Tag: mail

  • Mail “gratuita” per uso professionale

    Il problema di Libero di questi giorni permette di riflettere ancora una volta sull’opportunità di usare servizi di mail gratuiti (sarebbe meglio dire per l’utilizzo dei quali non viene richiesto un corrispettivo in denaro) per scopi professionali.

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  • State lontani dal DNS

    Per un caso del destino (o no?) a un mio cliente e ad un cliente di un collega questa settimana è successa la medesima cosa.

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  • GhostMail

    GhostMail è un servizio gratuito di mail cifrata.

    Come SpiderOak, GhostMail è un servizio a conoscenza zero (zero-knowledge); come prima conseguenza di ciò, non è possibile resettare la propria password: se ve la dimenticate… peccato! (altro…)

  • Postfix 3.0.0

    PostfixWietse Venema ha rilasciato la versione 3.0.0 di Postfix.

    Il motivo del salto di numero di versione principale risiede anche in un cambiamento della struttura dei binari del programma: dalla versione 3.0.0 Postfix supporta opzionalmente le librerie linkate dinamicamente e i plugin esterni per le connessioni ai database. Questa novità porta con sé la modifica di alcuni parametri di compilazione legati ai database esterni.

    Altre novità risiedono nella sintassi dei file di configurazione e nell’adozione (opzionale) di nuovi default per alcuni parametri del programma. (altro…)

  • Inibire il traffico mail sicuro

    EFF ha denunciato il fatto che alcuni provider americani e tailandesi impediscono ai client di posta elettronica di inviare messaggi su un canale sicuro.

    Quelli segnalati da EFF sono i casi di cui si ha evidenza, ma è possibile che altri provider o altri fornitori di servizi di connettività, anche occasionale via WiFi, implementino le medesime politiche lesive della privacy.

    Quello che viene bloccato è l’equivalente HTTPS del protocollo SMTP utilizzato per inviare la posta elettronica dal client (posta in uscita) oppure per trasmettere i messaggi email tra server differenti.

    Il blocco in questione non ha nulla a che fare con eventuali metodi di cifratura del testo del messaggio. Se il testo del messaggio è cifrato, tale resta.

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  • Dovecot+SQL: tracciare l’ultimo login

    In molti casi è utile sapere quando un utente ha effettuato l’ultimo login via IMAP o POP ad un server di posta elettronica.

    In una configurazione con Dovecot come server IMPA/POP e MySQL/MariaDB come backend per l’archivio degli utenti fin’ora era necessario utilizzare delle scappatoie per tenere traccia dell’ultima volta in cui un utente si era collegato.

    Dalla versione 2.2.14 rilasciata lo scorso 14 ottobre Timo Sirainen ha aggiunto il plugin Last Login.

    Al momento la documentazione del plugin è abbastanza scarna, chi volesse implementare la tracciabilità dell’ultimo login in una configurazione con Dovecot, Postfix e Postfix Admin come gestione degli utenti può procedere come segue. (altro…)

  • Attenzione alle finte richieste via mail

    Ho notato un ritorno di fiamma delle mail con allegati compressi con ZIP che contengono eseguibili mascherati.

    L’ultimo di questa mattina ha come presunto mittente comunicazioni@staff.aruba.it e come oggetto Invio copia bollettino. Anche il testo è abbastanza verosimile e privo di errori evidenti che caratterizzavano i primi tentativi di questo tipo, non fosse altro che non ho debiti pendenti con la ditta di Arezzo:

    Gentile cliente,
    come da lei richiesto in allegato potrà trovare copia del bollettino postale con cui effettuare il pagamento.

    Saluti
    ______________________________
    Aruba S.p.A.
    Servizio Clienti - Aruba.it
    http://www.aruba.it
    http://assistenza.aruba.it
    Call center: 0575/0505
    Fax: 0575/862000
    ______________________________

    Prima di buttare la mail ho voluto fare qualche analisi. (altro…)

  • Protocolli S nella posta elettronica

    Alcuni utenti credono che l’utilizzo di HTTPS possa da solo risolvere i problemi di tutela dei dati nelle comunicazioni Internet.

    Tralasciando i protocolli proprietari di app modaiole che non sono l’oggetto di questo articolo, molti dati viaggiano tramite la posta elettronica.

    Un messaggio di posta elettronica viene inviato dal client al primo server (server di posta in uscita) con il protocollo SMTP, i server parlano tra di loro in SMTP e alla fine un client scarica un messaggio con IMAP o POP3 (server di posta in arrivo).

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  • SMTP STARTTLS in crescita

    Un rapporto di Facebook dimostra che la cifratura della posta elettronica ha raggiunto una “massa critica”.

    Questa è senza dubbio una buona notizia per la tutela dei dati personali perché il normale protocollo SMTP, figlio di quando Internet era un’altra cosa, dialoga in chiaro.

    L’estensione STARTTLS consente anche ad SMTP di passare ad una connessione cifrata utilizzando la medesima connessione TCP.

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  • Spam nell’oggetto

    SPAM nell'oggettoOgni tanto gli spammer riescono ancora a stupirmi.

    Ieri sera ho ricevuto una mail di spam riprodotta a lato il cui messaggio di spam era tutto nell’oggetto.

    Analizzando gli header, risulta che la mail è partita effettivamente da un account di Yahoo! giapponese, la cui validità è verificata anche dal DKIM, con buona pace di chi si illude che questa tecnologia possa servire ad evitare lo SPAM.

    Il malfattore ha utilizzato l’IP 41.207.194.14 della Costa D’Avorio per collegarsi al webmail di Yahoo! e inviare la mail.

    Se il sistema di filtro della posta elettronica lo permette e questo tipo di protezione non è già attiva, si potrebbe limitare la lunghezza dell’oggetto delle mail ad una dimensione ragionevole. Per la cronaca, la dimensione totale dell’header Subject della mail qui riprodotta è di 3501 byte.

  • Se l’attacco è mirato

    Le mail di phishing arrivano quasi quotidianamente, nonostante le protezioni antispam e alcune sono talmente grossolane da strapparci qualche secondo di ilarità.

    La storia cambia notevolmente se una persona o un’organizzazione viene presa di mira con un attacco mirato, detto tecnicamente spear phishing.

    A differenza del phishing che pesca a strascico (come le notifiche da banche in cui non solo non abbiamo un conto, ma di cui ignoriamo l’esistenza), un attacco mirato avviene al termine di un’indagine sulla vittima.

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  • Forward secrecy in Postfix

    È possibile implementare la forward secrecy anche nelle sessioni TLS di Postfix.

    Questa guida parte dal presupposto che Postfix abbia TLS configurato e funzionante, non importa se con un certificato auto-emesso o rilasciato da un’autorità PKI, e si applica alla versione 2.10, le versioni precedenti potrebbero aver bisogno di qualche aggiustamento dei parametri, come indicato nel readme apposito.

    Lo scopo è di avere delle chiavi di sessione effimere con una vita relativamente breve al fine di rendere più ardua la cosiddetta retrospective decryption attraverso una rigenerazione periodica dei parametri p e g dell’algoritmo Diffie-Hellman per lo scambio di chiavi.

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