Il problema di Libero di questi giorni permette di riflettere ancora una volta sull’opportunità di usare servizi di mail gratuiti (sarebbe meglio dire per l’utilizzo dei quali non viene richiesto un corrispettivo in denaro) per scopi professionali.
Gli amministratori di sistemi di posta elettronica si stanno trovando da lunedì 23 gennaio le code piene di messaggi diretti verso smtp-in.libero.it perché la posta di Libero sta avendo problemi tecnici.
Sembra proprio siano problemi tecnici, in questo caso specifico un attacco di sabotaggio da parte di malviventi sarebbe stato ridondante.
Le conseguenze del disservizio di Libero su varie attività commerciali portano di nuovo a chiedersi se sia davvero il caso di avere la posta elettronica di un’attività commerciale su servizi gratuiti.
La risposta è, ovviamente, NO!
L’identità digitale è oramai qualcosa di troppo importante per essere demandata ad un servizio gratuito, meglio attrezzarsi per avere una propria identità vera.
I servizi a pagamento per un numero limitato di caselle di posta elettronica legate ad un nome a dominio sono oramai a buon mercato e il costo monetario si ripaga in stabilità del mantenimento dell’identità online.
Moltissimi fornitori di servizi di questo tipo offrono pacchetti di posta elettronica e registrazione del nome a dominio con canoni annuali paragonabili al costo di una cena in pizzeria.
Il vantaggio di possedere un proprio nome a dominio permette di cambiare fornitore di servizi a piacimento, senza essere necessariamente legati ad un fornitore. L’importante è, ovviamente, mantenere il possesso del proprio nome a dominio.
Va da sé che vi deve seguire un professionista per fare queste cose, lasciate stare vostro cugggggino, una volta tanto.
2 risposte a “Mail “gratuita” per uso professionale”
Ciao!
Vorrei aggiungere che, per quanto riguarda la mail di libero.it che non funziona, non è solamente quella gratuita, ma anche quella a pagamento! (mail plus) che costa circa 15 euro/anno …
Non si riesce ad arrivare alla pagina di login, infatti.
Poveri … per me gli arriveranno un bel po’ di cause, se non altro dagli utenti a pagamento.
E pensare che con lo stesso prezzo ci sono fornitori italiani che danno 5 caselle di posta elettronica e il dominio personalizzato.
Certo, parlo forse del fornitore più a buon mercato, ma anche con Libero non è che stiamo parlando della Bentley dei servizi mail 🙂