• Pagine cancellate da Wikipedia

    WikipediaLa versione inglese di Wikipedia tiene traccia delle pagine cancellate con nomi o contenuti strani o degni di nota umoristica.

    Per ricollegarsi all’articolo precedente, è stata proposta (e cassata) molte volte la creazione di una pagina con titolo
    3.141592653589793238462643383279502884197169399375105820974944592307816406286208998628034825342117068 che sarebbe stata una ridirezione a Pi.

    Ce ne sono alcune legate alla Star Wars, come la List of caves on Dagobah that are strong with the dark side of the force (con un solo elemento, ovviamente) e Noooooooo e ‘N’ seguito da moltissime ‘0’  che ridirigevano verso Darth Vader.

    Non esiste un analogo nella versione italia, che tiene però traccia delle pagine cancellate nell’ambito della categoria delle cancellazioni.

  • Spiegare Pi

    Animation by John Reid

    [via twistedsifter.com]

  • Salvare in un PST le singole cartelle di Exchange

    Può capitare di voler fare un backup supplementare rispetto a quello canonico di alcune cartelle di Exchange per alcuni utenti.

    Lo scopo di quanto segue è fornire uno strumento schedulabile con il servizio integrato di Windows che consenta di salvare con cadenza regolare tutta o una parte di una mailbox di Exchange su un file PST.

    Questa procedura non sostituisce il normale backup, ma lo affianca, in quanto potrebbe essere eseguita con una frequenza diversa rispetto al backup e il file generato può essere aperto dall’utente in maniera autonoma o con un minimo di supporto.

    (altro…)
  • Come funziona una chiusura lampo

    Animation by Dominique Toussaint

    [via twistedsifter.com]

  • Sempre colpa dei computer

    I computer sono oramai diventati il default gateway delle colpe quando qualcosa va storto.

    Non fa nulla se i computer sono utilizzati dalle persone, se i software sono (dovrebbero essere) approvati dalle persone, se i dati sono caricati dalle persone, se la supervisione è affidata alle persone.

    La colpa è del computer.

    Così nessuno ha colpa, nessuno è responsabile, nessuno paga. Comodo.

    Ultimo ma non ultimo il caos di questa mattina dei convogli Trenord nell’area di Milano. La colpa? Il software di gestione dei turni del personale.

    Non chi ha omesso le verifiche, non chi ha firmato il verbale di collaudo del software, non chi non ha richiesto opportuni test, non chi ha steso il bando di gara, non chi ha approvato la fornitura. Loro no, il software sì.

    Aggiornamento 11/12/2012 – Dai twit che leggo sembra che oggi la situazione non sia migliorata di molto. Maledetti software…

  • Sony cessa la produzione dei registratori a nastro portatili

    Sony ha annunciato che il prossimo gennaio 2013 completerà le ultime spedizioni di registratori a nastro portatili.

    I modelli  TCM-400, TCM-410 e TCM-450 erano gli ultimi tre modelli di registratore a nastro portatile monofunzione prodotti da Sony.

    Questa decisione mette definitivamente fine alla saga di apparecchiature elettroniche nate con i Walkman nel 1979.

    Sony continuerà a produrre altri dispositivi elettronici non portatili che includono registratori o riproduttori a nastro.

  • Non accettare mele dagli sconosciuti

    Ieri 8 dicembre l’Apple Store di Torino è stato rapinato.

    Come in tutti i negozi di questo tipo, esiste un archivio elettronico della merce a magazzino comprensivo di numero di serie e/o IMEI. È quindi molto facile risalire ai codici identificativi degli apparecchi rubati.

    Con ogni probabilità quei seriali sono già nella blacklist dei servizi Apple, ogni tentativo di utilizzo online potrebbe portare l’utente in prigione senza passare dal VIA!

    Anche se la tentazione di fare un affare sotto Natale potrebbe essere forte, va ricordato che la legge italiana punisce anche chi acquista incautamente della merce. Attenzione, quindi, a ogni tipo di offerta vantaggiosa che potrebbe arrivare al di fuori dei normali canali di vendita.

  • Un titolo azzeccato

    Dopo qualche anno di silenzio  è finalmente arrivato il momento di riaccendere i riflettori su una delle saghe fantascientifiche preferite dai Geek: si riparte quindi con speculazioni, mezze verità, notizie di dubbia provenienza e materiale promozionale distribuito con il contagocce.
    Sicuramente saprete già che il nuovo film di ST avrà per titolo “Star Trek Into Darkness”, forse però non avete seguito tutte le novità che si sono susseguite negli ultimi giorni, facciamo quindi un breve riassunto per i più distratti.

