiche tenuti da molte università soprattutto americane. Al momento ne sto seguendo un paio, Cryptography I e Game Theory della Stanford Univ. Mi piacerebbe seguirne di più ma il tempo è quello che è, purtroppo.

    Ogni corso prevede una serie di video-lezioni settimanali, forum dedicati, esamini intermedi e una prova finale. Non ci sono vincoli, potete anche seguire senza far nulla, ma così che gusto c’è? 😉

    Se la vostra sete di conoscenza non è ancora spenta, provatelo.

    Ovviamente tutto gratis. (cit.)

  • Ascii Rulez!

    http://www.asciimation.co.nz/

    nulla da aggiungere. solo un applauso.
    (anche per il finale :-))