Tag: google

  • Finto aggiornamento di Chrome

    È tornato ad imperversare un malware travestito da aggiornamento di Google Chrome.

    Alcune pagine su Internet sono realizzate per trarre in inganno gli utenti per convincerli a scaricare un presunto aggiornamento del browser.

    Chrome stesso riesce ad identificare come ostile l’eseguibile che l’incauto utente potrebbe scaricare dal sito di phishing, posto che il sito stesso non venga bloccato prima dai filtri del browser.

    Secondo alcuni siti di analisi, il malware in questione ruberebbe le credenziali dell’utente.

    Chrome si aggiorna da sé, non è necessario scaricare programmi di aggiornamento. Per forzare un aggiornamento o per verificare la versione installata clickare sul menu del programma identificato dal simbolo  (dove prima c’era la chiave inglese) e selezionare la voce delle informazioni. In alcune distribuzioni di Linux Chrome viene aggiornato attraverso il sistema di installazione dei programmi.

  • Quel simpatico Google Translate

    Più di 2 anni fa avevo avuto un piccolo ma simpatico screzio con Google Translate che mi aveva portato a notare la presenza di strane (e inaspettate) elaborazioni che andavano ben oltre alla semplice traduzione del testo. E, anche se in forma differente, ancora oggi provando la frase indicata in quel post si può notare come la modifica di una ‘&’ in ‘e’ comporta una modifica molto più complessa del risultato (ma almeno ora Simona non diventa più Barbara).

    E proprio una di queste “elaborazioni” ieri mi ha completamente stupito, lasciandomi senza parole dinnanzi ad una traduzione che era, allo stesso tempo, assolutamente corretta e completamente sbagliata.

    Tutto è nato perchè stavo cercando di trovare il significato di un modo di dire americano, ossia “wag the dog“. Solitamente per i modi di dire non uso mai i traduttori online perchè raramente sono in grado di fornire una traduzione corretta. Ma dopo aver trovato in rete una possibile interpretazione, ho voluto togliermi lo sfizio di provare a vedere come questo idioma venisse tradotto da Google Translate e ho scoperto che inserendo “wag the dog” nella campo di sinistra e selezionando inglese… selezionando italiano nel campo di destra la traduzione è “Sesso e Potere“… non corretto dal punto di vista del significato ma… corretto in quanto il titolo italiano del film “Wag the Dog“. E visto che la cosa non poteva essere casuale, ho fatto alcune prove… inserendo “Young Frankenstein” e “One Night At McCool” ottenendo, come risposta, i titoli italiani dei film, ossia “Frankenstein Junior” e “Un Corpo Da Reato” (in quest’ultimo caso, ammetto che Google bara, visto che il titolo originale ha il genitivo sassone finale). Poi ho anche fatto la prova “del 9”, inserendo il titolo italiano “Principe Cerca Moglie” ottenendo, appunto, “Coming To America“.

    Sebbene non tutti i titoli dei film siano traducibili, questa simpatica scoperta dimostra, una volta di più, quanto a Google siano piuttosto attenti a dei particolari, magari insignificanti, ma sicuramente interessanti.

    Quanti altri film riuscite a trovare?

     

     

     

  • Si trova proprio di tutto

    Abbiamo trattato varie volte il problema dei motori di ricerca che indicizzano più di quello che ci si aspetta.

    Con la formula corretta si possono trovare varie cose: chiavi private, log di trasferimenti FTP, chiavi o configurazioni dei VPN, telecamere

    Aggiungiamo questa messe di informazioni un esempio di come sia possibile cercare dei fogli di Excel il cui none finisce con la parola email:

    filetype:xls inurl:"email.xls"

    Il risultato è interessante e potrebbe essere una delle tante possibili risposte alla domanda “Ma da dove diavolo hanno preso la mia mail?!”

    Mutatis mutandis, si potrebbero cercare documenti che contengono altre parole nel nome.

    Chi ha detto “password”?

    inurl:elmah.axd "powered by elmah" password

  • I tubi di Google

    Copyright Google

    Per la prima volta, Google ha pubblicato le fotografie dell’interno di alcuni dei suoi data centre.

    Sono ritratte varie parti delle strutture, tra cui la parte di raffreddamento, i rack, i sistemi di storage robotici su nastro e i dischi guasti dopo il trattamento fisico di cancellazione.

    Aggiornamento 20/10Google ha pubblicato un’intervista al fotografo che ha realizzato il servizio, con alcuni esempi di immagini prima e dopo il ritocco applicato.

  • Sui brevetti

    Il New York Times ha pubblicato un interessante articolo su come la legge sui brevetti sia stata oramai deformata in modo tale da favorire non la protezione delle idee, ma dei comportamenti deplorevolevoli.

    Siri, la tecnologia usata dagli utenti dell’iPhone per creare il contenuto delle schermate che vengono poi pubblicate su Internet, contiene anche del codice scritto da Michael Phillips, una persona che per 30 anni si è dedicato allo sviluppo di software di riconoscimento vocale.

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  • iGoogle chiude

    Il primo di novembre del 2013 (fra 13 mesi, quindi c’è tempo) iGoogle chiuderà.

    Nato sulla scia delle “home page personalizzabili” (figlie, a loro volta, dei bruttissimi “portali” generalisti), è stato oramai superato dalle applicazioni mobili, da visualizzatori integrati e dalle estensioni dei browser.

