• Ubuntu su Sony Vaio

    Dopo oltre cinque anni di onorato servizio, è ora di pensionare il fidato Dell Latitude D610. Gli succede una Sony Vaio serie F VPCF12C4E. Ma come se le inventano le sigle dei modelli?

    Qui di seguito le impressioni, le esperienze e i problemi incontrati durante l’installazione di Ubuntu 10.04 Lucid Lynx.

    Parto con il sistema operativo preinstallato (Windows 7 Workstation) per creare i DVD di backup. Nota per Sony: altri vendor molto meno blasonati forniscono i DVD-R assieme al PC. Prendete nota.

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  • Geek power: Space Shuttle Enterprise

    Space Shuttle Enterprise
    Space Shuttle Enterprise

    Il 17 settembre 1976 a Palmdale lo Space Shuttle Enterprise faceva la sua prima apparizione pubblica. Gran parte del cast di Star Trek, assieme a Gene Roddenberry (creatore della serie) era presente alla cerimonia d’inaugurazione e il tema musicale della serie fu eseguito come colonna sonora.

    L’Enterprise (OV-101) è stato il primo Space Shuttle costruito. Senza motori e senza scudo termico funzionante non era capace di operare realmente nello spazio senza ulteriori modifiche.

    Destinato a chiamarsi Constitution (in onore del bicentenario della costituzione degli Stati Uniti d’America), in seguito ad una massiccia campagna organizzata da Bjo Trimble oltre 200.000 lettere furono inviate dai fan di Star Trek direttamente al Presidente Gerald Ford e fu cambiato nome. La campagna ha anche dimostrato che i geek quando vogliono sanno rompere le scatole.

    Oggi l’Enterprise è esposto al Smithsonian National Air and Space Museum presso il Washington Dulles International Airport dove è uno dei pezzi pregiati della space collection.

  • Intel conferma: la master key è legittima

    Avevo raccontato che alcuni siti avevano pubblicato la master key del protocollo di cifratura HDCP utilizzato nel Blue-Ray e nel HDMI.

    Ora Intel, che ha creato HDCP, conferma che la chiave è legittima, mettendo di fatto una pietra tombale sul DRM dei dischi Blue-Ray e sul HDMI.

    La master key è stata probabilmente calcolata sfruttando dei problemi di sicurezza noti dell’interfaccia HDMI.

  • Flash a 64bit per Linux

    Adobe ha finalmente reso di nuovo disponibile una versione aggiornata di Flash nativo per i sistemi Linux a 64 bit.

    La versione precedente era stata resa obsoleta dai vari problemi di sicurezza e Adobe l’aveva ritirata o comunque non era consigliabile utilizzarla. (altro…)

  • Distracted by Star Wars

    Questo post partecipa all’iniziativa Decrementiamo la produttività odierna. (grazie Angelo!)

  • HDCP master key

    Secondo Engadget sarebbe stata pubblicata la master key autentica che presiede il protocollo di cifratura HDCP utilizzato dall’interfaccia HDMI per verificare la legittimità di un dispositivo collegato.

    La master key è la chiave utilizzata per creare tutte le chiavi assegnate ai dispositivi HDMI. Se la chiave pubblicata fosse autentica, il protocollo HDCP sarebbe di fatto inutile.

    Chi possiede la master key, infatti, può creare hardware o software compatibili HDMI senza bisogno di richiedere una chiave, senza pagare royalty e, soprattutto, senza un controllo preventivo da parte di chi gestisce HDCP.

    Questo potrebbe avere effetti sia nel campo della pirateria multimediale sia nel campo dell’accesso legittimo a sistemi di ripresa, visualizzazione e archiviazione su su supporti collegati con HDMI. Questi ultimi, infatti, non devono più temere che un giorno qualcuno possa revocare la chiave legittima degli apparati.

    Non si sa ancora con precisione se la master key sia stata rubata né quale sia la fonte.

    Aggiornamento del 17 settembre 2010 07:00Intel conferma che la master key è legittima.

  • Samba nuovo per Debian vecchio

    Oggi mi sono trovato nuovamente di fronte al problema di mettere dei client Windows 7 in un dominio con DC Samba. Il problema e` che occorre una versione recente di Samba (3.4.x o 3.5.x) e che spesso i server che ho presso i clienti hanno una versione vecchia di Debian, versione che quando e` possibile evito di aggiornare, seguendo la regola d’oro che dice “Quando va che tanto basta, non toccar che poi si guasta”.