    Per prima cosa, vale la pena riportare per intero il riassunto ufficiale rilasciato da Paramount Pictures il 26 Novembre

    “In Summer 2013, pioneering director J.J. Abrams will deliver an explosive action thriller that takes Star Trek Into Darkness.

    When the crew of the Enterprise is called back home, they find an unstoppable force of terror from within their own organisation has detonated the fleet and everything it stands for, leaving our world in a state of crisis.

    With a personal score to settle, Captain Kirk leads a manhunt to a war-zone world to capture a one man weapon of mass destruction.

    As our heroes are propelled into an epic chess game of life and death, love will be challenged, friendships will be torn apart, and sacrifices must be made for the only family Kirk has left: his crew.”

    Basterebbe questo per suscitare più di un dubbio anche nel più accanito fan del franchise, ma il meglio deve ancora venire. (altro…)

  • Dobbiamo ancora chiamare eBook i PDF?

    Anni fa quando i libri elettronici erano ancora qualcosa riservato a pochi smanettoni ci andava bene di tutto: TXT, HTML, PDF…

    Adesso non possiamo più dire che non esistono standard per i libri elettronici: l’ePUB è un formato gratuito, aperto e ampiamente utilizzato, salvo eccezioni.

    Molti autori o società regalano eBook in formato PDF (ne ho appena scaricato uno). Non sono altro che documenti Word (nel mio caso Word 2007) esportati o “stampati” in PDF.

    (altro…)
  • Torri di mattoncini LEGO

    Quanto potrebbe essere alta al massimo teorico una torre di mattoncini LEGO?

    Per rispondere a questa domanda bisogna sapere qual è il carico massimo in peso che può reggere un mattoncino prima di collassare.

    La risposta a questa domanda è stata calcolata dalla Open University britannica con una serie di esperimenti compiuti su alcuni mattonicini 2×2: in media 4.240 N.

    Per dare un senso a quel dato, 4.240 N corrispondono ad un peso statico di 432 kg; con un po’ di calcoli si scopre che il tutto equivale a 375.000 mattoncini 2×2 che, disposti l’uno sopra l’altro arrivano a 3.500 metri.

    Per ovvie ragioni, una torre simile non può essere realizzata, ma dà l’idea della solidità dei mattoncini LEGO. (via BBC)

  • Disabilitare il servizio Smart Card, se non serve

    Ci sono dei portatili, come quello che avevo prima, con lettori di smart card incorporati.

    In alcuni contesti le smart card sono utilizzate come token di sicurezza per l’autenticazione a due fattori, quindi il servizio Smart Card di Windows è necessario.

    Ci sono però anche dei virus, come Shylock, che verificano se è attivo il servizio di gestione delle Smart Card; se non è attivo Shylock non si installa. Il nome di questo malware deriva ddall’omonimo personaggio del Mercante di Venezia di Shakespeare, in quanto ogni variante contiene una citazione dell’opera.

    Per partire Shylock ha bisogno che il servizio delle Smart Card sia attivo, che la memoria fisica sia almeno 256 Mb di RAM e che ci siano almeno 12 Gb liberi su una partizione. Ci manca solo che chieda di accettare una EULA quando si installa.

    Secondo F-Secure il motivo per cui Shylock verifichi la presenza del servizio di gestione delle Smart Card è da collegare al fatto che le macchine virtuali utilizzate per analizzare i malware spesso non hanno attivo quel servizio perché non hanno l’emulazione di un hardware  simile.

    Bisogna anche rilevare che Shylock avrebbe come obbiettivo l’ambiente finanziario, un contesto in cui è abbastanza diffuso l’utilizzo delle carte a microprocessore come strumento di identificazione.

     

  • Milli-motein

    Copyright (c) MIT Center for Bits and Atoms

    È il nome di un dispositivo miniaturizzato mosso da motori che può assumere e mantenere varie forme.

    Sviluppato dal MIT, il milli-motein si ispira alle proteine, molecole in grado di ripiegarsi per assumere varie forme tridimensionali.

    La struttura base è un motore, inventato appositamente per questo scopo, in grado di mantenere la posizione una volta spento e di consumare energia solamente quando ruota.

    Un filmato illustra il prototipo del milli-motein in funzione: il risultato è sorprendente.

    Questo piccolo robot potrebbe diventare il mattone per costruire dispositivi autoconfiguranti oppure oggetti di forma variabile o adattabile. (via MIT News)