    I dati visualizzati provenienti da altri servizi di Google saranno, ovviamente, ancora disponibili, quelli tipici di iGoogle, come l’elenco delle cose da fare, potranno essere esportati per utilizzarli con altre soluzioni.

    Se si utilizzano alcuni gadget di iGoogle prodotti da terze parti è necessario contattare il fornitore per tempo per sapere se e come sia possibile esportare o migrare i dati registrati.

  • VirusTotal acquisito da Google

    Lo scorso weekend la società spagnola VirusTotal ha annunciato che è stata completata l’acquisizione da parte di Google.

    VirusTotal è un servizio molto utile che permette di caricare un file per farlo analizzare quasi immediatamente da una nutrita schiera di antivirus; è stato il sito su cui F-Secure ha rintracciato l’allegato con cui è stata bucata RSA.

    VirusTotal ha anche un nutrito archivio di elenchi di file e del loro stato di pericolosità, un elenco che potrebbe fare molto comodo agli sviluppatori di Chrome per poter giudicare se il file che un utente sta scaricando sia pericoloso.

  • Un giorno in anticipo?

    Il doodle di oggi è un omaggio a una icona della cultura contemporanea, oltre che a una vera passione per ogni geek che si rispetti.

    Ammetto candidamente di non aver capito al primo colpo quale anniversario ricorresse oggi: mi sono quindi affidato alla Wikipedia e ho scoperto – non senza sorpresa – che, apparentemente, oggi non è l’anniversario della TOS!

    Infatti la prima trasmissione della serie risale al 8 Settembre 1966, non al 7.
    Onestamente non sono sicuro – e non ho trovato spiegazioni affidabili su internet – se i doodle seguano il fuso del paese da cui si accede, o se cambiano per tutto il mondo nello stesso momento.
    Ad ogni modo, quando ho visto l’immagine per la prima volta, da nessuna parte del mondo era ancora arrivato il giorno 8.

    Mi sfugge qualcosa o Google oggi ha toppato?

    Aggiornamento 2012-09-09
    Preso probabilmente da paresi cerebrale del venerdì sera, non mi sono reso conto che il doodle era anche interattivo.
    Per chi volesse giocarci un po’, è ancora disponibile a questo link: http://www.google.com/doodles/46th-anniversary-of-star-treks-1st-broadcast

  • Autenticazione a due fattori per Dropbox

    Dopo i recenti episodi di hackeraggio che hanno coinvolto Dropbox, il sito ha aggiunto la possibilità di attivare l’autenticazione a due fattori.

    Il primo fattore resta la password e il secondo può essere o un messaggio che si riceve via SMS oppure un’applicazione supportata (Google AuthenticatorAmazon AWS MFAAuthenticator for Windows Phone 7).

    L’autenticazione a due fattori è un notevole passo avanti nella sicurezza, in quanto chi volesse accedere in maniera fraudolenta al vostro account di Dropbox dovrebbe conoscere la password e avere in mano il vostro cellulare.

    Vediamo come attivare l’autenticazione a due fattori.

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  • “Le garantiamo un altissimo posizionamento su Google!”

    Quante volte avete sentito dai vostri clienti qualche fornitore o guru del SEO che se ne usciva con una frase come questa?

    Cialtroni e millantatori che dicono di possedere “ricette segrete”, “trucchi infallibili”, “furbate” o altre idiozie simili sono molto comuni tra chi si improvvisa e si rivende come profondo conoscitore del web.

    Il SEO, quello serio, è qualcosa di valido e di utile, le cui radici affondano nei vecchi consigli tipo “non mettere solamente immagini e flash perché sennò i motori di ricerca non indicizzano un accidente” e si è evoluto negli anni in qualcosa di sofisticato, di pari passo con l’evoluzione dei motori di ricerca.

    Spesso una regola empirica per valutare la bontà di alcune direttive è trovare riscontro delle medesime su Internet. Utilizzare trucchi per cercare di fregare l’algoritmo di ranking è una pessima idea per varie ragioni, tra cui: (a) posto di farcela, il trucco funziona per un tempo molto limitato; (b) se in tanti conoscono il trucco (non crederete davvero al guru del SEO, vero?!), il millantato vantaggio si appiattisce; (c) i motori di ricerca cambiano gli algoritmi nel tempo per scartare chi cerca di fregarli.

    Per avere un’idea del punto (c), basta considerare che Google ha apportato 86 modifiche nei soli mesi di giugno e luglio.

  • Google streetview in ASCII

    Per i vecchi lupi dell’informatica, Google Streetview rappresentato in ASCII.

    Per godere dello spettacolo è necessario Chrome, Firefox 8+ o un browser che supporti CORS.

  • Il Doodle universale

    Naturalmente non devo ricordarvi che il 23 Giugno 2012 si è festeggiato il 100° anniversario della nascita di Alan Turing.
    Per i pochi di voi che non coscessero il personaggio, ricordo che questo scienziato è riconosciuto come il padre della computer science oltre che della intelligenza artificiale.

    Turing è anche l’ideatore della omonima Macchina Universale che rappresenta una idealizzazione di un calcolatore in grado di eseguire ogni compito in base a una opportuna programmazione. Nella sua forma originale la macchina è composta da un nastro di lunghezza infinita diviso in celle e da una testina che può leggere e scrivere opportuni simboli in queste celle. (altro…)