L’iPhone (ma, badate, è un esempio di una casistica più generale) permette di configurare automaticamente l’accesso tramite VPN attraverso un file scaricabile con Safari.
La procedura è descritta a pagine 23 del iPhone OS Enterprise Deployment Guide [PDF] e il file può essere creato con i tool di Apple oppure seguendo queste istruzioni.
Fin qui niente di male, anzi è una bella idea che viene in aiuto quando si devono configurare dispositivi remoti in mano a persone non tecnicamente preparate, inoltre permette di mantenere l’uniformità delle configurazioni, tanto cara ai SysAdmin.
Il file di configurazione può contenere una chiave segreta condivisa per l’accesso alla VPN, che serve a tenere fuori dalla rete i computer che non possiedono le credenziali adatte.
Ma il file di configurazione deve essere messo online perché Safari vi possa accedere ed ecco che, mettendo le rune corrette in Google, saltano fuori i file di configurazione delle VPN.
Va detto che la maggior parte sono file di configurazione per accedere a campus universitari o istituzioni simili, ma se qualcuno avesse tempo e voglia di spazzolarsi gli oltre cento risultati non è detto che potrebbe trovare qualcosa di utile.