Un nuovo sviluppo nella analisi del worm Stuxnet sembra confermare che in effetti era stato realmente progettato per attaccare le centrali nucleari iraniane.
L’analisi portata avanti da Symantec spiega come il worm cerchi un PLC che sia collegato a specifici modelli di controlli per motori (due marche soltanto, una delle quali e` iraniana). Se li trova, verifica che stiano operando entro un certo range di frequenza (e quindi di velocita` dei motori), e solo se queste condizioni sono verificate, allora inizia a provocare brevi ma significative variazioni della velocita` dei motori, introducendo malfunzionamenti sporadici e non ripetibili, i quali sono ovviamente difficilissimi da scoprire e diagnosticare. Leggetevi l’originale, ve lo consiglio.
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