    Se serve Samba 3.4.x per Debian Lenny, e` disponibile nel repository dei backports, ma se si deve installare su vecchie Debian Etch o addirittura Sarge, tutto potrebbe essere molto ma molto rognoso.

    Per fortuna mi e` venuto in aiuto un sito, http://enterprisesamba.org/, che mette a disposizione Samba (recente) bello pronto e pacchettizzato (a 32 e 64 bit) per diverse distribuzioni Linux, fra le quali Debian, e supporta versioni decisamente vecchie (ad oggi, Lenny, Etch e Sarge). Il sito manca purtroppo di chiarezza su quali siano esattamente le differenze fra le loro scelte di patch (o assenza di patch) e di parametri di compilazione fra la versione “Debian ufficiale” e la loro, pero` messo alle strette ho deciso di dare loro fiducia, e direi che l’installazione di Samba 3.4.x dal loro sito su una Debian Etch abbia avuto esito assolutamente positivo. Occorre solo fare un minimo di attenzione alle dipendenze quando si aggiorna (di fatto si sostiuisce) la versione Debian originale di Samba con questa.

    Domani finiro` di mettere le macchine client nel dominio, e vedremo se mi pentiro` di aver detto che funziona con troppo anticipo e troppo entusiasmo. Se qualcuno volesse seguire le mie orme, vi ricordo che oltre alla versione giusta di Samba, occorre anche applicare una piccola patch ai client Win7, come scritto qui: http://wiki.samba.org/index.php/Windows7

  • Patch Tuesday

    Come ogni secondo martedì del mese, oggi Microsoft rilascia le patch per i suoi software, vediamo cosa ci tocca questa volta. 

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  • Furti di sessione

    Vi siete collegati ad una rete WiFi di un albergo, di un bar, di uno sconosciuto che ha lasciato la rete aperta o di un altro fornitore di cui non sapete nulla. Attivate il vostro browser e iniziate a collegarvi ai vostri siti preferiti, tanto cosa può accadere di male?

    Innanzi tutto, il protocollo WiFi permette a tutti i nodi collegati e abilitati di vedere i dati che passano, indipendentemente dal destinatario del pacchetto dati. Il che significa che con un software tipo tcpdump si possono vedere i dati che passano. Se vi collegate in POP3 o IMAP alla vostra casella di posta elettronica utilizzando la password in chiaro potrebbero iniziare i guai.

    Le cose si potrebbero mettere molto peggio se qualcuno sulla rete ha attivato sessionthief.

    Questo software, benché meno complesso di middler, è di una semplicità disarmante.

    Innanzi tutto utilizza nmap per vedere quali siano gli altri PC collegati alla rete. Se necessario puo anche fare ARP poisoning per catturare i pacchetti destinati ad altri PC.

    Quindi si mette in ascolto e, dopo poco crea un profilo di Firefox per ogni sessione hackerata. Et voilà! (via Darknet)

  • Vulnerabilità delle applicazioni ASP.NET

    Thai Duong e Juliano Rizzo, due ricercatori nel campo della sicurezza, hanno messo a punto uno schema di attacco che sfrutta un baco del modo in cui le applicazioni realizzate con la piattaforma ASP.NET di Microsoft trattano i cookie di sessione criptati.

    Il problema, che riguarda milioni di applicazioni web che utilizzano quella piattaforma, potrebbe essere molto serio e potrebbe essere utilizzato per impersonare un utente di un sito. Il metodo di attacco verrà illustrato in dettaglio alla ekoparty Security Conference che si tiene questa settimana in Argentina.

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  • HP acquisisce ArcSight

    HP ha annunciato un piano per acquisire la società di sicurezza informatica ArcSight.

    L’acquisizione avverrà rastrellando le azioni ordinarie in circolazione al prezzo di 43,50$ ciascuna. L’operazione dovrebbe concludersi entro fine anno.

  • Undici anni fa…

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=YAt60HrSkzI&w=480]

    …la luna si staccava dalla Terra a causa di un’esplosione nei depositi di scorie radioattive.

    Era il 13 settembre 1999.