• MS PowerPoint compie 25 anni

    – He monologued me. With PowerPoint.
    – He what? And you’re still sane? Obviously I underestimated you.
    ( Charles Stross, Jennifer Morgue)

    Il 31 luglio del 1987 Microsoft perfezionava l’acquisto di Forethought, la società che aveva ideato e sviluppato PowerPoint.

    Robert Gaskins, Dennis Austin e Thomas Rudkin avevano messo a punto la versione 1.0 di PowerPoint per la piattaforma Macintosh e l’avevano lanciata il 20 aprile del 1987.

    Dopo vari negoziati, Microsoft concludeva l’accordo 25 anni fa esatti, segnando la prima acquisizione importante della ditta di Redmond e probabilmente la più remunerativa.

    Prima dell’arrivo di PowerPoint, il mondo PC utilizzava altri software come Harvard Graphics o, per chi volava fare semplicemente un cartello, PrintMaster. (via BBC)

  • Siamo IPv6

    Da oggi Siamo geek è raggiungibile anche su IPv6.

    Questa mattina il sito è stato trasferito su un nuovo server, la cui connettività prevede un IPv4 e un blocco /64 di IPv6, sufficiente forse per dare un IP univoco a tutti gli inode del file system di questo server 🙂

  • X-Ray for Android

    X-Ray for Android è un’applicazione che analizza il sistema per verificare eventuali problemi noti di sicurezza.

    L’applicazione non è disponibile sulla piattaforma di distribuzione ufficiale, ma va installata dal suo sito previa abilitazione di questa funzione nelle impostazioni di Android.

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  • Google diventa ISP….

    …ed inizia a distribuire connettività domestica (ref http://fiber.google.com/plans/residential/) in fibra ad … 1 Gb/s.

    Si, avete letto bene, proprio un gigabit al secondo!.

    Oltre tutto i prezzi sono abbastanza accessibili.

    C’è pure un’offerta gratuita che, a fronte di un setup fee di 300 Usd, garantisce l’accesso libero alla rete con prestazioni di tutto rispetto per un minimo di 7 anni.

    Questo cose viste dal paese del digital divide, dove anche i più fortunati usano per navigare tecnologie asimmetriche di bassa qualità,  fanno veramente male.

    Speriamo che big G prima o poi arrivi anche in Italia 🙁

     

  • Di uccelli, di hacker, di periferiche, di cestini intelligenti

    A guardarlo bene, il cestino in questione sembra intelligente all’incirca quanto certe persone di mia conoscenza. Comunque è sicuramente un cestino da geek.

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  • Sally Ride (1951-2012)

    È mancata Sally Ride, la prima donna a volare sullo Space Shuttle.

    Il suo primo volo è stato nel 1983 sul Challenger (STS-7), seguito da un altro volo, sempre sul Challenger, l’anno successivo (STS-41-G).

    Aveva collaborato a farci sognare che lo spazio stava per diventare qualcosa di normale a cui tutti potessero accedere ed ha dimostrato con i fatti che, a partire dagli anni 80, i programmi spaziali non sono più stati una cosa per soli uomini.

    Aggiornamento – A Tam O’Shaughnessy, la compagna di Sally per 27 anni che le è stata vicina anche durante la sua malattia, non verrà riconosciuto alcun diritto o beneficio dal governo americano, sintomo che la strada da percorrere è ancora lunga, non solo verso le stelle.

  • Questa volta ringraziamo automount

    Dalle 13:15 alle 14:00 di oggi il sito è stato giù grazie ad automount che ha deciso di fare le bizze, nei dettagli del post il log del crash.

    Nonostante tutto, cinque minuti dopo che è successo il patatrac che ha bloccato la macchina, ntpd ha fatto il suo dovere:

    Jul 23 13:20:15 ntpd[2125]: synchronized to 78.159.107.102, stratum 2

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  • Ve l’immaginate una cosa simile in Italia?

    Bloomberg racconta un fatto di cronaca che ha come protagonista Toomas Hendrik Ilves, classe 1953, attuale presidente dell’Estonia.

    Nel 2009 l’Estonia ha affrontato la crisi economica con delle strategie definite fallimentari da molti emeriti economisti americani; dopo due anni queste strategie si sono rivelate vincenti e hanno permesso allo stato baltico di iniziare la ripresa. Per intenderci, stiamo parlando di uno Stato con la superficie paragonabile alla Lombardia e al Veneto messi assieme con meno degli abitanti di Milano.

    Paul Krugman si è sempre schierato contro la strategia economica estone, l’ultima volta è stato il mese scorso in un post del suo blog intitolato Estonian Rhapsody in cui ribadisce le sue critiche.

    Quando Krugman ha pubblicato il suo articolo il presidente Ilves era in visita in Lettonia. Al termine dei suoi incontri ufficiali, Ilves ha guardato il suo iPhone e ha letto il post dell’economista, dopodiché ha scritto cinque tweet in 73 minuti su questo tema dall’albergo di Riga in cui si trovava.

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  • Reset della password

    Per vari motivi ho cercato in giro alcune linee guida su come scrivere una buona procedura di reset della password di un account via posta elettronica, ne riassumo qui alcune, in ordine sparso.

    Non modificare i dati fino alla conferma dell’utente. A meno di necessità specifiche o casi particolari, i dati di autenticazione non devono essere modificati fino all’avvenuta conferma da parte dell’utente, al fine di impedire che buontemponi blocchino l’accesso all’utente semplicemente chiedendo un reset della password.

    Usare CAPTCHA. La pagina di richiesta del reset della password dovrebbe contenere un CAPTCHA per evitare che i sistemi automatici possano attaccare facilmente il sistema oppure possano provocare disagi a più utenti.

    Utilizzare una buona fonte di entropia. L’URL per il reset della password inviato via mail deve contenere una parte casuale, che non deve essere legata al timestamp o ad altri valori deterministici. È bene utilizzare sempre il generatore di numeri casuali disponibile sul sistema (/dev/urandom per *NIX) anziché una funzione di libreria del linguaggio.

    Limite di tempo. L’URL utilizzabile per il reset della password deve avere una scadenza oltre la quale non è più valido.

    Spiegare bene. Sia la pagina di reset della password sia le mail che vengono inviare all’utente devono essere ben chiare e spiegare bene la modalità di reset. In particolare, la mail deve indicare in maniera precisa il nome del sito di cui si sta reimpostando la password, il termine ultimo di validità e le azioni da intraprendere se chi riceve la mail non ha chiesto il reset della password.

    Confermare. Una volta terminata (o cancellata) l’operazione, è bene inviare una seconda mail di conferma all’utente.

    Monitorare. Una funziona amministrativa dovrebbe segnalare gli account di cui viene richiesta spesso la reimpostazione della password. Inoltre è bene impedire un numero non-umano di richieste di reset della password nell’unità di tempo, come, ad esempio, 500 richieste all’ora.

    HTTPS. Se possibile, utilizzare HTTPS con un certificato valido per il form di richiesta di reset e per l’URL di sblocco.

    Cookie. Non devono essere utilizzati i cookie per identificare l’utente ed eventuali cookie di sessione o di identificazione devono essere cancellati nel momento in cui la password viene reimpostata.

    Riservatezza. Se nel form di richiesta password si richiede direttamente la mail (da evitare, se possibile), quando viene inserita una mail sconosciuta, il programma deve comportarsi allo stesso modo in cui si comporterebbe se la mail fosse di un utente registrato, al fine di impedire ad un eventuale curioso o attaccante di capire se una mail corrisponde ad utente effettivamente registrato.

    Va da sé che queste sono linee guida che si applicano a siti normali, per ambienti che richiedono una sicurezza maggiore devono essere messe in campo procedure completamente diverse.

  • Black-Ops Plastic

    Qwonn ha presentato una nuova serie di sistemi di sorveglianza basati su un materiale particolare.

    Questo tipo di plastica appare nera all’occhio umano, ma è trasparente alle telecamere in bianconero.

    In questo modo è possibile nascondere delle telecamere in oggetti apparentemente innocui, come il sostegno di una lampada da tavolo o un bicchiere da viaggio.

    I dettagli e il principio su cui si basa questo tipo di materiale non sono ancora noti, dal momento che è ancora in corso la procedura per ottenere un brevetto.

    Va da sé che è meglio trattare con sospetto qualsiasi oggetto di plastica nera… (via Bruce Schneier)

  • Una goccia d’acqua…

    [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=6KKNnjFpGto&w=480]

    Un video in pieno stile geek: come funziona una goccia d’acqua che cade?

  • Da picchiare la testa contro il muro

    Per te un muro era solo un insieme di mattoni, poi in edicola hai letto che il muro è un fondamentale della pallavolo e che il crollo di un muro ha fatto finire una guerra fredda. Incuriosito, sei andato in libreria e hai letto di un muro che divide due amanti; per saperne di più sei andato in biblioteca e hai letto di un aereo che rompe il muro del suono e di un muro lungo oltre ottomila chilometri.
    Vai oltre: più leggi e più sai leggere la realtà. È un’iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    Cosa manca in questo spot della Campagna di comunicazione per la promozione della lettura?

    eBook, PDF, file elettronici, Wikipedia, blog… Non c’è nulla di tutto questo, evidentemente questi contenuti non si fruiscono attraverso la lettura.

    In questo imbarazzante spot arrivato direttamente dal XX secolo, pagato anche con i nostri soldi, la tecnologia non viene nemmeno considerata, come se la lettura fosse possibile solamente sulla carta stampata.

    Viene quasi da pensare (male) che non sia una campagna a favore della lettura, bensì dell’editoria cartacea.

    Probabilmente chi ha approvato il testo pensa solamente che Internet sia per vedere le immagini porno e per i giochini di Facebook, ma se quella persona utilizza la Rete solamente per quello, non significa che tutti ne facciano il medesimo uso.